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Codice Civile
Codice Penale

Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Acquisizione al fascicolo per il dibattimento

Ai fini dell’acquisizione al fascicolo per il dibattimento, ai sensi dell’art. Nella specie il giudice di merito accertava l’effettività delle minacce ed il concreto timore dimostrato dalla parte lesa nel corso degli immediati accertamenti dei Carabinieri.

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Imputazioni alternative, poteri di cognizione del giudice

In tema di divieto di bis in idem, ove l’imputato sia stato assolto da una determinata imputazione, congiuntamente contestata assieme ad un’altra, relativa allo stesso fatto, nell’ambito del medesimo procedimento, sulla residua imputazione non ha modo di esplicarsi l’effetto preclusivo derivante dal giudicato intervenuto sulla prima; e ciò proprio in quanto l’altra, alternativa alla prima, sia ancora sub judice.

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Aumenti di partecipazione al capitale di società

La quota sociale va invece ricondotta nella nozione di beni mobili fornita dagli artt. A) c. c. , costituiscono oggetto della comunione legale tra i coniugi, anche se effettuati durante il matrimonio ad opera di uno solo di essi, e non personali, ove non ricorra una delle ipotesi previste dall’art.

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Provvedimento di archiviazione, preclusioni

In tema di causa attinente all’accertamento della responsabilità da sinistri derivanti dalla circolazione stradale, spetta al giudice civile stabilire, con piena libertà di giudizio, se nei fatti emersi, e legittimamente ricostruiti in modo difforme dall’avviso del giudice penale, siano ravvisabili gli estremi di delitti colposi, sia per quanto concerne l’individuazione del termine di prescrizione, sia per quanto concerne gli altri effetti che ne possono conseguire sul piano del diritto civile.

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Frode brevettuale, presentazione della domanda

Deve prescindere dalla validità e legittimità della registrazione o del brevetto una tutela penale intesa a garantire non un diritto di privativa, bensì solo ad impedire che un prodotto possa essere immesso sul mercato con una falsa rappresentazione della sua provenienza. n. 30/05, nel loro complesso, con conseguente anticipazione della tutela penale delle condotte di contraffazione ed alterazione fin dal momento della presentazione della domanda, anticipazione riconosciuta solo quando i modelli risultino conoscibili al pubblico (comma 5), e quindi anche prima della registrazione.

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Mancata segnalazione della presenza di autovelox

Sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali di cui all’art. 2, comma 2, lettere A e B, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, gli organi di polizia stradale di cui all’art.

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Assegnazione della casa familiare

L’assegnazione della casa familiare disposta in favore dell’altro coniuge in occasione della separazione, sia giudiziale (ex art. 6, comma sesto, della legge n. 898 del 1970, quale sostituito dall’art.

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Separazione consensuale, trasferimento dei beni immobili

L’accordo mediante il quale i coniugi, nel quadro della complessiva regolamentazione dei loro rapporti in sede di separazione consensuale, stabiliscano il trasferimento dei beni immobili (e, segnatamente, di quello che costituisce la casa familiare), dà vita ad un contratto atipico, il quale, volto a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l’ordinamento giuridico ai sensi dell’art.

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Accordo consensuale, termine alla convivenza coniugale

162 c. c. (caratterizzate da un sostanziale parallelismo di volontà e interessi, nonché postulanti lo svolgimento della convivenza coniugale ed il riferimento ad una generalità di beni, anche di futura acquisizione), ma costituiscono espressione di libera autonomia contrattuale, sempre che non comportino una lesione di diritti inderogabili.

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Separazione consensuale, vendita della casa familiare

In una separazione consensuale la clausola con la quale i coniugi prevedono la futura vendita della casa familiare è autonoma rispetto agli accordi oggetto di omologazione, e pertanto non è modificabile con il procedimento disciplinato dall’art.

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Ambito del potere istruttorio del giudice nel giudizio di appello

507 c. p. p. può essere definito nello stesso ambito previsto dall’art. 603, comma 3, c. p. p. , il quale è esercitatile anche in caso di inerzia delle parti e, quindi, anche nel caso di prove che, benché conosciute, non siano state assunte, fermo restando che l’iniziativa ufficiosa deve essere assolutamente necessaria, e che la prova deve avere carattere di decisività.

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Il potere officioso di integrazione probatoria in appello

Il potere officioso di integrazione probatoria riconosciuto dall’art. 441 comma 5 c. p. p. al giudice di primo grado è certamente esercitatile negli stessi limiti, anche dal giudice di appello e la sua valutazione discrezionale circa la necessità della prova non è censurabile in sede di legittimità.

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Mobbing, responsabilità del datore per condotta omissiva

In tema di mobbing, la responsabilità del datore di lavoro è stata ravvisata non già in quanto soggetto direttamente agente a danno del proprio dipendente, ma per non essersi attivato per la cessazione dei comportamenti scorretti posti in essere dai suoi collaboratori, il che è sufficiente per radicare il suo obbligo al risarcimento del danno.

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Vizio di violazione della norma di cui all’art. 112 c.p.c.

112 c. p. c. non è rilevabile d’ufficio in cassazione, ma deve essere denunciato con uno specifico motivo di impugnazione, giacché esso non determina una nullità insanabile della sentenza, di modo che è deducibile solo con gli ordinari mezzi di impugnazione. Cassazione Civile, Sezione Terza, Sentenza n. 25171 del 3 dicembre 2007

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Danno morale conseguente alla lesione della reputazione

E’ stato, infatti, precisato che unica possibile forma di liquidazione, per ogni danno che sia privo, come il danno morale, delle caratteristiche della patrimonialità, è quella equitativa, sicché la ragione del ricorso a tale criterio è insita nella natura stessa del relativo pregiudizio e nella funzione del risarcimento realizzato con una somma di denaro, che non è reintegratrice di una diminuzione patrimoniale, ma compensativa di un pregiudizio non economico.

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Esimente, scritti o espressioni a contenuto offensivo

598 c. p. allorché gli scritti o le espressioni a contenuto offensivo siano inviati non solo a coloro che ne debbono essere i destinatari nell’ambito del processo, ma anche ad altre persone, che nel processo non possono e non debbono avere alcuna parte. Cassazione Civile, Sezione Terza, Sentenza n. 25171 del 3 dicembre 2007

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Azioni risarcitorie da diffamazione a mezzo stampa, accertamento riservato al giudice di merito

Nelle azioni risarcitorie da diffamazione a mezzo stampa la ricostruzione storica dei fatti, la valutazione del contenuto degli scritti o più in generale delle espressioni grafiche adoperate, l’accertamento in concreto dell’attitudine offensiva di tali espressioni, la valutazione dell’esistenza dell’esimente del diritto di critica o di satira costituiscono accertamento di fatto riservato al giudice di merito […]

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Satira, valori fondamentali della persona

La satira, al pari di ogni altra manifestazione del pensiero, non può infrangere il rispetto dei valori fondamentali della persona, per cui non va riconosciuta la scriminante di cui all’art. In modo particolare, è stata esclusa la scriminante nella satira che, trasmodando da un attacco all’immagine pubblica del personaggio, si risolva in un insulto gratuito alla persona in quanto tale, o nella rappresentazione caricaturale e ridicolizzante di alcuni magistrati posta in essere allo scopo di denigrare l’attività professionale da loro svolta attraverso l’allusione a condotte lesive del dovere funzionale di imparzialità.

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Rapporto di lavoro subordinato

Nel rapporto di lavoro subordinato è configurabile l’obbligo del lavoratore di ricevere le comunicazioni, anche formali in dipendenza del potere direttivo e disciplinare.

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Periodo di prova, giorni in cui la prestazione non si è verificata

Il periodo di prova deve ritenersi escluso in relazione ai giorni in cui la prestazione non si è verificata per eventi non prevedibili al momento della stipulazione del patto stesso.

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