fbpx
Generic filters
Parola esatta ...
Cerca nei titolo
Search in excerpt
Filtra per categoria
Codice Civile
Codice Penale

Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Trattamento dei dati personali relativi a casi di infermità

Tra questi ultimi può rientrare anche una informazione relativa all’assenza del servizio per malattia, indipendentemente dalla circostanza che sia contestualmente indicata esplicitamente la diagnosi.

Continua »
Mobbing, configurabilità della condotta lesiva

In particolare, ai fini della configurabilità della condotta lesiva del datore di lavoro sono, tra l’altro, rilevanti l’evento lesivo della salute o della personalità del dipendente e il nesso eziologico tra la condotta del datore o del superiore gerarchico e il pregiudizio all’integrità psico-fisica del lavoratore. Cassazione Civile, Sezione Prima, Sentenza 1° agosto 2013, n. 18980

Continua »
Detenzione di immobile pignorato, di titolo non opponibile

Nell’ipotesi di detenzione di un immobile pignorato in forza di titolo non opponibile alla procedura esecutiva, ai sensi dell’art.

Continua »
Ritardata consegna dell’immobile

Al risarcimento quale frutto, si estende il pignoramento ex art. 2912 c. c. , come riconosciuto dalla giurisprudenza di legittimità, per i canoni di locazione e per il risarcimento dovuto per la ritardata consegna dell’immobile, andando ad implementare la somma da distribuire (art.

Continua »
Danno da occupazione senza titolo di cespite pignorato

In caso di occupazione senza titolo di un cespite immobiliare altrui, il danno subito dal proprietario è in re ipsa, discendendo dalla perdita della disponibilità del bene e dall’impossibilità di conseguire l’utilità ricavabile dal bene medesimo in relazione alla natura normalmente fruttifera di esso. Così, in caso di occupazione senza titolo di un cespite pignorato, il danno subito dalla procedura esecutiva (dai creditori procedenti) e, per essa, dal custode che la rappresenta, discende dall’impossibilità di una proficua utilizzazione del bene pignorato e dalla difficoltà a che il bene sia venduto quanto prima al suo effettivo valore di mercato.

Continua »
Proprietario locatore immobile pignorato, legittimazione

Ove in corso di causa vi sia sostituzione nella custodia, il nuovo custode può intervenire in giudizio, come parte attrice, che rimane sostanzialmente immutata, senza che si renda necessaria una ulteriore autorizzazione del giudice dell’esecuzione.

Continua »
Acquirente del bene pignorato, attività processuali

Poiché l’alienazione dei beni pignorati non è nulla, ma inefficace nei confronti della procedura esecutiva, il promissario acquirente di un bene pignorato ben può ottenere la sentenza ex art. 2932 c. c. contro il promittente alienante e debitore esecutato che si rifiuti di stipulare il contratto definitivo, ma resta ferma la subordinazione degli effetti dell’alienazione alle ragioni di salvaguardia della garanzia, spettante ai creditori.

Continua »
Azione disciplinare nei confronti di un notaio

Nella fase preliminare al promovimento dell’azione disciplinare nei confronti di un notaio a quest’ultimo non deve essere data preventiva comunicazione dell’avvio del procedimento, sia perché il citato art. 153 della legge notarile, che impone di promuovere il procedimento senza indugio, se risultano sussistenti gli elementi costitutivi di un fatto disciplinarmente rilevante; sia perché la materia è, in parte qua, regolata dalla medesima legge notarile, il cui art.

Continua »
Tariffa, non è garanzia della qualità della prestazione

Il notaio, giurista di alta qualificazione che accede alla professione a seguito di una rigorosa selezione e sottoposta a vigilanza e controlli ispettivi anche a fini disciplinari, è un pubblico ufficiale con il compito di attribuire agli atti di cui è autore il carattere di autenticità, assicurandone al contempo la conservazione, l’efficacia probatoria e la forza esecutiva. Il suo intervento, tanto per la consulenza che fornisce in modo imparziale ma attivo alle parti, come per la redazione del documento autentico che ne è il risultato, conferisce all’utente del diritto la sicurezza giuridica e, prevedendo possibili liti, costituisce un elemento indispensabile per la stessa amministrazione della giustizia.

Continua »
Notaio, compensi inferiori rispetto alla tariffa

Cassazione Civile, Sezione Seconda, Sentenza n. 3715 dell’14 febbraio 2013

Continua »
Prestazione professionale, compenso pattuito

Cassazione Civile, Sezione Seconda, Sentenza n. 3715 dell’14 febbraio 2013

Continua »
Notaio, onorario ridotto, illecita concorrenza, esclusione

Per effetto della disciplina introdotta dalla legge di conversione n. 248 del 2006, di conversione del decreto legge n. 223 del 2006, il notaio che, quand’anche sistematicamente, offra la propria prestazione ad onorari e compensi più contenuti rispetto a quelli derivanti dall’applicazione della tariffa notarile, non pone in essere, per ciò solo, un comportamento di illecita concorrenza, essendone venuta meno la rilevanza sul piano disciplinare della relativa condotta.

Continua »
Economia della proposta concordataria e fattibilità

E’ irrilevante, nell’economia della proposta concordataria e della sua fattibilità economica, l’indicazione delle prevedibile misura di soddisfacimento dei creditori. Il sindacato del giudice in ordine al requisito di fattibilità giuridica del concordato deve essere esercitato sotto il duplice aspetto del controllo di legalità sui singoli atti in cui si articola la procedura e della verifica della loro rispondenza alla causa del detto procedimento nel senso sopra delineato, mentre non può essere esteso ai profili concernenti il merito e la convenienza della proposta.

Continua »
Concordato preventivo, regolarità della documentazione

Quanto ai più specifici rilievi concernenti l’obbligo di verifica della regolarità della documentazione, la facoltà di richiedere integrazioni al debitore (innovazione introdotta con il d. lgs.

Continua »
Concordato preventivo, convenienza economica

La procedura di concordato preventivo ha natura mista, essendo una parte basata su una previsione di accordo fra le parti, raggiungibile attraverso la prospettazione di una proposta, ma trovando attuazione il detto accordo nell’ambito di una procedura che valga ad assicurare la puntuale indicazione dei dati da parte del debitore, la corretta manifestazione di volontà da parte dei creditori, l’assenza di atti di frode o comunque illecitamente posti in essere dall’imprenditore. In questo quadro è evidentemente rimessa ai creditori la valutazione in ordine alla convenienza economica della proposta, mentre spetta al tribunale il compito di controllare la corretta proposizione ed il regolare andamento della procedura, presupposto indispensabile al fine della garanzia della corretta formazione del consenso.

Continua »
Concordato preventivo, convenienza della soluzione

I destinatari della proposta di concordato sono i creditori, e ad essi soltanto spetta formulare un giudizio in ordine alla convenienza economica della soluzione prospettata, che a sua volta presuppone una valutazione prognostica in ordine alla fattibilità del piano, e che, conseguentemente, a quest’ultima valutazione resta del tutto estraneo il giudice, nelle varie fasi in cui è potenzialmente chiamato ad intervenire.

Continua »
Concordato preventivo, percentuale non vincolante

Quando si tratti di proposta concordatizia con concessione dei beni, la percentuale di pagamento eventualmente prospettata non è vincolante, non essendo prescritta da alcuna disposizione la relativa allegazione ed essendo al contrario sufficiente l’impegno a mettere a disposizione dei creditori i beni dell’imprenditore liberi da vincoli ignoti che ne impediscano la liquidazione o ne alterino apprezzabilmente il valore, salva l’assunzione di una specifica obbligazione in tal senso. Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza n. 1521 del 23 gennaio 2013

Continua »
Concordato preventivo con cessione dei beni

Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza n. 1521 del 23 gennaio 2013

Continua »
Concordato preventivo, fattibilità del piano

Il margine di sindacato del giudice sulla fattibilità del piano va stabilito, in via generale, in ragione del contenuto della proposta e quindi della identificazione della causa concreta del procedimento nel senso sopra richiamato. Peraltro, poiché il legislatore non ha imposto aprioristiche predeterminazioni in proposito, ne discende che non è possibile stabilire con una previsione generale ed astratta i margini di intervento del giudice in ordine alla fattibilità del concordato, dovendosi a tal file tener conto delle concrete modalità proposte dal debitore per la composizione della propria esposizione debitoria.

Continua »
Concordato preventivo, creditori, puntuale informazione

161 l. f. ), e quindi il commissario giudiziale prima dell’adunanza per il voto (art.

Continua »