L’ontologica difformità tra le funzioni demandabili al custode per l’amministrazione dei beni sottoposti a sequestro – custodia e conservazione, ovvero amministrazione e gestione – impone, in logica conseguenza, di verificarne la legittimazione sostanziale e processuale in concreto, in correlazione all’espletamento della funzione che, nella gamme delle competenze del suo uffizio, esso intende svolgere. Il corollario comporta che, spettando all’amministrazione della società la legittimazione iure proprio a resistere alla richiesta di fallimento e quindi a reclamare la successiva sentenza, l’amministratore giudiziario, nell’esercizio di quella stessa funzione, ha veste sostanziale e processuale che lo legittima ad assumere analoga iniziativa.
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