R E P U B B L I C A I T A L I A N A I N N O M E D E L P O P O L O I T A L I A N O
Il Tribunale di Bergamo, Sezione Quarta Civile,
in persona del Giudice Unico dott. NOME COGNOME ha pronunciato la seguente
S E N T E N Z A N._1802_2024_- N._R.G._00001986_2022 DEL_26_09_2024 PUBBLICATA_IL_26_09_2024
nella causa civile n. 1986/2022 del Ruolo Generale promossa con atto di citazione ritualmente notificato e posta in decisione all’udienza del 4 giugno 2024 d a persona dell’amministratore dott. rappresentato e difeso dall’Avv.to NOME COGNOME del Foro di Bergamo, procuratore anche domiciliatario, giusta procura speciale alla lite allegata all’atto introduttivo del giudizio ATTORE opponente c o n t r o in persona del legale rappresentante ing. , rappresentata e difesa dall’Avv.to NOME COGNOME del Foro di Lecco, procuratore anche domiciliatario, giusta procura speciale alla lite allegata al ricorso per ingiunzione CONVENUTA opposta
In punto: appalto.
CONCLUSIONI
Della convenuta opposta Come in foglio inviato per via telematica.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
Il Tribunale di Bergamo, adito su ricorso della soc. ingiungeva al il pagamento della somma di € 41.440,48=, oltre a interessi e spese.
Il credito, portato dalle fatture indicate nel ricorso, si riferiva all’esecuzione di lavori edili.
Con atto di citazione ritualmente notificato il interponeva opposizione avverso il suddetto provvedimento per il seguente motivo:
esecuzione dell’opera (messa in sicurezza del tetto condominiale) non a regola d’arte.
Chiedeva, pertanto, la revoca del decreto ingiuntivo opposto.
Costituendosi in giudizio la soc. eccepita preliminarmente l’inammissibilità per tardività dell’opposizione, nel merito contestava in toto gli assunti avversari.
Chiedeva, pertanto, la conferma del decreto ingiuntivo opposto.
Concessa la provvisoria esecuzione parziale, limitatamente all’importo di € 36.440,80= e subordinatamente alla prestazione di una cauzione, la causa veniva, quindi, istruita mediante espletamento di consulenza tecnica d’ufficio.
Precisate le conclusioni come in epigrafe riportate, all’udienza del 4 giugno 2024 passava in decisione.
’opposizione per tardività, sollevata dall’opposta, non è più stata “coltivata”.
Il giudicante, pertanto, è dispensato dall’onere di esaminarla.
Ciò premesso, con il primo e unico motivo di opposizione il lamenta l’esecuzione dell’opera (messa in sicurezza del tetto non a regola d’arte.
Osserva che, nonostante l’intervento, l’umidità e le infiltrazioni sono perdurate;
che, tra l’altro, l’appaltatore ha riconosciuto i vizi;
e che il medesimo non è stato in grado di porvi efficacemente rimedio.
Il motivo è infondato.
Invero il consulente tecnico d’ufficio ha accertato che “non sussistono vizi e i difetti direttamente riconducibili alla mancata regola d’arte della realizzazione della nuova copertura da parte dell’Impresa”, e che “le macchie di infiltrazioni oggetto del presente contenzioso sono vecchie e probabilmente antecedenti all’intervento di sostituzione della copertura” (p. 32 relazione arch.
Il fatto che “Durante il sopralluogo sono state riscontrate delle fessure tra le lastre della copertura del tetto.
Tali fessure necessiterebbero di un intervento di sigillatura”, e che “Si ritiene utile un intervento generale di sigillatura e riverifica della copertura da parte dell’ e di sigillatura delle fessure delle lamiere del tetto riscontrate nel sopralluogo del 16-02-2023” (p. 32 relazione arch. non comporta alcuna deminutio del corrispettivo ’aggiunge soltanto che:
– le fotografie raffiguranti le infiltrazioni (doc. 4 citazione) sono state contestate (p. 8 comparsa);
– la corrispondenza mail inter partes (doc. 5 citazione) non contiene alcun riconoscimento in ordine alla sussistenza di vizi dell’opera, ma soltanto la disponibilità dell’appaltatore ad eseguire un sopralluogo;
– al contrario l’amministratore ha promesso un piano di rientro e ha corrisposto un ulteriore acconto, il tutto dopo la scoperta degli asseriti vizi dell’opera (doc. 12 comparsa).
Di qui il rigetto dell’opposizione e la conferma del decreto ingiuntivo opposto.
In sede di esecuzione le parti provvederanno a conteggiare i pagamenti sopravvenuti, siano essi forzati o spontanei.
Le spese di lite seguono la soccombenza e possono liquidarsi in complessivi € 5.261,00=, oltre a spese generali nella misura del 15 %, ad iva e cpa e alle successive occorrende.
Le spese di consulenza, nella misura già stabilita in istruttoria, vanno poste a carico di parte attrice opponente soccombente.
Non sussistono a carico dell’opponente i presupposti della responsabilità aggravata da lite temeraria.
Va autorizzato lo svincolo della cauzione imposta in occasione della concessione della provvisoria esecuzione.
disattesa, definitivamente pronunciando:
– rigetta l’opposizione e, per l’effetto, conferma il decreto ingiuntivo opposto;
– condanna l’opponente a rifondere all’opposta le spese di lite, liquidate in complessivi € 5.261,00=, oltre a spese generali nella misura del 15 %, ad iva e cpa e alle successive occorrende;
– spese di consulenza a carico dell’opponente;
– autorizza lo svincolo della cauzione imposta in occasione della concessione della provvisoria esecuzione.
Così deciso in Bergamo il 26 settembre 2024.
IL GIUDICE Dott. NOME COGNOME
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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