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Codice Civile
Codice Penale

Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Diritto di sopraelevazione, proprietario ultimo piano

U, 30/07/2007, n. 16794, la nozione di sopraelevazione ex articolo 1127 c. c. comprende, peraltro, non solo il caso della realizzazione di nuovi piani o nuove fabbriche, ma anche quello della trasformazione dei locali preesistenti mediante l’incremento delle superfici e delle volumetrie, seppur indipendentemente dall’aumento dell’altezza del fabbricato. La condizione di liceità della sopraelevazione è, dunque, subordinata alla verifica che il fabbricato condominiale sia conforme alle prescrizioni tecniche dettate dalla legislazione speciale (L. n. 64 del 1974, articolo 14), dovendosi acquisire elementi sufficienti a dimostrare scientificamente la sicurezza antisismica della sopraelevazione e dell’edificio sottostante, mediante indagine di fatto demandata al giudice del merito.

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Reintegrazione, diritti di proprietà industriale

Reintegrazione nei diritti da cui il titolare di diritti di proprietà industriale sia decaduto in modo incolpevole mediante un meccanismo assimilabile alla rimessione in termini. L’articolo 227, comma 5 peraltro inserito dal decreto correttivo del 2010, prevede che il ritardo nel pagamento che sia superiore a sei mesi comporta la decadenza del diritto di proprietà industriale.

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Recesso della banca, rapporto di apertura di credito

In tal caso, sebbene sussistente una giusta causa tipizzata dalle parti del rapporto contrattuale, il giudice non deve limitarsi al riscontro obiettivo della sussistenza o meno dell’ipotesi tipica di giusta causa ma, alla stregua del principio per cui il contratto deve essere eseguito secondo buona fede, deve accertare, quindi, che il recesso non sia esercitato con modalità impreviste ed arbitrarie. Tuttavia, è altrettanto vero che il giudice deve verificare che le previsioni di esercizio della giusta causa siano tali da risultare non impreviste o arbitrarie, tenuto conto, ad esempio, che il correntista non ha mai superato il limite dell’affidamento concesso dall’istituto di credito, tenendo pertanto un comportamento corretto e rispettoso dell’accordo negoziale.

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Prevenzione infortuni, obblighi datore di lavoro

Prevenzione degli infortuni, gli obblighi a carico del datore di lavoro gravano indistintamente su tutti i componenti del consiglio di amministrazione Nelle società di capitali, gli obblighi inerenti alla prevenzione degli infortuni posti dalla legge a carico del datore di lavoro gravano indistintamente su tutti i componenti del consiglio di amministrazione, salvo il caso di delega, validamente conferita, della posizione di garanzia (Sez. Sotto altro profilo, che le funzioni di vigilanza non fossero state esercitate in concreto è al contempo ragione dell’addebito – perché proprio l’omissione dei doveri tipici del datore di lavoro aveva permesso l’ingenerarsi della scorretta prassi lavorativa – e circostanza irrilevante – ove si faccia riferimento ai compiti di vigilanza del preposto, la cui violazione si somma a quella datoriale e non la elide.

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Verbale di assemblea di una società di capitali

Tuttavia, non essendo tale verbale dotato di fede privilegiata, i soci possono far valere eventuali sue difformità rispetto alla realtà effettuale con qualsiasi mezzo di prova, con la conseguenza che, in caso di mancato assolvimento dell’onere probatorio sugli stessi incombente, quanto documentato dal verbale non può essere più messo in discussione. Nel caso esaminato, il Tribunale di Milano aveva coerentemente argomentato che l’attore non aveva neppure dedotto mezzi istruttori per dimostrare la falsità del verbale con riferimento alla partecipazione totalitaria dei soci (e quindi compresa la sua, che era stata, invece, contestata) alle assemblee della società.

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Controllo a distanza dei lavoratori, videosorveglianza

Controllo a distanza dei lavoratori, non ha alcuna rilevanza il consenso scritto o orale concesso dai singoli lavoratori. Il precetto contenuto nell’articolo 4, comma 1, dello Statuto dei lavoratori inibisce, in assenza dello svolgimento delle preordinate intese con le rappresentanze dei lavoratori ovvero in assenza della autorizzazione rilasciata dall’Ispettorato del lavoro, la installazione degli strumenti di videosorveglianza a distanza.

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Compravendita, immobile proveniente da donazione

Il semplice fatto che un bene immobile provenga da donazione e possa essere oggetto teoricamente oggetto di una futura azione di riduzione per lesione di legittima esclude di per sé che esita un pericolo effettivo di rivendica e che il compratore possa sospendere il pagamento del terzo o pretendere la prestazione di una garanzia (Cass. L’articolo 1481 c. c. , prima ancora che l’evizione si consumi, accorda al compratore un rimedio cautelare, consistente nella facoltà di sospensione del pagamento del prezzo, quando egli abbia ragione di temere che la cosa possa essere rivendicata da terzi.

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Parcheggio senza custodia, responsabilità del gestore

Ne consegue che il gestore concessionario del Comune di un parcheggio senza custodia non è responsabile del furto del veicolo in sosta nell’area all’uopo predisposta.

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Diritto di critica del lavoratore

Esercizio del diritto di critica da parte del lavoratore nei confronti del datore di lavoro, condotta gravemente lesiva della reputazione.

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Imputato assolto, responsabile fiscalmente

L’imputato assolto in sede penale, anche con formula piena, per non aver commesso il fatto o perché il fatto non sussiste, può essere ritenuto responsabile fiscalmente

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Responsabilità medica, Legge Balduzzi

Responsabilità medica, portata non retroattiva delle norme sostanziali contenute nella legge Balduzzi (e, specularmente, in quelle di cui alla L. n. 24 del 2017). Deve, inoltre, ribadirsi che secondo la lettura data dalla Suprema Corte alla L. n. 189 del 2012, articolo 3, comma 1, nelle sue prime applicazioni ai giudizi in corso, la norma si limita ad escludere la rilevanza della colpa lieve ma non configura la responsabilità del sanitario quale extracontrattuale (Cass.

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Indebita compensazione di crediti, modello F24

La condotta del reato di cui al Decreto Legislativo n. 74 del 2000, articolo 10 quater, si caratterizza per il mancato versamento di somme dovute utilizzando in compensazione, ai sensi del Decreto Legislativo n. 241 del 1997, articolo 17, crediti non spettanti o inesistenti. Il delitto di indebita compensazione si consuma, di conseguenza, al momento della presentazione dell’ultimo modello F24 relativo all’anno interessato e non in quello della successiva dichiarazione dei redditi, in quanto, con l’utilizzo del modello indicato, si perfeziona la condotta decettiva del contribuente, realizzandosi il mancato versamento per effetto dell’indebita compensazione di crediti in realta’ non spettanti in base alla normativa fiscale (cosi’ Sez.

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Legittimazione attiva utilizzatore, azioni ex art. 872 c.c.

Leasing, legittimazione attiva dell’utilizzatore rispetto alle azioni di cui all’art. 872 c.c. (violazione delle norme di edilizia)

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Modifica delle condizioni della separazione

La sentenza di divorzio (definitiva o non definitiva che sia), operando ex nunc, non comporta la cessazione della materia del contendere nel giudizio di separazione personale che sia iniziato anteriormente e sia tuttora in corso, ove esista l’interesse di una delle parti all’operatività della pronuncia di separazione e dei conseguenti provvedimenti patrimoniali (in tal senso Cass. La sentenza n. 28990 del 2008, la quale ha osservato che la domanda di modifica delle condizioni della separazione deve ritenersi in pendenza del giudizio di divorzio preclusa dal divieto del ne bis in idem, va intesa – contrariamente a quanto ritenuto dalla Corte anconetana – nel senso che la preclusione opera nel solo caso in cui si richiedano entrambi gli assegni (di mantenimento e divorzile in favore del coniuge) per lo stesso periodo (in tal senso Cass.

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Servizi di investimento, obblighi d'informazione

Consob n. 11522 del 1998, articolo 28 prevede un obbligo di diligenza a carico degli intermediari, atteso che, come precisato dalla Consob (comunicazione n. 30396 del 21 aprile 2000),”gli intermediari sono tenuti ad effettuare la valutazione di adeguatezza dell’operazione disposta dal cliente tenendo conto di tutte le notizie di cui l’intermediario sia in possesso (es. Gli intermediari autorizzati, inoltre, quando ricevono da un investitore disposizioni relative ad un’operazione non adeguata, lo informano di tale circostanza e delle ragioni per cui non è opportuno procedere alla sua esecuzione.

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Reati tributari, possibilità di accedere al patteggiamento

Il patteggiamento non è condizionato all’avvenuto tempestivo pagamento delle somme dovute dall’imputato all’Erario a titolo di imposta ed accessori

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Rilevamenti effettuati a mezzo Tutor

Rilevamenti effettuati a mezzo del sistema di accertamento Tutor, verifiche di funzionalità e taratura Alla stregua della pronuncia di incostituzionalità dell’articolo 45 C. d. S. , comma 6, “nella parte in cui non prevede che tutte le apparecchiature impiegate nell’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura” (Corte Cost. 113/15), deve ritenersi che il citato articolo 45 C. d. S. , comma 6, come integrato dalla pronuncia della Corte costituzionale, prescriva la verifica periodica della funzionalità di tutte le apparecchiature di misurazione della velocità e la loro taratura.

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Leasing, risoluzione, penale manifestamente eccessiva

Contratto di leasing, risoluzione, penale manifestamente eccessiva, controllo da parte del giudice, evitare vantaggi eccessivi

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Vendita di bene usucapito, operazione a rischio

nell’ipotesi di vendita di terreni dei quali l’alienante assuma di avere acquistato la proprietà per usucapione senza il relativo accertamento giudiziale. . . è tenuto a precisare nell’atto, dopo averlo accertato, che il compratore ha ben chiaro il rischio che assume con l’acquisto, mediante apposita clausola da menzionare nel quadro “D” della nota di trascrizione, al fine di segnalare altresì a terzi la carenza della pubblica fede notarile con riguardo alla provenienza dell’immobile e all’inesistenza di formalità pregiudizievoli” (Cass.

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Conto corrente, cointestazione, titolarità del credito

La cointestazione di un conto corrente, salvo prova di diversa volontà delle parti, è di per sé atto unilaterale idoneo a trasferire la legittimazione ad operare sul conto (e, quindi, rappresenta una forma di procura), ma non anche la titolarità del credito. Su detto presupposto avevano dunque chiesto la condanna dei convenuti al pagamento della quota di 2/3 delle predette somme, corrispondenti alla quota ereditaria di loro spettanza, oltre al risarcimento del danno.

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