L’azione esercitata dai commissari liquidatori di un’impresa in amministrazione straordinaria nei confronti degli amministratori e dei sindaci ex art. 146, 2° e 3° comma, legge fallimentare, ha natura contrattuale e carattere unitario ed inscindibile, risultando frutto della confluenza in un unico rimedio delle due diverse azioni di cui agli art.
L’azione esercitata dai commissari liquidatori di un’impresa in amministrazione straordinaria nei confronti degli amministratori e dei sindaci ex art. 3, 6° comma, d.lgs. 26/79 e 206 legge fallimentare, al pari di quella disciplinata, con riguardo al curatore del fallimento, dall’art. 146, 2° e 3° comma, legge fallimentare, ha natura contrattuale e carattere unitario ed inscindibile, risultando frutto della confluenza in un unico rimedio delle due diverse azioni di cui agli art. 2393 e 2394 c.c. .
Alla natura contrattuale dell’azione consegue che, mentre su chi la promuove grava esclusivamente l’onere di dimostrare la sussistenza delle violazioni ed il nesso di causalità tra queste ed il danno verificatosi, incombe, per converso, su amministratori e sindaci l’onere di dimostrare la non imputabilità a sé del fatto dannoso, fornendo la prova positiva, con riferimento agli addebiti contestati, dell’osservanza dei doveri e dell’adempimento degli obblighi loro imposti.
Cassazione Civile, Sezione Prima, Sentenza n. 25977 del 29 ottobre 2008
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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