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Art. 1076 Esercizio della servitù non conforme al titolo o al possesso

L’esercizio di una servitù in tempo diverso da quello determinato dal titolo o dal possesso non ne impedisce l’estinzione per prescrizione. Capo VI – Dell’estinzione delle servitù – –

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Art. 1077 Servitù costituite sul fondo enfiteutico

Le servitù costituite dall’enfiteuta sul fondo enfiteutico cessano quando l’enfiteusi si estingue per decorso del termine, per prescrizione o per devoluzione. Capo VI – Dell’estinzione delle servitù – –

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Art. 1078 Servitù costituite a favore del fondo enfiteutico, dotale o in usufrutto

Le servitù costituite dall’enfiteuta a favore del fondo enfiteutico non cessano con l’estinguersi dell’enfiteusi. Lo stesso vale per le servitù costituite dall’usufruttuario a favore del fondo di cui ha l’usufrutto o dal marito a favore del fondo dotale . Capo VI – Dell’estinzione delle servitù – –

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Art. 1079 Accertamento della servitù e altri provvedimenti di tutela

Il titolare della servitù può farne riconoscere in giudizio l’esistenza contro chi ne contesta l’esercizio e può far cessare gli eventuali impedimenti e turbative. Può anche chiedere la rimessione delle cose in pristino, oltre il risarcimento dei danni. Capo VII – Delle azioni a difesa delle servitù – –

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Art. 1080 Presa d'acqua continua

Il diritto alla presa d’acqua continua si può esercitare in ogni istante. Capo VIII – Di alcune servitù in materia di acque Sezione I – Della servitù di presa o di derivazione di acqua –

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Art. 1081 Modulo d'acqua

Nelle servitù in cui è convenuta ed espressa una costante quantità di acqua, la quantità deve esprimersi in relazione al modulo. Il modulo è l’unità di misura dell’acqua corrente. Esso è un corpo d’acqua che scorre nella costante quantità di cento litri al minuto secondo e si divide in decimi, centesimi e millesimi. Capo VIII […]

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Art. 1082 Forma della bocca e dell'edificio derivatore

Quando, per la derivazione di una data e costante quantità di acqua corrente, è stata determinata la forma della bocca e dell’edificio derivatore, le parti non possono chiederne la modificazione per eccedenza o deficienza d’acqua, salvo che l’eccedenza o la deficienza provenga da variazioni seguite nel canale dispensatore o nel corso delle acque in esso […]

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Art. 1083 Determinazione della quantità d'acqua

Quando la quantità d’acqua non è stata determinata, ma la derivazione è stata fatta per un dato scopo, s’intende concessa la quantità necessaria per lo scopo medesimo, e chi vi ha interesse può in ogni tempo fare stabilire la forma della derivazione in modo che ne venga assicurato l’uso necessario e impedito l’eccesso. Se però […]

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Art. 1084 Norme regolatrici della servitù

Per l’esercizio della servitù di presa d’acqua, quando non dispone il titolo o non è possibile riferirsi al possesso, si osservano gli usi locali. In mancanza di tali usi si osservano le disposizioni dei tre articoli seguenti. Capo VIII – Di alcune servitù in materia di acque Sezione I – Della servitù di presa o […]

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Art. 1085 Tempo d'esercizio della servitù

Il diritto alla presa d’acqua si esercita, per l’acqua estiva, dall’equinozio di primavera a quello d’autunno; per l’acqua iemale, dall’equinozio di autunno a quello di primavera. La distribuzione d’acqua per giorni e per notti si riferisce al giorno e alla notte naturali. L’uso delle acque nei giorni festivi è regolato dalle feste di precetto vigenti […]

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Art. 1086 Distribuzione per ruota

Nelle distribuzioni per ruota il tempo che impiega l’acqua per giungere alla bocca di derivazione dell’utente si consuma a suo carico, e la coda dell’acqua appartiene a quello di cui cessa il turno. Capo VIII – Di alcune servitù in materia di acque Sezione I – Della servitù di presa o di derivazione di acqua […]

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Art. 1087 Acque sorgenti o sfuggite

Nei canali soggetti a distribuzioni per ruota le acque sorgenti o sfuggite, ma contenute nell’alveo del canale, non possono trattenersi o derivarsi da un utente che al tempo del suo turno. Capo VIII – Di alcune servitù in materia di acque Sezione I – Della servitù di presa o di derivazione di acqua –

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Art. 1088 Variazione del turno tra gli utenti

Gli utenti dei medesimi canali possono variare o permutare tra loro il turno, purché tale cambiamento non rechi danno agli altri. Capo VIII – Di alcune servitù in materia di acque Sezione I – Della servitù di presa o di derivazione di acqua –

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Art. 1089 Acqua impiegata come forza motrice

Chi ha diritto di servirsi dell’acqua come forza motrice non può, senza espressa disposizione del titolo, impedirne o rallentarne il corso, procurandone il ribocco o ristagno. Capo VIII – Di alcune servitù in materia di acque Sezione I – Della servitù di presa o di derivazione di acqua –

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Art. 1090 Manutenzione del canale

Nella servitù di presa o di condotta d’acqua, quando il titolo non dispone altrimenti, il proprietario del fondo servente può domandare che il canale sia mantenuto convenientemente spurgato e le sue sponde siano tenute in istato di buona manutenzione a spese del proprietario del fondo dominante. Capo VIII – Di alcune servitù in materia di […]

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Art. 1091 Obblighi del concedente fino al luogo di consegna dell'acqua

Se il titolo non dispone diversamente, il concedente dell’acqua di una fonte o di un canale è tenuto verso gli utenti a eseguire le opere ordinarie e straordinarie per la derivazione e condotta dell’acqua fino al punto in cui ne fa la consegna, a mantenere in buono stato gli edifici, a conservare l’alveo e le […]

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Art. 1092 Deficienza dell'acqua

La deficienza dell’acqua deve essere sopportata da chi ha diritto di prenderla e di usarla nel tempo in cui la deficienza si verifica. Tra diversi utenti la deficienza dell’acqua deve essere sopportata prima da quelli che hanno titolo o possesso più recente, e tra utenti in parità di condizione dall’ultimo utente. Tuttavia l’autorità giudiziaria, con […]

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Art. 1093 Riduzione della servitù

Se la servitù dà diritto di derivare acqua da un fondo e per fatti indipendenti dalla volontà del proprietario si verifica una diminuzione dell’acqua tale che essa non possa bastare alle esigenze del fondo servente, il proprietario di questo può chiedere una riduzione della servitù, avuto riguardo ai bisogni di ciascun fondo. In questo caso […]

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Art. 1094 Servitù attiva degli scoli

Gli scoli o acque colaticce derivanti dall’altrui fondo possono costituire oggetto di servitù a favore del fondo che li riceve, all’effetto di impedire la loro diversione. Capo VIII – Di alcune servitù in materia di acque Sezione II – Della servitù degli scoli e degli avanzi di acqua –

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Art. 1095 Usucapione della servitù attiva degli scoli

Nella servitù attiva degli scoli il termine per l’usucapione comincia a decorrere dal giorno in cui il proprietario del fondo dominante ha fatto sul fondo servente opere visibili e permanenti destinate a raccogliere e condurre i detti scoli a vantaggio del proprio fondo. Quando sul fondo servente è aperto un cavo destinato a raccogliere e […]

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