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Codice Civile
Codice Penale

Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Istanza di fallimento, condanna alle spese del creditore istante

La pronuncia della condanna del creditore istante al pagamento delle spese e del compenso del curatore, ai sensi dell’art. 147, T. U. 115/2002, non presuppone l’effettiva condanna del creditore al risarcimento dei danni, ma soltanto l’accertamento del titolo della responsabilità, vale a dire che questi abbia chiesto la dichiarazione di fallimento con colpa.

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Consenso degli eredi, uso del nome di un professionista

Il consenso degli eredi non legittima l’uso del nome di un professionista che nessun rapporto diretto abbia mai avuto con la società o con l’associazione.

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Mancato deposito della lista testi nel termine prescritto

Il mancato deposito della lista dei testi in cancelleria nel termine prescritto non comporta l’inutilizzabilità della relativa prova ove l’escussione del teste sia in ogni caso avvenuta, in quanto, non ricorrendo uno specifico divieto di assunzione della prova, non è applicabile l’art.

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Onere o modus è accessorio rispetto al negozio testamentario

L’onere o modus è accidentale e accessorio rispetto al negozio testamentario, istitutivo di erede (o contenente un legato), ma tale natura, che pure in tesi dovrebbe imporre il collegamento dell’onere a quel negozio, così da non poterne prescindere, non esclude che lo stesso onere possa collegarsi ad una istituzione d’erede per legge, nell’ipotesi in cui il testamento non istituisca un erede, dando luogo alla successione legittima.

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Erede o legatario, valutazione di disporre cauzione

647 c. c. , se il testatore non ha diversamente disposto, l’autorità giudiziaria, qualora ne ravvisi l’opportunità, può imporre all’erede o al legatario gravato dall’onere una cauzione. Non v’è dubbio, secondo la chiara lettera della disposizione, che all’autorità giudiziaria, ossia al giudice del merito della causa, quando pendente, o, altrimenti, al presidente del tribunale del luogo in cui si è aperta la successione, è rimessa la valutazione della stessa opportunità di disporre la garanzia anzidetta, con ciò concretizzando l’esercizio di un potere discrezionale al riguardo, che, in quanto tale, se adeguatamente motivato, non è sindacabile in sede di legittimità.

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Dimissioni del lavoratore, atto unilaterale recettizio

Le dimissioni del lavoratore costituiscono un atto unilaterale recettizio idoneo a determinare la risoluzione del rapporto nel momento in cui pervengono a conoscenza del datore di lavoro, indipendentemente dalla volontà di quest’ultimo, con la conseguenza che la successiva revoca delle stesse è inidonea ad eliminare l’effetto risolutivo che si è già prodotto, restando limitata la prosecuzione del rapporto al solo periodo di preavviso. Tuttavia, in applicazione del principio generale di libertà negoziale, le parti possono consensualmente stabilire di porre nel nulla le dimissioni con conseguente prosecuzione a tempo indeterminato del rapporto stesso.

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Pagamento in misura ridotta, violazione del codice della strada

Cassazione Civile, Sezione Seconda, Sentenza n. 6382 del 19 marzo 2007

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Rinnovazione del dibattimento in appello

La rinnovazione del dibattimento in appello è sostanzialmente uno strumento finalizzato all’integrazione totale o parziale del quadro probatorio del giudizio di primo grado e quindi all’acquisizione di materiale nuovo e diversificato. 603 c. p. p. , allorché viene chiesta l’ammissione di una prova nuova, diversa da quelle indicate nell’articolo 190 bis, non è indispensabile la sua decisività essendo sufficiente l’utilità.

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Minore o interdetto privo di rappresentante legale

L’ipotesi di sospensione della prescrizione dettata dall’art. 2941 n. 1 c.c. si verifica non soltanto quando il minore non emancipato o l’interdetto siano privi di rappresentante legale, ma anche quando tale rappresentante legale si trovi in conflitto d’interessi con il rappresentato.

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Condominio, illiceità dell'oggetto della delibera dell'assemblea

L’esecuzione di un’opera contrastante con le norme imperative, e penalmente sanzionata con previsione di responsabilità a carico sia del suo committente che del suo autore, comporta l’illiceità dell’oggetto della delibera dell’assemblea che l’ha disposta in quanto contraria a norme di ordine pubblico. 890 c. c. , e dalla legge 6 dicembre 1971, n. 1083, in dipendenza della pericolosità e potenziale nocività dell’impianto.

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Imposta di successione, deducibilità di un debito

La fideiussione (anche quella omnibus) prestata dall’autore della successione in tanto può costituire una passività deducibile dall’asse ereditario in quanto al momento della apertura della successione sussista la insolvibilità del debitore garantito oppure sussista in concreto la impossibilità di esercitare l’azione di regresso. Pertanto, non è deducibile dall’attivo ereditario, ai fini dell’imposta di successione, un debito che non sia certo e liquido.

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Competenza delle sezioni specializzate

27 giugno 2003, n. 168, istitutivo delle sezioni specializzate in materia di proprietà industriale ed intellettuale presso i tribunali e corti d’appello, ha introdotto con l’art.

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Atto costitutivo di un consorzio di urbanizzazione

Nessun ostacolo giuridico è ravvisabile nell’atto costitutivo di un consorzio di urbanizzazione che contenga clausole limitative del diritto di voto del consorziato

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Simulazione, non è ammissibile la prova testimoniale

La prova per testimoni del prezzo dissimulato di una vendita immobiliare non riguarda un elemento accessorio del contratto, in relazione al quale non opera il divieto di cui all’art. 2722 c. c. , ma un elemento essenziale, con conseguente applicabilità delle limitazioni in tema di prova previste da tale disposizione.

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Il retratto successorio si applica soltanto alle comunioni ereditarie

Il retratto successorio, avendo la finalità di impedire l’intromissione di estranei nello stato di indivisione determinato dall’apertura della successione mortis causa, si applica soltanto alle comunioni ereditarie, atteso che l’art. 1116 c. c. che estende alla divisione ordinaria le norme sulla divisione ereditaria, essendo escluse dall’estensione le norme incompatibili con quelle tipiche della comunione ordinaria.

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Il criterio discrettivo della subordinazione

In particolare, non surroga il criterio discrettivo della subordinazione neanche il nomen iuris, che al rapporto di lavoro sia dato dalle sue stesse parti (c. d. autoqualificazione) dal quale, tuttavia, in nessun caso si può prescindere, ed assume rilievo addirittura decisivo, ove l’autoqualificazione non risulti in contrasto con le concrete modalità di svolgimento del rapporto medesimo.

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Sulla assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica

L’art. 32 della legge regionale del Lazio n. 33 del 1987, sulla assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, prevede l’applicazione di sanzione amministrativa per l’assegnatario, che, al di fuori dei casi consentiti, ceda in tutto o in parte l’alloggio assegnato (come pure per il cessionario del medesimo alloggio), ma non anche prevede sanzioni per […]

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Polizia municipale, contravvenzioni nel territorio di altro comune

L’agente di polizia municipale, fuori del comune di appartenenza, non ha il potere di elevare contravvenzioni al C. d. s. , nel territorio di altro comune; né a conferire tale potere può valere il rilascio di apposita autorizzazione da parte del dirigente, al personale di altro Comune.

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Consob, decorrenza del termine per la contestazione degli illeciti

Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza n. 5395 del 9 marzo 2007

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Legittimazione processuale degli enti e delle associazioni

Le associazioni ecologiste, ancorché non riconosciute ex art. 13 L. 349/1986, sono legittimate in via autonoma e principale all’azione di risarcimento per il danno ambientale e, quindi, a costituirsi parte civile nel processo penale, quando siano, in base al loro statuto, portatrici di interessi ambientali, territorialmente delimitati, in modo concreto lesi dalla attività illecita.

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