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Codice Civile
Codice Penale

Titolo I – Disposizioni generali sulle successioni

Art. 516 Termine per l'esercizio del diritto alla separazione

Il diritto alla separazione deve essere esercitato entro il termine di tre mesi dall’apertura della successione. Capo VI – Della separazione dei beni del defunto da quelli dell’erede – –

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Art. 517 Separazione riguardo ai mobili

Il diritto alla separazione riguardo ai mobili si esercita mediante domanda giudiziale. La domanda si propone con ricorso al pretore del luogo dell’aperta successione, il quale ordina l’inventario, se non e ancora fatto, e dà le disposizioni necessarie per la conservazione dei beni stessi. Riguardo ai mobili già alienati dall’erede, il diritto alla separazione comprende […]

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Art. 518 Separazione riguardo agli immobili

Riguardo agli immobili e agli altri beni capaci d’ipoteca, il diritto alla separazione si esercita mediante l’iscrizione del credito o del legato sopra ciascuno dei beni stessi. L’iscrizione si esegue nei modi stabiliti per iscrivere le ipoteche , indicando il nome del defunto e quello dell’erede, se è conosciuto, e dichiarando che l’iscrizione stessa viene […]

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Art. 519 Dichiarazione di rinunzia

La rinunzia all’eredità deve farsi con dichiarazione, ricevuta da un notaio o dal cancelliere della pretura del mandamento in cui si è aperta la successione, e inserita nel registro delle successioni. La rinunzia fatta gratuitamente a favore di tutti coloro ai quali si sarebbe devoluta la quota del rinunziante non ha effetto finché, a cura […]

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Art. 520 Rinunzia condizionata, a termine o parziale

E’ nulla la rinunzia fatta sotto condizione o a termine o solo per parte . Capo VII – Della rinunzia all’eredità – –

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Art. 521 Retroattività della rinunzia

Chi rinunzia all’eredità è considerato come se non vi fosse mai stato chiamato. Il rinunziante può tuttavia ritenere la donazione o domandare il legato a lui fatto sino alla concorrenza della porzione disponibile , salve le disposizioni degli articoli 551 e 552. Capo VII – Della rinunzia all’eredità – –

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Art. 522 Devoluzione nelle successioni legittime

Nelle successioni legittime la parte di colui che rinunzia si accresce a coloro che avrebbero concorso col rinunziante, salvo il diritto di rappresentazione e salvo il disposto dell’ultimo comma dell’articoo 571. Se il rinunziante e solo, l’eredità si devolve a coloro ai quali spetterebbe nel caso che egli mancasse. Capo VII – Della rinunzia all’eredità […]

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Art. 523 Devoluzione nelle successioni testamentarie

Nelle successioni testamentarie, se il testatore non ha disposto una sostituzione e se non ha luogo il diritto di rappresentazione , la parte del rinunziante si accresce ai coeredi a norma dell’articolo 674, ovvero si devolve agli eredi legittimi a norma dell’articolo 677. Capo VII – Della rinunzia all’eredità – –

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Art. 524 Impugnazione della rinunzia da parte dei creditori

Se taluno rinunzia, benché senza frode, a un’eredità con danno dei suoi creditori, questi possono farsi autorizzare ad accettare l’eredità in nome e luogo del rinunziante, al solo scopo di soddisfarsi sui beni ereditari fino alla concorrenza dei loro crediti. Il diritto dei creditori si prescrive in cinque anni dalla rinunzia . Capo VII – […]

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Art. 525 Revoca della rinunzia

Fino a che il diritto di accettare l’eredità non e prescritto contro i chiamati che vi hanno rinunziato, questi possono sempre accettarla, se non è già stata acquistata da altro dei chiamati, senza pregiudizio delle ragioni acquistate da terzi sopra i beni dell’eredità. Capo VII – Della rinunzia all’eredità – –

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Art. 526 Impugnazione per violenza o dolo

La rinunzia all’eredità si può impugnare solo se è l’effetto di violenza o di dolo L’azione si prescrive in cinque anni dal giorno in cui è cessata la violenza o e stato scoperto il dolo . Capo VII – Della rinunzia all’eredità – –

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Art. 527 Sottrazione di beni ereditari

I chiamati all’eredità, che hanno sottratto o nascosto beni spettanti all’eredità stessa, decadono dalla facoltà di rinunziarvi e si considerano eredi puri e semplici, nonostante la loro rinunzia. Capo VII – Della rinunzia all’eredità – –

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Art. 528 Nomina del curatore

Quando il chiamato non ha accettato l’eredità e non e nel possesso di beni ereditari , il pretore del mandamento in cui si e aperta la successione, su istanza delle persone interessate o anche d’ufficio, nomina un curatore dell’eredità. Il decreto di nomina del curatore, a cura del cancelliere, e pubblicato per estratto nel foglio […]

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Art. 529 Obblighi del curatore

Il curatore e tenuto a procedere all’inventario dell’eredità, a esercitarne e promuoverne le ragioni, a rispondere alle istanze proposte contro la medesima, ad amministrarla, a depositare presso le casse postali o presso un istituto di credito designato dal pretore il danaro che si trova nell’eredità o si ritrae dalla vendita dei mobili o degli immobili, […]

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Art. 530 Pagamento dei debiti ereditari

Il curatore può provvedere al pagamento dei debiti ereditari e dei legati, previa autorizzazione del pretore . Se però alcuno dei creditori o dei legatari fa opposizione, il curatore non può procedere ad alcun pagamento, ma deve provvedere alla liquidazione dell’eredità secondo le norme degli articoli. 498 e seguenti. Capo VIII – Dell’eredità giacente – […]

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Art. 531 Inventario, amministrazione e rendimento dei conti

Le disposizioni della sezione II del capo V di questo titolo, che riguardano l’inventario, l’amministrazione e il rendimento di conti da parte dell’erede con beneficio d’inventario, sono comuni al curatore dell’eredità giacente, esclusa la limitazione della responsabilità per colpa . Capo VIII – Dell’eredità giacente – –

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Art. 532 Cessazione della curatela per accettazione dell'eredità

Il curatore cessa dalle sue funzioni quando l’eredità è stata accettata. Capo VIII – Dell’eredità giacente – –

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Art. 533 Nozione

L’erede puòchiedere il riconoscimento della qualità ereditaria contro chiunque possiede tutti o parte dei beni ereditari a titolo di erede o senza titolo alcuno, allo scopo di ottenere la restituzione dei beni medesimi. L’azione è imprescrittibile, salvi gli effetti dell’usucapione rispetto ai singoli beni. Capo IX – Della petizione di eredità – –

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Art. 534 Diritti dei terzi

L’erede può agire anche contro gli aventi causa da chi possiede a titolo di erede o senza titolo. Sono salvi i diritti acquistati, per effetto di convenzioni a titolo oneroso con l’erede apparente, dai terzi i quali provino di avere contrattato in buona fede. La disposizione del comma precedente non si applica ai beni immobili […]

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Art. 535 Possessore di beni ereditari

Le disposizioni in materia di possesso si applicano anche al possessore di beni ereditari, per quanto riguarda la restituzione dei frutti, le spese, i miglioramenti e le addizioni . Il possessore in buona fede, che ha alienato pure in buona fede una cosa dell’eredità, è solo obbligato a restituire all’erede il prezzo o il corrispettivo […]

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