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Codice Civile
Codice Penale

Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Diritto di critica: i limiti che il lavoratore deve rispettare

Con riguardo al diritto di critica del lavoratore, va ricordato che il suo esercizio nei confronti del datore di lavoro deve rispettare i limiti di continenza formale, il cui superamento integra comportamento idoneo a ledere definitivamente la fiducia che è alla base del rapporto di lavoro e può costituire giusta causa di licenziamento (Cass. Va poi ricordato che, il contenuto della memoria difensiva depositata dal lavoratore per resistere in un giudizio instaurato nei suoi confronti dal datore di lavoro non integra una giusta causa che legittimi il suo licenziamento, sebbene tale atto utilizzi espressioni sconvenienti od offensive posto che queste sono soggette a cancellazione e possono dar luogo a risarcimento ex art.

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Carta di credito clonata, conformità della firma apposta

In tema di responsabilità contrattuale nel rapporto tra l’emittente una carta di credito e l’esercente, quest’ultimo, nell’accettare i pagamenti da parte del titolare della carta, è tenuto all’adempimento del contratto secondo il criterio di cui all’articolo 1176 c.c., usando la diligenza del buon padre di famiglia

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Dichiarazione di addebito della separazione

Dichiarazione di addebito della separazione, implica la prova che l’irreversibile crisi coniugale sia ricollegabile in via esclusiva al comportamento volontariamente e consapevolmente contrario ai doveri nascenti dal matrimonio di uno o entrambi i coniugi, ovverosia che sussista un nesso di causalità tra i comportamenti addebitati ed il determinarsi dell’intollerabilità dell’ulteriore convivenza.

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Certificato di agibilità, obbligo di informazione del mediatore

L’obbligo ex articolo 1759 c. c. , comma 1, consente di configurare la responsabilità del mediatore anche ove questi dia informazioni obiettivamente non vere su fatti di indubbio rilievo, dei quali egli non abbia consapevolezza e che non abbia controllato. Nel delineare l’ambito della responsabilità del mediatore professionale, la giurisprudenza esclude che questa possa estendersi ad indagini di carattere tecnico, quale quella nella specie consistente nella verifica delle condizioni per il rilascio del certificato di agibilità che esulano obiettivamente dal novero delle cognizioni specialistiche esigibili in relazione alla categoria professionale di appartenenza (Cass. ,

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Infortuni sul lavoro, corresponsabilità dell’amministratore di fatto

In tema di infortuni sul lavoro, in base alla lettura combinata del Decreto Legislativo n. 81 del 2008, articoli 2 e 199, la titolarità solo formale della qualifica di amministratore di società, a cui fa capo il rapporto di lavoro con il dipendente, non costituisce causa di esonero da responsabilità in caso di omissione delle cautele prescritte in materia antinfortunistica; le due norme, infatti, prevedono una corresponsabilità sia del formale titolare della qualifica di datore di lavoro, sia di colui il quale pur sprovvisto di regolare investitura (amministratore di fatto), ne eserciti in concreto i poteri giuridici.

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Contributo alle spese straordinarie in favore dei figli

Quanto alle cd. “spese straordinarie” intese come categoria residuale ed onnicomprensiva (così: Cass. n. 11316/2011), che non condivide delle precedenti il carattere di prevedibilità, la Suprema Corte ha poi chiarito che, tali devono intendersi quelle che per la loro rilevanza, imprevedibilità ed imponderabilità esulano dall’ordinario regime di vita dei figli e la cui sussistenza giustifica, per ciò stesso, un accertamento giudiziale specifico dietro esercizio di apposita azione.

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Indennità di fine rapporto nel contratto di agenzia

L’indennità di cessazione del rapporto nel contratto di agenzia, disciplinata dall’articolo 1751 c. c. , non è dovuta quando l’agente recede dal contratto, a meno che il recesso sia giustificato da circostanze attribuibili al preponente o da circostanze attribuibili all’agente, in particolare l’età, l’infermità o la malattia, per le quali non può piu’ essergli ragionevolmente chiesta la prosecuzione dell’attività (Cass. Al di fuori delle previste eccezioni, il recesso dell’agente rappresenta per legge, sempre (anche in caso di maturazione del diritto alla pensione anticipata di vecchiaia), un fatto impeditivo del diritto all’indennità (conformemente a quanto statuito dalla Corte costituzionale con le sentenze n. 75 e n. 185 del 1970).

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Controllo della posta elettronica aziendale del dipendente

Nel caso in cui il datore di lavoro non riesca a fornire la prova che i dati di matrice tecnologica posti a fondamento della procedura disciplinare siano stati legittimamente acquisiti, la sanzione prevista dall’ordinamento discende dalla previsione generale in materia di protezione della privacy secondo cui i dati personali trattati in violazione della disciplina rilevante in materia di trattamento dei dati personali non possono essere utilizzati.

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Concordato con continuità aziendale

Il requisito della continuità aziendale, per l’ammissione della proposta alla relativa procedura concorsuale di soluzione della crisi di impresa, richiede che l’azienda, in relazione alla quale si propone ai creditori la “prosecuzione” dell’attività per ricavarne reddittività, sia comunque “in esercizio”, al momento della proposta di concordato, non rilevando invece come cause ostative all’ammissione della proposta al predetto concordato la modificazione di una parte dell’attività produttiva ovvero la diminuzione del numero dei dipendenti.

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Concordato preventivo per differire il fallimento

La domanda di concordato preventivo presentata dal debitore non per regolare la crisi dell’impresa attraverso un accordo con i suoi creditori, ma con il palese scopo di differire la dichiarazione di fallimento, è inammissibile in quanto integra gli estremi di un abuso del processo.

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Divorzio, figlio studente universitario fuori sede

Separazione e divorzio, quantificazione del contributo ordinario e del contributo straordinario con riferimento alle concrete esigenze del figlio ed in ragione della collocazione della spesa per la residenza fuori sede del figlio – studente universitario fuori sede. In osservanza di un principio di proporzionalità, che non va attuato considerando esclusivamente la capacità economica del soggetto obbligato al versamento dell’assegno perequativo, ma che va perseguito sia comparando le condizioni economiche dei genitori, sia focalizzando le esigenze del figlio che l’assegno è volto a soddisfare, alla luce dei criteri indicati dall’articolo 337 ter c. c. , per la corretta commisurazione del contributo.

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Contribuente dichiarato fallito e atto impositivo

XXX proponeva ricorso per la cassazione della sentenza n. 2361/16 con la quale la Commissione Tributaria Regionale della Campania, a conferma della prima decisione, aveva ritenuto inammissibile il ricorso da lui proposto contro due avvisi di accertamento con i quali l’Agenzia delle Entrate aveva disconosciuto costi non documentati e recuperato l’Iva con riguardo ad altrettanti periodi di imposta. Tanto più alla luce della soluzione che si è indicata in ordine al presupposto della legittimazione sostitutiva del fallito in ambito tributario (inerzia semplice), si ritiene che debba essere preferita questa seconda interpretazione, del resto già argomentabile da Cass.

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Licenziamento per numerose assenze per malattia

YYY impugnava il licenziamento intimatogli dalla datrice di lavoro XXX s. p. a. in data 14. Le Sezioni Unite hanno chiarito che il licenziamento intimato per il perdurare delle assenze per malattia od infortunio del lavoratore, ma prima del superamento del periodo massimo di comporto fissato dalla contrattazione collettiva o, in difetto, dagli usi o secondo equità, è nullo per violazione della norma imperativa di cui all’art.

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Adozione di modelli di compliance aziendale

La responsabilità dell’ente deriva dalla valutazione sulla bontà del modello organizzativo (compliance) di prevenzione degli illeciti di cui si è dotato: l’ente che si dota di modelli organizzativi idonei e tendenzialmente efficaci potrebbe, pertanto, andare esente da responsabilità ex D. Lgs. n. 231 del 2001, pur se un reato presupposto sia stato commesso nel suo interesse o a suo vantaggio, con prevedibile effetto virtuoso anche rispetto all’incentivazione dell’adozione di modelli di compliance aziendale.

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Azione di risarcimento nei confronti degli amministratori

1.000.000,00 (poi ridotto, in sede di precisazione delle conclusioni, ad € 47. 2484, comma 3, c. c. , ossia all’iscrizione della dichiarazione di accertamento di tale causa di scioglimento nel registro delle imprese, derivandone, in caso di ritardo od omissione, una loro responsabilità verso la società, i soci ed i creditori per i danni che ne siano derivati.

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Clausola penale, prestazione della parte inadempiente

XXX S. r. l. ricorre in Cassazione nei confronti di YYY S. r. l. , contro la sentenza del 23 agosto 2021, con cui la Corte d’Appello di Bologna ha dichiarato «la nullità delle statuizioni del lodo rituale sottoscritto dall’Arbitro Unico Collegio Arbitrale in data 10 luglio 2014», all’esito di procedimento arbitrale svoltosi tra le parti, nonché «la nullità della clausola penale contenuta nell’art. 5 della scrittura in data 30 novembre 2005», rigettando di conseguenza l’originaria domanda proposta nel procedimento arbitrale dall’odierna ricorrente, volta alla condanna di YYY S. r. l. al pagamento della penale contrattuale prevista in detta scrittura e regolando le spese di lite.

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Infortuni sul lavoro, condotta del lavoratore infortunato

Nel caso esaminato, la Corte di appello di Bari ribaltava l’esito assolutorio della pronuncia resa dal Tribunale di Foggia nei confronti di XXX per il reato di cui all’articolo 589, comma 2, c. p. La vicenda atteneva all’infortunio nel quale perdeva la vita YYY. Lo sviluppo di tali premesse consentiva ai giudici di merito di sostenere, in modo logico e coerente, la ricorrenza del necessario nesso di causalità tra la condotta omissiva del garante della normativa antinfortunistica e l’evento lesivo, rapporto che deve ritenersi interrotto, ai sensi dell’articolo 41, comma 2, c. p. , solo nel caso in cui sia dimostrata l’abnormità del comportamento del lavoratore, evenienza che si escludeva nel presente caso.

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Licenziamento intimato per scarso rendimento

Tali dati sono stati posti a confronto con i dati di produzione (raccolta impieghi) degli altri colleghi – enormemente superiori a quelli del ricorrente – sì da concludere per l’effettività dello scarso rendimento e della sua gravità. Una volta escluse, perciò, le situazioni allegate dal lavoratore (sua condizione di emarginazione e disponibilità di dotazioni e tecnologie insufficienti o diverse da quelle dei colleghi impiegati come lui nel settore sviluppo), che avrebbero potuto quantomeno in parte giustificarlo, correttamente è stato ritenuto dimostrato che il suo scarso rendimento era a lui imputabile a titolo quanto meno di colpa.

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Nullità della delibera assembleare, società per azioni

Il Tribunale di Pistoia, con sentenza del 16/6/2015, rigettava le domande proposte da YYY. n. 20170 del 2022, che ha confermato la decisione impugnata nella parte in cui ha esaminato nel merito la domanda di accertamento della nullità di un contratto quadro di intermediazione mobiliare, contenuta nell’atto di appello e fondata su un motivo di nullità diverso da quello dedotto in primo grado, escludendone l’inammissibilità), in dispositivo, la nullità della delibera stessa.

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Art. 168 ter c.p. - Effetti della sospensione del procedimento con messa alla prova -

Durante il periodo di sospensione del procedimento con messa alla prova il corso della prescrizione del reato è sospeso. L’estinzione del reato non pregiudica l’applicazione delle sanzioni amministrative accessorie, ove previste dalla legge.

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