A decorrere dal 1° luglio 2007 l’attività di distribuzione di energia elettrica per le imprese le cui reti alimentano almeno 100.000 clienti finali e’ svolta in regime di separazione societaria rispetto all’attività di vendita. Tali imprese di distribuzione, che svolgano alla data del 30 giugno 2007 l’attività di vendita di energia elettrica in forma integrata, […]
A decorrere dal 1° luglio 2007 l’attività di distribuzione di energia elettrica per le imprese le cui reti alimentano almeno 100.000 clienti finali e’ svolta in regime di separazione societaria rispetto all’attività di vendita. Tali imprese di distribuzione, che svolgano alla data del 30 giugno 2007 l’attività di vendita di energia elettrica in forma integrata, costituiscono entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto n. 125 del 2007, una o più apposite società per azioni alle quali trasferiscono i beni e i rapporti, le attività e le passività relativi all’attività di vendita. L’Autorità per l’energia elettrica e il gas adotta disposizioni per la separazione funzionale, anche per lo stoccaggio di gas, secondo le direttive 2003/54/CE e 2003/55/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2003, e definisce le modalità con cui le imprese di distribuzione di energia elettrica o di gas naturale garantiscono, nel rispetto delle esigenze di privacy, l’accesso tempestivo e non discriminatorio ai dati dell’ultimo anno derivanti dai sistemi informativi e dall’attività di misura, relativi ai consumi dei clienti connessi alla propria rete, strettamente necessari per la formulazione delle offerte commerciali e la gestione dei contratti di fornitura. A decorrere dal 1° luglio 2007 i clienti finali domestici hanno diritto di recedere dal preesistente contratto di fornitura di energia elettrica come clienti vincolati, secondo modalità stabilite dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, e di scegliere un fornitore diverso dal proprio distributore. In mancanza di tale scelta, l’erogazione del servizio per i clienti finali domestici non riforniti di energia elettrica sul mercato libero e’ garantita dall’impresa di distribuzione, anche attraverso apposite società di vendita, e la funzione di approvvigionamento continua ad essere svolta dall’Acquirente Unico Spa. Le imprese connesse in bassa tensione, aventi meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro sono automaticamente comprese nel regime di tutela su indicato. Spetta al Ministero dello sviluppo economico, quanto necessario per garantire, promuovere e rendere fruibile la liberalizzazione della energia elettrica.
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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