Si applicano all’amministratore di sostegno, in quanto compatibili, le disposizioni di cui agli articoli da 349 a 353 e da 374 a 388. I provvedimenti di cui agli articoli 375 e 376, sono emessi dal giudice tutelare. All’amministratore di sostegno, si applicano altresì in quanto compatibili, le disposizioni degli articoli 597, 599 e 779. Sono […]
Si applicano all’amministratore di sostegno, in quanto compatibili, le disposizioni di cui agli articoli da 349 a 353 e da 374 a 388. I provvedimenti di cui agli articoli 375 e 376, sono emessi dal giudice tutelare. All’amministratore di sostegno, si applicano altresì in quanto compatibili, le disposizioni degli articoli 597, 599 e 779. Sono in ogni caso valide le disposizioni testamentarie e, le convenzioni in favore dell’amministratore di sostegno che sia parente entro il quarto grado del beneficiario, ovvero che sia coniuge o, persona che sia stata chiamata alla funzione in quanto con lui stabilmente convivente. Il giudice, tutelare, nel provvedimento con il quale nomina l’amministratore di sostegno o, successivamente, può disporre che determinati effetti, limitazioni o, decadenze, previsti da disposizioni di legge per l’interdetto o, l’inabilitato, si estendono al beneficiario dell’amministrazione di sostegno, avuto riguardo all’interesse del medesimo ed a quello tutelato dalle predette disposizioni.Il provvedimento è assunto con decreto motivato, a seguito del ricorso che, può essere presentato anche dal beneficiario direttamente.
Capo I – Dell’aministrazione di sostegno
–
–
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?
Prenota un appuntamento.
La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.
Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.
Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.
Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.