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Codice Civile
Codice Penale

Giurisprudenza Civile

Condominio, impugnazione e vizio di rappresentanza

La Corte d’Appello dichiara inammissibile l’appello proposto dall’amministratore di un condominio in assenza della preventiva autorizzazione assembleare, con conseguente inefficacia dell’appello incidentale. Il giudice evidenzia come la mancata ratifica da parte dell’assemblea degli atti compiuti dall’amministratore in un giudizio che eccede l’ordinaria amministrazione, determina un difetto di rappresentanza e quindi l’inammissibilità dell’impugnazione.

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Liquidazione giudiziale e insussistenza dei requisiti dimensionali

La sentenza chiarisce i criteri per la corretta individuazione dei requisiti dimensionali per l’assoggettabilità alla liquidazione giudiziale, con particolare riferimento al calcolo dei ricavi lordi e dell’attivo patrimoniale.

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Azione di responsabilità in fondazioni bancarie

La sentenza analizza la natura giuridica delle fondazioni bancarie e l’applicabilità della prescrizione breve prevista per l’azione sociale di responsabilità nelle società di capitali. La Corte evidenzia l’evoluzione normativa e l’incompatibilità del parametro di diligenza del “buon padre di famiglia” con la complessità gestionale delle fondazioni bancarie, giustificando l’assimilazione ai fini della prescrizione.

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Decoro architettonico, risarcimento danni per modifiche edilizie

La sentenza conferma il principio secondo cui le modifiche edilizie che alterano il decoro architettonico di un edificio possono comportare un danno risarcibile. La liquidazione del danno, in assenza di criteri di determinazione predeterminati, può essere effettuata dal giudice in via equitativa, ma la motivazione deve essere adeguata e idonea a consentire il sindacato di legittimità.

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Usucapione e indennità di occupazione immobiliare

La sentenza chiarisce la sussistenza del diritto di proprietà dello Stato su immobili abbandonati a seguito di eventi sismici e successivamente dichiarati di interesse storico, negando il diritto all’indennità di occupazione per mancanza di prova del danno. Viene inoltre negato il riconoscimento dei miglioramenti in quanto oggetto di precedente giudicato.

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Responsabilità medica e risarcimento danni da decesso

La sentenza affronta il tema della responsabilità medica per infezioni nosocomiali e la corretta quantificazione del danno da perdita del rapporto parentale. Viene confermato il principio in base al quale l’esistenza stessa del rapporto di parentela fa presumere la sofferenza per la perdita del congiunto.

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Accesso non autorizzato ad un sistema informatico aziendale

Viola le direttive del datore di lavoro il dipendente che, pur in posizione gerarchicamente sovraordinata rispetto al titolare delle credenziali di accesso ad un sistema informatico aziendale, se le faccia rivelare per farvi ingresso senza averne specifica autorizzazione.

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Corte d'Appello conferma: niente doppio TFR

La sentenza chiarisce che l’imputazione del pagamento da parte del datore di lavoro, effettuata tramite busta paga, è vincolante e non può essere modificata successivamente. Pertanto, il lavoratore non può richiedere al Fondo di Garanzia il pagamento di somme già corrisposte dal datore a titolo di TFR, anche se a titolo diverso.

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Rigetto appello per responsabilità professionale avvocato

La sentenza ribadisce i principi della responsabilità professionale degli avvocati, sottolineando l’importanza dell’onere della prova a carico del cliente che lamenti un danno per omesso o ritardato svolgimento di attività difensiva. In particolare, affinché la responsabilità sia accertata non basta la mera allegazione dell’esito sfavorevole di un giudizio o di una fase processuale, ma è necessaria una valutazione prognostica che, sulla base degli elementi di fatto e di diritto esistenti al momento in cui l’attività professionale avrebbe dovuto essere correttamente svolta, dimostri che questa avrebbe potuto avere esito diverso e favorevole per il cliente.

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Risoluzione contratto per inadempimento e recesso

La sentenza chiarisce i principi giuridici in materia di risoluzione del contratto per inadempimento e recesso, con particolare attenzione alla forma e ai termini per l’esercizio del recesso e alla necessità della prova del danno per ottenere il risarcimento.

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Nullità parziale fideiussione per intesa anticoncorrenziale

L’accertamento di un’intesa anticoncorrenziale relativa a moduli contrattuali predisposti dalle banche non comporta automaticamente la nullità delle fideiussioni rilasciate in epoca antecedente all’accertamento, essendo necessaria la prova specifica dell’intesa illecita.

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Creditore che ha iscritto ipoteca su beni di un debitore

Il creditore che ha iscritto ipoteca su beni di un debitore, anche senza consenso di quest’ultimo, può successivamente rinunciarvi. Il debitore non può opporsi a tale scelta né sindacare l’interesse del creditore a mantenere la garanzia reale.

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Rivendica di area comune in condominio

La sentenza ribadisce la prevalenza di un titolo valido di proprietà esclusiva su un’area, rispetto alla presunzione di comunione per le parti comuni di un edificio. La destinazione di un’area a servizio dell’intero stabile, non preclude la possibilità che la stessa sia di proprietà esclusiva.

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Richiesta di risarcimento per furto di autoveicolo

La sentenza ribadisce il principio per cui, in materia di assicurazione contro i danni, l’onere della prova grava sull’assicurato. Questi deve dimostrare non solo il verificarsi dell’evento dannoso, ma anche la sussistenza di tutti gli elementi costitutivi del diritto al risarcimento. La denuncia alle autorità non è sufficiente a provare il furto.

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Prescrizione dell'azione di garanzia per vizi dell'immobile

La sentenza conferma il principio di diritto secondo cui il termine di prescrizione dell’azione di garanzia per vizi dell’immobile decorre dalla consegna del bene, indipendentemente dalla conoscenza dei vizi. Inoltre, per la responsabilità precontrattuale, è necessaria la prova del danno risarcibile.

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Simulazione contratto preliminare di compravendita

La Corte di Appello ha confermato la sentenza di primo grado che ha dichiarato la simulazione assoluta di un contratto preliminare di compravendita immobiliare, sulla base di una serie di elementi indiziari che facevano ritenere che l’operazione fosse stata realizzata al solo scopo di distrarre somme di denaro da una società in stato di dissesto e prossima al fallimento.

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Risoluzione del preliminare per inadempimento

La sentenza chiarisce che la vendita di un immobile a terzi durante il periodo di validità di un preliminare di vendita non costituisce di per sé inadempimento del promittente venditore. La risoluzione del contratto per inadempimento è possibile solo se, alla scadenza del termine per la stipula definitiva, non sia intervenuta la comunicazione del promissario acquirente sulla designazione del notaio e sulla data per la stipula.

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Attività omissive del Sindaco durante un evento alluvionale

La sentenza chiarisce la distinzione tra responsabilità diretta per fatto illecito della P.A. ex art. 2043 c.c. e azione di regresso ex art. 2055 c.c. tra amministrazioni e funzionari, applicata al caso di attività omissive del Sindaco durante un evento alluvionale, valutando la sussistenza dei presupposti per la graduazione della responsabilità.

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Responsabilità della banca per pagamento di assegni falsi

La sentenza affronta il tema della responsabilità contrattuale della banca in caso di pagamento di assegni con firma di emissione falsa. Il giudice, richiamando la giurisprudenza di legittimità, afferma che la banca risponde del pagamento di un assegno falsificato solo se l’alterazione del titolo sia rilevabile ictu oculi, sulla base delle conoscenze del bancario medio.

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Responsabilità medica e prova presuntiva del nesso causale

La sentenza affronta il tema della responsabilità medica e della prova del nesso di causalità, confermando che la prova presuntiva può essere utilizzata per dimostrare l’errore medico e il danno subito dal paziente.

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