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Codice Civile
Codice Penale

Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Massimale, fondo di garanzia per le vittime della strada

Il danno risarcibile dal Fondo di garanzia vittime della strada ai sensi dell’art. Ne consegue che, per i sinistri verificatisi fino al 30 giugno 1990, il massimale di assicurazione, applicabile anche nei confronti del Fondo di garanzia per le vittime della strada, si deve individuare applicando direttamente i valori di cui all’art.

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Ricorso per cassazione, mandato speciale

Il mandato apposto in calce o a margine del ricorso per cassazione è per sua natura mandato speciale, senza che occorra per la sua validità alcuno specifico riferimento al giudizio in corso ed alla sentenza contro la quale l’impugnazione si rivolge.

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Opposizione a sanzione amministrativa, appello

23 della legge n. 689 del 1981, in giudizi che abbiano avuto inizio prima della entrata in vigore del d. lgs.

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Creditore intervenuto, caducazione del titolo esecutivo

Nel processo di esecuzione forzata, al quale partecipino più creditori concorrenti, le vicende relative al titolo esecutivo del creditore procedente (sospensione, sopravvenuta inefficacia, caducazione, estinzione) non possono ostacolare la prosecuzione dell’esecuzione sull’impulso del creditore intervenuto il cui titolo abbia conservato la sua forza esecutiva.

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Distinzione tra profitto illecito e profitto lecito

Il profitto confiscabile si caratterizza per la sua diretta derivazione causale dal reato, senza che possa addivenirsi ad un’estensione indiscriminata ed ad una dilatazione indefinita ad ogni e qualsiasi vantaggio patrimoniale – potenziale, indiretto o mediato – che possa comunque scaturire dall’illecito. Può, in definitiva, ritenersi che il parametro della c. d. pertinenzialità al reato del profitto – intesa per l’appunto come diretta e immediata derivazione causale del secondo al primo – sia stato individuato dalla giurisprudenza di legittimità come l’effettivo criterio di selezione di ciò che può essere o meno assoggettato a confisca a tale titolo.

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Profitto del reato, beneficio aggiunto di tipo patrimoniale

L’elaborazione del concetto di profitto è stata a lungo circoscritta soprattutto alla distinzione della relativa nozione da quelle di prodotto e prezzo del reato. La definizione del profitto come vantaggio economico è stata oggetto di successive precisazioni, secondo cui il profitto si identifica effettivamente nel vantaggio di natura economica che deriva dall’illecito quale beneficio aggiunto di tipo patrimoniale,  la cui espressione non significa utile netto, né reddito, ma sta per l’appunto ad indicare un beneficio aggiunto di tipo patrimoniale, che non deve essere necessariamente conseguito da colui che ha posto in essere l’attività delittuosa.

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Responsabilità da reato dell’ente, interesse concorrente

L’interesse dell’autore del reato può coincidere con quello dell’ente (rectius: la volontà dell’agente può essere quella di conseguire l’interesse dell’ente), ma la responsabilità dello stesso sussiste anche quando, perseguendo il proprio autonomo interesse, l’agente obbiettivamente realizzi (rectius: la sua condotta illecita appaia ex ante in grado di realizzare, giacché rimane irrilevante che lo stesso effettivamente venga conseguito) anche quello dell’ente. n. 231/2001, che, rispettivamente, prevedono una diminuzione delle sanzioni pecuniarie e l’inapplicabilità di quelle interdittive nell’ipotesi in cui il reato presupposto venga commesso nel prevalente interesse del suo autore o di terzi e l’ente non ne abbia ricavato alcun vantaggio ovvero un vantaggio minimo.

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Persona giuridica, responsabilità amministrativa da reato

I criteri oggettivi di imputazione della responsabilità amministrativa da reato sono individuati nel primo comma dell’art. Se, infatti, non può sussistere dubbio alcuno circa il fatto che l’accertamento di un esclusivo interesse dell’autore del reato o di terzi alla sua consumazione impedisca di chiamare l’ente a rispondere dell’illecito amministrativo ex d. lgs.

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Intercettazione di conversazioni o comunicazioni

Deve essere accettato il concetto di verbale informatico e dunque anche del verbale di cui all’art. c. p. p. , deve essere incluso anche il verbale redatto con modalità elettroniche e, se appare certamente più funzionale e più sicuro procedere alla stampa (e alla sottoscrizione grafica) del predetto verbale, non meno di esso deve ritenersi esistente e valido anche se sia rimasto nella sola versione elettronica.

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Bancarotta semplice documentale

Il documento informatico non si identifica più – come una volta – con il suo supporto, ma col dato in esso contenuto. La giurisprudenza penale di legittimità ha ritenuto sussistenti le ipotesi di falsità in certificazioni con riferimento ai dati contenuti in archivi informativi, ed ha addirittura ravvisato, facendo logica applicazione del nuovo concetto di documento, il delitto di bancarotta semplice documentale nel caso di perdita, per comportamento negligente o imprudente, della memoria informatica del computer, contenente le annotazioni delle indicazioni contabili.

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Procedimento di separazione personale dei coniugi

Tutti gli atti, i documenti ed i provvedimenti relativi al procedimento di scioglimento del matrimonio o di cessazione degli effetti civili del matrimonio nonché ai procedimenti anche esecutivi e cautelari diretti ad ottenere la corresponsione o la revisione degli assegni di cui agli artt. Per effetto delle sentenze della Corte Costituzionale n. 176 del 1992 e n. 154 del 1999, l’esenzione anzidetta si estende a tutti gli atti, i documenti ed i provvedimenti relativi al procedimento di separazione personale dei coniugi, in modo da garantire l’adempimento delle obbligazioni che i coniugi separati hanno assunto per conferire un nuovo assetto ai loro interessi economici.

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Società a responsabilità limitata, assemblea dei soci

Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza n. 23218 del 14 ottobre 2013

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Art. 570 c.p., sussistenza dell’ipotesi delittuosa

Il contenuto di offensivita’ della figura criminosa descritta nell’art. L’ambito di applicazione della norma, di conseguenza, deve considerarsi limitato a quei comportamenti che esprimano una significativa ed apprezzabile compromissione delle più elementari esigenze di cura ed assistenza del figlio minore o del coniuge, senza incidere su fatti contrassegnati da minimo disvalore offensivo o da mere disfunzioni dei rapporti intra-familiari.

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Diritto fondamentale, pretesa del figlio al mantenimento

La natura di diritto fondamentale della pretesa del figlio al mantenimento, all’istruzione e all’educazione è stata già affermata in una rilevante pronuncia della Suprema Corte, che, muovendo dal combinato disposto degli artt. 24, comma 3, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea) viene riconosciuto con particolare incisività il diritto del minore di intrattenere regolarmente relazioni personali e contatti diretti con i due genitori, salvo qualora ciò sia contrario al suo interesse.

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Ruolo educativo affidato ai genitori, diritto dovere

Il ruolo educativo affidato ai genitori consiste nell’assicurare al figlio uno sviluppo ed una maturazione integrale della personalità, conformemente ai precetti fissati negli artt.

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Concetti di ordine e assistenza morale delle famiglie

Gli obblighi di assistenza morale nei confronti dei figli si definiscono in concreto secondo i principi etici dell’ordine familiare e costituiscono il contenuto di un dovere che trae il suo carattere imperativo e inderogabile dalla comminatoria penale: l’osservanza di tali obblighi, tenuto conto della responsabilità penale che consegue al loro inadempimento, è personale e intrasferibile. Cassazione Penale, Sentenza n. 51488 del 24 ottobre 2013, depositata il 19 dicembre 2013

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Violazione degli obblighi di assistenza morale verso i figli

La condotta contraria all’ordine e alla morale delle famiglie presa in considerazione dal primo comma dell’art. Entro tale prospettiva, inoltre, si è rilevato che gli obblighi di assistenza morale ed affettiva, incombenti sull’esercente la potestà di genitore ai sensi del primo comma dell’art.

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Nullità del contratto preliminare, immobile irregolare

E’ desumibile il principio generale della nullità di carattere sostanziale degli atti di trasferimento di immobili non in regola con la normativa urbanistica, cui si aggiunge una nullità di carattere formale per gli atti di trasferimento di immobili in regola con la normativa urbanistica o per i quali è in corso la regolarizzazione, ove tali circostanze non risultino dagli atti stessi.

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Vizio di motivazione della sentenza impugnata

A seguito della novella del 2006, nel caso previsto dall’art. Ciò importa, in particolare, che la relativa censura deve contenere un momento di sintesi (omologo al quesito di diritto) che ne circoscriva puntualmente i limiti.

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Notifica all’avvocato domiciliatario cancellato dall’albo

La sanzione della nullità, che normalmente colpisce la notifica dell’atto di appello all’avvocato domiciliatario cancellato dall’albo per ragioni disciplinari dopo l’esaurimento della fase di primo grado, non opera nel caso in cui lo stesso crei le condizioni per la configurabilità di una situazione di apparenza di persistente titolarità, in capo allo stesso, dello ius postulandi, […]

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