Negli appalti di opere pubbliche a prezzo chiuso, non sussiste il diritto alla revisione prezzi per l’appaltatore, in difetto di una delibera o atto interno degli organi legittimati dell’amministrazione appaltante, che accerti le condizioni di legge per concedere all’appaltatore la revisione dei prezzi e riconosca il relativo credito allo stesso, a mezzo dell’organo che rappresenta la stazione appaltante.
Negli appalti di opere pubbliche a prezzo chiuso, non sussiste il diritto alla revisione prezzi per l’appaltatore, in difetto di una delibera o atto interno degli organi legittimati dell’amministrazione appaltante, che accerti le condizioni di legge per concedere all’appaltatore la revisione dei prezzi e riconosca il relativo credito allo stesso, a mezzo dell’organo che rappresenta la stazione appaltante.
Quando manchi la ricognizione del credito al compenso revisionale, espressa o tacita, della Pubblica Amministrazione, e il contratto non preveda la revisione dei prezzi, deve escludersi che si sia costituito il diritto soggettivo dell’impresa appaltatrice, che resta titolare del solo interesse legittimo il cui accertamento compete alla giurisdizione del giudice amministrativo, con difetto di ogni potere di quello ordinario di emettere decreto ingiuntivo di pagamento per il predetto titolo.
Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza n. 23072 del 27 ottobre 2006
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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