I consorzi, le società consortili, le comunioni di azienda, le associazioni riconosciute e le fondazioni possono trasformarsi in una delle società disciplinate nei Capi V, VII, VII, del presente Titolo. La deliberazione di trasformazione deve essere assunta nei consorzi, con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consorziati; nelle comunioni delle aziende all’unanimità; nelle società […]
I consorzi, le società consortili, le comunioni di azienda, le associazioni riconosciute e le fondazioni possono trasformarsi in una delle società disciplinate nei Capi V, VII, VII, del presente Titolo. La deliberazione di trasformazione deve essere assunta nei consorzi, con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consorziati; nelle comunioni delle aziende all’unanimità; nelle società consortili e nelle associazioni con la maggioranza richiesta dalla legge o dall’atto costitutivo per lo scioglimento anticipato. La trasformazione di associazioni in società di capitali può essere esclusa all’atto costitutivo o, per determinate categorie di associazioni, dalla legge; non è comunque ammessa per le associazioni che abbiano ottenuto contributi pubblici, oppure liberalità ed oblazioni del pubblico. Il capitale sociale delle società, risultante dalla trasformazione è diviso in parti uguali fra gli associati, salvo diverso accordo fra gli stessi. La trasformazione di fondazioni in società di capitali è disposta dall’autorità governativa, su proposta dall’organo competente. Le azioni o quote sono assegnate secondo le disposizioni dell’atto di fondazione o, in manacanza dall’articolo 31.
Capo X – Della trasformazione, della fusione e della scissione
Sezione I – Della trasformazione
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La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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