Il patrocinatore o il consulente tecnico, che, rendendosi infedele ai suoi doveri professionali, arreca nocumento agli interessi della parte da lui difesa, assistita o rappresentata dinnanzi all’Autorità giudiziaria, è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa non inferiore a euro 516. 032 euro se il fatto è commesso a danno di persona imputata di un delitto per il quale la legge commina l’ergastolo ovvero la reclusione superiore a cinque anni.
Art. 380 c.p.
Il patrocinatore o il consulente tecnico, che, rendendosi infedele ai suoi doveri professionali, arreca nocumento agli interessi della parte da lui difesa, assistita o rappresentata dinnanzi all’Autorità giudiziaria, è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa non inferiore a euro 516.
La pena è aumentata: 1) se il colpevole ha commesso il fatto, colludendo con la parte avversaria; 2) se il fatto è stato commesso a danno di un imputato.
Si applicano la reclusione da tre a dieci anni e la multa non inferiore a 1.032 euro se il fatto è commesso a danno di persona imputata di un delitto per il quale la legge commina l’ergastolo ovvero la reclusione superiore a cinque anni.
Capo I – DEI DELITTI CONTRO L’ATTIVITÀ GIUDIZIARIA
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La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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