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Codice Civile
Codice Penale

Diritto Tributario

Tributi riscossi in violazione del diritto comunitario

Quando le modalità di finanziamento di un aiuto mediante tassa costituiscano parte integrante della misura di aiuto, le conseguenze derivanti dalla violazione, da parte delle autorità nazionali, del divieto di esecuzione sancito dall’art.

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Canone di abbonamento radiotelevisivo

Il giudice delle leggi nel ribadire che il canone di abbonamento radiotelevisivo ha da tempo assunto natura di prestazione tributaria, istituita e disciplinata dallo Stato, tanto da costituire diritto vivente, ha evidenziato che tale gettito è destinato quasi per intero (a parte la modesta quota assegnata all’Accademia nazionale di Santa Cecilia) al finanziamento della concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, ai sensi dell’art.

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Preavviso di fermo amministrativo, atto impugnabile

Il preavviso di fermo amministrativo, introdotto nella prassi sulla base delle istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate alle società di riscossione al fine di superare il disposto dell’art.

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Preavviso di fermo amministrativo, pretesa tributaria

86 del d. P. R. 29 settembre 1973, n. 602 che riguardi una pretesa creditoria dell’ente pubblico di natura tributaria è impugnabile innanzi al giudice tributario, in quanto atto funzionale a portare a conoscenza del contribuente una determinata pretesa tributaria, rispetto alla quale sorge ex art. 31 dicembre 1992, n. 546, in quanto tale elencazione va interpretata in senso estensivo, sia in ossequio alle norme costituzionali di tutela del contribuente e di buon andamento della P. A. , che in conseguenza dell’allargamento della giurisdizione tributaria operato con la legge 28 dicembre 2001, n. 448.

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Valutazione del giudice penale e quella in sede tributaria

Il fenomeno di differenti decisioni giurisdizionali potenzialmente in contrasto tra loro, del resto, è ben conosciuto anche con riferimento alla costituzione di parte civile nel processo penale. La valutazione del giudice penale può non coincidere con quella effettuata in sede tributaria, in conseguenza del principio della reciproca indipendenza (c. d. doppio binario) che caratterizza i rapporti tra accertamento e contenzioso fiscale da una parte e processo penale dall’altra (art.

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Ammontare imposta evasa, giudice penale

Spetta esclusivamente al giudice penale il compito di procedere all’accertamento e alla determinazione dell’ammontare dell’imposta evasa, attraverso una verifica che può venire a sovrapporsi ed anche ad entrare in contraddizione con quella eventualmente effettuata dinanzi al giudice tributario.

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Violazioni di norme tributarie, insussistenza del reato

Una strada tracciata dal sistema tributario per poter sostenere la buona fede e, quindi, l’insussistenza del reato per mancanza del dolo, è quella di richiedere l’applicazione dell’art. n. 74 del 2000, il quale dispone che al di fuori dei casi in cui la punibilità è esclusa a norma dell’articolo 47, terzo comma, del codice penale, non danno luogo a fatti punibili ai sensi del presente decreto le violazioni di norme tributarie dipendenti da obiettive condizioni di incertezza sulla loro portata e sul loro ambito di applicazione.

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Presunzioni tributarie, valore di prova nel giudizio penale

Le presunzioni tributarie, seppure possano dar luogo ad una notizia di reato, non possono poi assumere, di per sé, valore di prova nel giudizio penale, nel quale vengono meno l’inversione dell’onere della prova e le limitazioni alla prova poste dalle legge tributaria. La non automatica trasferibilità in sede penale delle presunzioni tributarie, non esclude però che esse possano acquistare il valore degli indizi, come tali valutabili dal giudice penale.

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Residenza in Italia o all’estero della società ai fini fiscali

Compete al giudice penale valutare se la società sia da considerarsi, ai soli fini fiscali, residente in Italia oppure all’estero, senza essere vincolato alle ricostruzioni compiute in sede tributaria dall’Amministrazione finanziaria, nel quadro della regola generale della non automatica trasferibilità in sede penale delle presunzioni tributarie, compresa quella concernente la residenza delle persone fisiche e giuridiche di cui rispettivamente , all’art. Cassazione Penale, Sezione Seconda, Sentenza n. 7739 del 22 novembre 2011 – depositata il 28 febbraio 2012

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Condotta elusiva in materia fiscale, principio di legalità

La affermazione della rilevanza penale delle condotte elusive in materia fiscale non contrasta con il principio di legalità, poiché se tale principio non consente la configurabilità della generale fattispecie di truffa, in presenza di una espressa previsione nel sistema tributario di una specifica condotta elusiva, non è.

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Fini fiscali, condotta elusiva, rilevanza penale

Deve affermarsi il principio che non qualunque condotta elusiva ai fini fiscali può assumere rilevanza penale, ma solo quella che corrisponde ad una specifica ipotesi di elusione espressamente prevista dalla legge.

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Rilevanza penale della condotta elusiva, imposta evasa

A sostegno della rilevanza penale della condotta elusiva deve osservarsi, in primo luogo, che l’art.

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Abuso del diritto, operazioni controverse

E’ principio generale di diritto dell’Unione Europea quello secondo il quale l’abuso del diritto è vietato: l’applicazione delle norme di tale diritto non può essere estesa sino a comprendere pratiche abusive, ossia operazioni effettuate non nell’ambito di normali transazioni commerciali, ma unicamente allo scopo di beneficiare abusivamente dei vantaggi previsti da detto diritto, in particolare quando lo scopo delle operazioni controverse è essenzialmente l’ottenimento di un vantaggio fiscale.

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Abuso del diritto, ottenimento di un vantaggio fiscale

L’applicazione delle norma di tale diritto non può essere estesa sino a comprendere pratiche abusive, ossia operazioni effettuate non nell’ambito di normali transazioni commerciali, ma unicamente allo scopo di beneficiare abusivamente dei vantaggi previsti da detto diritto, in particolare quando lo scopo delle operazioni controverse è essenzialmente l’ottenimento di un vantaggio fiscale.

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Carattere abusivo di un'operazione fiscale, esclusione

Il carattere abusivo di un’operazione va escluso quando sia individuabile una compresenza, non marginale, di ragioni extrafiscali, che non si identificano necessariamente in una redditività immediata dell’operazione medesima ma possono rispondere ad esigenze di natura organizzativa e consistere in un miglioramento strutturale e funzionale dell’azienda.

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Sistema tributario, norme antielusive

L’esistenza nel sistema tributario di specifiche norme antielusive non contrasta con l’individuazione di un generale principio di antielusione, ma è piuttosto mero sintomo dell’esistenza di una regola generale. Esso comporta l’inopponibilità del negozio all’Amministrazione finanziaria, per ogni profilo di indebito vantaggio tributario che il contribuente pretenda di far discendere dall’operazione elusiva, anche diverso da quelli tipici eventualmente presi in considerazione da specifiche norme antielusive entrate in vigore in epoca successiva al compimento dell’operazione.

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La truffa aggravata nel sistema tributario

Al fine di ritenere configurabile il delitto di truffa aggravata, non è sufficiente accertare se nel sistema tributario sussista una fattispecie connotata da un profilo di frode che abbia i caratteri di specialità, ma occorre anche verificare se le condotte realizzate rientrino in una specifica disposizione fiscale penalmente sanzionata. I meccanismi della repressione penal-tributaria e i connessi incentivi al ravvedimento, in particolare la esclusione della rilevanza del tentativo ai sensi dell’art.

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Rimpatrio del denaro, attività all'estero

La previsione del reato di false attestazioni nella dichiarazione finalizzata al rimpatrio del denaro delle attività detenute, alla data indicata dalla legge, fuori dal territorio dello Stato (art. 19 D. L. 25 settembre 2001, n. 409), non esclude l’applicazione della norma incriminatrice della truffa aggravata in danno dello Stato, ove la condotta si arricchisca in concreto di artifici diretti ad ottenere i consistenti vantaggi fiscali e le altre agevolazioni previste dalla legge.

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Concorso fra il delitto di frode fiscale e quello di truffa

Cassazione Penale, Sezione Seconda, Sentenza n. 7739 del 22 novembre 2011 – depositata il 28 febbraio 2012

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Sistema sanzionatorio in materia fiscale

Il sistema sanzionatorio in materia fiscale ha una spiccata specialità che lo caratterizza come un sistema chiuso e autosufficiente, all’interno del quale si esauriscono tutti i profili degli interventi repressivi, dettando tutte le sanzioni penali necessarie a reprimere condotte lesive o potenzialmente lesive dell’interesse erariale alla corretta percezione delle entrate fiscali.

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