E’ onere del commissario liquidatore dell’impresa di assicurazione in liquidazione coatta dedurre che il superamento del massimale è dipeso da un comportamento imputabile all’impresa designata.
In materia di danni prodotti dalla circolazione di veicoli per i quali vige l’obbligo di assicurazione della responsabilità civile, nel caso in cui il risarcimento o l’indennizzo da corrispondere al terzo danneggiato o all’assicurato superino l’ammontare del massimale per effetto di interessi, maggior danno da svalutazione monetaria o spese, è onere del commissario liquidatore dell’impresa di assicurazione in liquidazione coatta, chiamato a partecipare al giudizio promosso dal terzo danneggiato o dall’assicurato nei confronti dell’impresa designata, dedurre in quel medesimo giudizio gli elementi dai quali si possa eventualmente ricavare che il superamento del massimale è dipeso da un comportamento imputabile all’impresa designata e, se del caso, impugnare la sentenza che di quegli elementi non abbia adeguatamente tenuto conto.
In difetto di ciò, ed in ogni caso in cui la sentenza che definitivamente chiude quel giudizio condanni l’impresa designata al pagamento in favore dell’attore di una somma eccedente il massimale (per interessi, maggior danno da svalutazione o spese) senza farne esclusivamente carico detta impresa, non può essere successivamente contestata l’ammissione al passivo della liquidazione coatta dell’impresa assicuratrice, richiesta dall’impresa designata per l’intero importo pagato, in relazione al quale quest’ultima è surrogata nei diritti del danneggiato o dell’assicurato.
Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza n. 8085 del 2 aprile 2007
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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