Il consiglio di sorveglianza: a)nomina e revoca i componenti del consiglio di gestione, salvo che la relativa competenza sia attribuita dallo statuto all’assemblea; b) approva il bilancio di esercizio e, dove redatto il bilancio consolidato; c)esercita le funzioni di cui all’articolo 2403, primo comma; d) promuove l’esercizio dell’azione di responsabilità, nei confronti dei componenti del […]
Il consiglio di sorveglianza: a)nomina e revoca i componenti del consiglio di gestione, salvo che la relativa competenza sia attribuita dallo statuto all’assemblea; b) approva il bilancio di esercizio e, dove redatto il bilancio consolidato; c)esercita le funzioni di cui all’articolo 2403, primo comma; d) promuove l’esercizio dell’azione di responsabilità, nei confronti dei componenti del consiglio di gestione; e) presenta la denunzia al tribunale di cui all’articolo 2409; f) riferisce per iscritto, almeno una volta all’anno, all’assemblea sulle attività di vigilanza svolta sulle omissioni e, sui fatti censurabili rilevanti. f-bis) se previsto dallo statuto, delibera in ordine alle operazioni strategiche e ai piani industriali e finanziari della società, predisposti dal consiglio di gestione ferma in ogni caso la responsabilità di questo per gli atti compiuti. Lo statuto può prevedere che in caso di mancata approvazione del bilancio o, qualora lo richieda almeno un terzo dei componenti del consiglio di gestione o, del consiglio di sorveglianza, la competenza per l’approvazione del bilancio, di esercizio, sia attribuita all’assemblea. I componenti del consiglio di sorveglianza devono adempiere i loro doveri, con la diligenza richiesta dalla natura dell’incarico. Sono responsabili solidalmente con i componenti del consiglio di gestione per i fatti o le omissioni di questi quando il danno non si sarebbe prodotto se avessero vigilato in conformità agli obblighi della loro carica. I componenti del consiglio di sorveglianza, possono assistere alle adunanze del consiglio di gestione e, devono partecipare alle assemblee.
Capo V – Della società per azioni
Sezione VI-BIS – Dell’amministrazione e del controllo
§ 5 – Del sistema dualistico
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?
Prenota un appuntamento.
La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.
Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.
Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.
Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.