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Art. 763 Rescissione per lesione

La divisione può essere rescissa quando taluno dei coeredi prova di essere stato leso oltre il quarto La rescissione è ammessa anche nel caso di divisione fatta dal testatore , quando il valore dei beni assegnati ad alcuno dei coeredi è inferiore di oltre un quarto all’entità della quota ad esso spettante. L’azione si prescrive […]

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Art. 764 Atti diversi dalla divisione

L’azione di rescissione è anche ammessa contro ogni altro atto che abbia per effetto di far cessare tra i coeredi la comunione dei beni ereditari. L’azione non è ammessa contro la transazione con la quale si è posto fine alle questioni insorte a causa della divisione o dell’atto fatto in luogo della medesima, ancorché non […]

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Art. 765 Vendita del diritto ereditario fatta al coerede

L’azione di rescissione non è ammessa contro la vendita del diritto ereditario fatta senza frode a uno dei coeredi, a suo rischio e pericolo, da parte degli altri coeredi o di uno di essi . Capo V – Dell’annullamento e della rescissione in materia di divisione – –

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Art. 766 Stima dei beni

Per conoscere se vi è lesione si procede alla stima dei beni secondo il loro stato e valore al tempo della divisione. Capo V – Dell’annullamento e della rescissione in materia di divisione – –

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Art. 767 Facoltà del coerede di dare il supplemento

Il coerede contro il quale è promossa l’azione di rescissione può troncarne il corso e impedire una nuova divisione, dando il supplemento della porzione ereditaria, in danaro o in natura, all’attore e agli altri coeredi che si sono a lui associati . Capo V – Dell’annullamento e della rescissione in materia di divisione – –

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Art. 768 Alienazione della porzione ereditaria

Il coerede che ha alienato la sua porzione o una parte di essa non è più ammesso a impugnare la divisione per dolo o violenza, se l’alienazione è seguita quando il dolo era stato scoperto o la violenza cessata. Il coerede non perde il diritto di proporre l’impugnazione, se la vendita è limitata a oggetti […]

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Art. 768-bis. Nozione

E’ patto di famiglia il contratto con cui, compatibilmente con le disposizioni in materia di impresa familiare e nel rispetto delle differenti tipologie societarie, l’imprenditore trasferisce , in tutto o in parte, l’azienda, e il titolare di partecipazioni societarie trasferisce, in tutto o in parte, le proprie quote , ad uno o più discendenti. Capo […]

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Art. 768-ter Forma

A pena di nullità il contratto deve essere concluso con atto pubblico. Capo V-bis – Del patto di famiglia – –

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Art. 768-quater Partecipazione.

Al contratto devono partecipare anche il coniuge e tutti coloro che sarebbero legittimari ove in quel momento si aprisse la successione nel patrimonio dell’imprenditore. Gli assegnatari dell’azienda o delle partecipazioni societarie devono liquidare gli altri partecipanti al contratto, ove questi non vi rinunziano in tutto o in parte, con il pagamento di una somma corrispondente […]

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Art. 768-quinquies. Vizi del consenso

Il patto può essere impugnato dai partecipanti ai sensi degli articoli 1427 e seguenti. L’azione si prescrive nel termine di un anno. Capo V-bis – Del patto di famiglia – –

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Art. 768-sexies. Rapporti con i terzi

All’apertura della successione dell’imprenditore, il coniuge e gli altri legittimari che non abbiano partecipato al contratto possono chiedere ai beneficiari del contratto stesso il pagamento della somma della somma prevista dal secondo comma dell’articolo 768 – quater, aumentata degli interessi legali. L’inosservanza delle disposizioni del primo comma costituisce motivo di impugnazione ai sensi dell’articolo 768 […]

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Art. 768-septies. Scioglimento

Il contratto può essere sciolto o modificato dalle medesime persone che hanno concluso il patto di famiglia nei modi seguenti: 1) mediante diverso contratto, con le medesime caratteristiche e i medesimi presupposti di cui al presente capo; 2) mediante recesso, se espressamente previsto nel contratto stesso e, necessariamente, attraverso dichiarazione agli altri contraenti certificata da […]

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Art. 768-octies. Controversie

Le controversie derivanti dalle disposizioni di cui al presente capo sono devolute preliminarmente a uno degli organismi di conciliazione previsti dall’articolo 38 del decreto legislativo 17 gennaio 2003, n.5. Capo V-bis – Del patto di famiglia – –

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Art. 769 Definizione

La donazione è il contratto col quale, per spirito di liberalità, una parte arricchisce l’altra, disponendo a favore di questa di un suo diritto o assumendo verso la stessa una obbligazione. Capo I – Disposizioni generali – –

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Art. 770 Donazione rimuneratoria

E’ donazione anche la liberalità fatta per riconoscenza o in considerazione dei meriti del donatario o per speciale rimunerazione . Non costituisce donazione la liberalità che si suole fare in occasione di servizi resi o comunque in conformità agli usi. Capo I – Disposizioni generali – –

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Art. 771 Donazione di beni futuri

La donazione non può comprendere che i beni presenti del donante . Se comprende beni futuri, è nulla rispetto a questi salvo che si tratti di frutti non ancora separati . Qualora oggetto della donazione sia un’universalità di cose e il donante ne conservi il godimento trattenendola presso di sé, si considerano comprese nella donazione […]

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Art. 772 Donazione di prestazioni periodiche

La donazione che ha per oggetto prestazioni periodiche si estingue alla morte del donante, salvo che risulti dall’atto una diversa volontà. Capo I – Disposizioni generali – –

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Art. 773 Donazione a più donatari

La donazione fatta congiuntamente a favore di più donatari s’intende fatta per parti uguali, salvo che dall’atto risulti una diversa volontà. E’ valida la clausola con cui il donante dispone che, se uno dei donatari non può o non vuole accettare, la sua parte si accresca agli altri . Capo I – Disposizioni generali – […]

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Art. 774 Capacità di donare

Non possono fare donazione coloro che non hanno la piena capacità di disporre dei propri beni . E’ tuttavia valida la donazione fatta dal minore e dall’inabilitato nel loro contratto di matrimonio a norma degli articoli. 165 e 166. Le disposizioni precedenti si applicano anche al minore emancipato autorizzato all’esercizio di un’impresa commerciale. Capo II […]

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Art. 775 Donazione fatta da persona incapace d'intendere o di volere

La donazione fatta da persona che, sebbene non interdetta, si provi essere stata per qualsiasi causa, anche transitoria, incapace d’intendere o di volere al momento in cui la donazione è stata fatta, può essere annullata su istanza del donante, dei suoi eredi o aventi causa. L’azione si prescrive in cinque anni dal giorno in cui […]

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