Se i donatari contro i quali è stata pronunziata la riduzione hanno alienato a terzi gli immobili donati, il legittimario, premessa l’escussione dei beni del donatario, può chiedere ai successivi acquirenti, nel modo e nell’ordine in cui si potrebbe chiederla ai donatari medesimi, la restituzione degli immobili. L’azione per ottenere la restituzione deve proporsi secondo […]
Se i donatari contro i quali è stata pronunziata la riduzione hanno alienato a terzi gli immobili donati, il legittimario, premessa l’escussione dei beni del donatario, può chiedere ai successivi acquirenti, nel modo e nell’ordine in cui si potrebbe chiederla ai donatari medesimi, la restituzione degli immobili. L’azione per ottenere la restituzione deve proporsi secondo l’ordine di data delle alienazioni, cominciando dall’ultima. Contro i terzi acquirenti può anche essere richiesta la restituzione dei beni mobili, oggetto della donazione, salvi gli effetti del possesso di buona fede. Il terzo acquirente può liberarsi dell’obbligo di restituire in natura le cose donate pagando l’equivalente in danaro.Salvo il disposto del numero 8) dell’articolo 2652 il decorso del termine di cui al primo comma, e quello di cui all’articolo 561, primo comma, è sospeso nei confronti del coniuge e dei parenti in linea retta dal donante che abbiano notificato e trascritto nei confronti del donatario e dei suoi aventi causa, un atto stragiudiziale di opposizione alla donazione.Il diritto dell’opponente è personale e rinunziabile. L’opposizione perde effetto se non è rinnovata prima che siano tracsorsi venti anni dalla sua trascrizione.
Capo X – Dei legittimari
Sezione II – Della reintegrazione della quota riservata ai legittimari
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La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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