LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Codice Civile

Art. 483 Impugnazione per errore

L’accettazione dell’eredità non si può impugnare se è viziata da errore. Tuttavia, se si scopre un testamento del quale non si aveva notizia al tempo dell’accettazione, l’erede non è tenuto a soddisfare i legati scritti in esso oltre il valore dell’eredità, o con pregiudizio della porzione legittima che gli e dovuta. Se i beni ereditari […]

Continua »
Art. 484 Accettazione col beneficio d'inventario

L’accettazione col beneficio d’inventario si fa mediante dichiarazione, ricevuta da un notaio o dal cancelliere del Tribunale del circondari in cui si è aperta la successione , e inserita nel registro delle successioni conservato nello stesso tribunale. Entro un mese dall’inserzione, la dichiarazione deve essere trascritta, a cura del cancelliere, presso l’ufficio dei registri immobiliari […]

Continua »
Art. 485 Chiamato all'eredità che è nel possesso di beni

Il chiamato all’eredità, quando a qualsiasi titolo e nel possesso di beni ereditari, deve fare l’inventario entro tre mesi dal giorno dell’apertura della successione o della notizia della devoluta eredità. Se entro questo termine lo ha cominciato ma non e stato in grado di completarlo, può ottenere dal tribunale del luogo in cui si e […]

Continua »
Art. 486 Poteri

Durante i termini stabiliti dall’articolo precedente per fare l’inventario e per deliberare, il chiamato, oltre che esercitare i poteri indicati nell’articolo 460, può stare in giudizio come convenuto per rappresentare l’eredità. Se non compare, l’autorità giudiziaria nomina un curatore all’eredità affinche la rappresenti in giudizio. Capo V – Dell’accettazione dell’eredità Sezione II – Del beneficio […]

Continua »
Art. 487 Chiamato all'eredità che non è nel possesso di beni

Il chiamato all’eredità, che non è nel possesso di beni ereditari, può fare la dichiarazione di accettare col beneficio d’inventario, fino a che il diritto di accettare non è prescritto. Quando ha fatto la dichiarazione, deve compiere l’inventario nel termine di tre mesi dalla dichiarazione, salva la proroga accordata dall’autorità giudiziaria a norma dell’articolo 485; […]

Continua »
Art. 488 Dichiarazione in caso di termine fissato dall'autorità giudiziaria

Il chiamato all’eredità che non è nel possesso di beni ereditari, qualora gli sia stato assegnato un termine a norma dell’articolo 481, deve, entro detto termine, compiere anche l’inventario; se fa la dichiarazione e non l’inventario, è considerato erede puro e semplice. L’autorità giudiziaria può accordare una dilazione. Capo V – Dell’accettazione dell’eredità Sezione II […]

Continua »
Art. 489 Incapaci

I minori, gli interdetti e gli inabilitati non si intendono decaduti dal beneficio d’inventario, se non al compimento di un anno dalla maggiore età o dal cessare dello stato d’interdizione o d’inabilitazione, qualora entro tale termine non si siano conformati alle norme della presente sezione. Capo V – Dell’accettazione dell’eredità Sezione II – Del beneficio […]

Continua »
Art. 490 Effetti del beneficio d'inventario

L’effetto del beneficio d’inventario consiste nel tenere distinto il patrimonio del defunto da quello dell’erede. Conseguentemente: 1) l’erede conserva verso l’eredità tutti i diritti e tutti gli obblighi che aveva verso il defunto, tranne quelli che si sono estinti per effetto della morte; 2) l’erede non è tenuto al pagamento dei debiti ereditari e dei […]

Continua »
Art. 491 Responsabilità dell'erede nell'amministrazione

L’erede con beneficio d’inventario non risponde dell’amministrazione dei beni ereditari se non per colpa grave . Capo V – Dell’accettazione dell’eredità Sezione II – Del beneficio d’inventario –

Continua »
Art. 492 Garanzia

Se i creditori o altri aventi interesse lo richiedono, l’erede deve dare idonea garanzia per il valore dei beni mobili compresi nell’inventario, per i frutti degli immobili e per il prezzo dei medesimi che sopravanzi al pagamento dei creditori ipotecari. Capo V – Dell’accettazione dell’eredità Sezione II – Del beneficio d’inventario –

Continua »
Art. 493 Alienazione dei beni ereditari senza autorizzazione

L’erede decade dal beneficio d’inventario, se aliena o sottopone a pegnoo ipoteca beni ereditari, o transige relativamente a questi beni senza l’autorizzazione scritte dal codice di procedura civile. Per i beni mobili l’autorizzazione non è necessaria trascorsi cinque anni dalla dichiarazione di accettare con beneficio d’inventario. Capo V – Dell’accettazione dell’eredità Sezione II – Del […]

Continua »
Art. 494 Omissioni o infedeltà nell'inventario

Dal beneficio d’inventario decade l’erede che ha omesso in mala fede di denunziare nell’inventario beni appartenenti all’eredità, o che ha denunziato in mala fede, nell’inventario stesso, passività non esistenti. Capo V – Dell’accettazione dell’eredità Sezione II – Del beneficio d’inventario –

Continua »
Art. 495 Pagamento dei creditori e legatari

Trascorso un mese dalla trascrizione prevista nell’articolo 484 o dall’annotazione disposta nello stesso articolo per il caso che l’inventario sia posteriore alla dichiarazione, l’erede, quando creditori o legatari non si oppongono ed egli non intende promuovere la liquidazione a norma dell’articolo 503, paga i creditori e i legatari a misura che si presentano, salvi i […]

Continua »
Art. 496 Rendimento del conto

L’erede ha l’obbligo di rendere conto della sua amministrazione ai creditori e ai legatari, i quali possono fare assegnare un termine all’erede. Capo V – Dell’accettazione dell’eredità Sezione II – Del beneficio d’inventario –

Continua »
Art. 497 Mora nel rendimento del conto

L’erede non può essere costretto al pagamento con i propri beni, se non quando è stato costituito in mora a presentare il conto e non ha ancora soddisfatto a quest’obbligo. Dopo la liquidazione del conto, non può essere costretto al pagamento con i propri beni se non fino alla concorrenza delle somme di cui è […]

Continua »
Art. 498 Liquidazione dell'eredità in caso di opposizione

Qualora entro il termine indicato nell’articolo 495 gli sia stata notificata opposizione da parte di creditori o di legatari, l’erede non può eseguire pagamenti, ma deve provvedere alla liquidazione dell’eredità nell’interesse di tutti i creditori e legatari. A tal fine egli, non oltre un mese dalla notificazione dell’opposizione deve, a mezzo di un notaio del […]

Continua »
Art. 499 Procedura di liquidazione

Scaduto il termine entro il quale devono presentarsi le dichiarazioni di credito, l’erede provvede, con l’assistenza del notaio, a liquidare le attività ereditarie facendosi autorizzare alle alienazioni necessarie. Se l’alienazione ha per oggetto beni sottoposti a privilegio o a ipoteca, i privilegi non si estinguono, e le ipoteche non possono essere cancellate sino a che […]

Continua »
Art. 500 Termine per la liquidazione

L’autorità giudiziaria, su istanza di alcuno dei creditori o legatari, può assegnare un termine all’erede per liquidare le attività ereditarie e per formare lo stato di graduazione. Capo V – Dell’accettazione dell’eredità Sezione II – Del beneficio d’inventario –

Continua »
Art. 501 Reclami

Compiuto lo stato di graduazione, il notaio ne dà avviso con raccomandata ai creditori e legatari di cui è noto il domicilio o la residenza, e provvede alla pubblicazione di un estratto dello stato nel foglio degli annunzi legali della provincia. Trascorsi senza reclami i trenta giorni dalla data di questa pubblicazione, lo stato di […]

Continua »
Art. 502 Pagamento dei creditori e dei legatari

Divenuto definitivo lo stato di graduazione o passata in giudicato la sentenza che pronunzia sui reclami, l’erede deve soddisfare i creditori e i legatari in conformità dello stato medesimo. Questo costituisce titolo esecutivo contro l’erede. La collocazione dei crediti condizionali non impedisce il pagamento dei creditori posteriori, sempre che questi diano cauzione. I creditori e […]

Continua »