348, primo comma, c. p. c. , quando commina l’improcedibilità dell’appello se l’appellante non si costituisce nei termini, dev’essere inteso nel senso che tale sanzione riguarda la mancata costituzione nei termini indicati dall’art. 165 c. p. c. si concreta in una costituzione che, non essendo osservante delle forme, è nulla e non dà di per sé luogo ad improcedibilità, e va ritenuto che la nullità può essere superata dallo stesso appellante fino all’udienza di comparizione di cui al secondo comma dell’art.
L’art. 348, primo comma, c.p.c., quando commina l’improcedibilità dell’appello se l’appellante non si costituisce nei termini, dev’essere inteso nel senso che tale sanzione riguarda la mancata costituzione nei termini indicati dall’art. 165 c.p.c. oppure una costituzione avvenuta al di là di essi e non invece una costituzione avvenuta nell’osservanza di tali termini, ma senza il rispetto delle forme con cui doveva avvenire ai sensi dello stesso art. 165.
Ne deriva che la costituzione dell’appellante nel termine senza il deposito dell’originale della citazione, con un c.d. velina, non determina di per sé l’improcedibilità dell’appello.
Un’attività di costituzione dell’appellante che sia avvenuta entro il termine previsto ma senza il rispetto delle forme indicate dall’art. 165 c.p.c. si concreta in una costituzione che, non essendo osservante delle forme, è nulla e non dà di per sé luogo ad improcedibilità, e va ritenuto che la nullità può essere superata dallo stesso appellante fino all’udienza di comparizione di cui al secondo comma dell’art. 350 c.p.c., tramite l’attività che assicuri il rispetto delle forme.
Nell’ipotesi in cui la nullità per inosservanza delle forme di una costituzione pur tempestiva dell’appellante non venga sanata dall’appellante o dal comportamento dell’appellato e non venga rilevata nell’udienza di cui all’art. 350 c.p.c. perché il giudice dell’appello ometta l’attività doverosa di controllo della regolarità della costituzione, si deve ritenere che un’attività di regolarizzazione e sanatoria della nullità sia ormai preclusa perché il termine ultimo per procedervi è l’udienza di cui all’art. 350 c.p.c., il quale segnava, del resto, anche il termine per un’istanza ai sensi dell’art. 153 c.p.c. .
Ne consegue che, risultando irrimediabilmente consolidata la nullità della costituzione, essa è da considerare priva di effetti e l’appello è improcedibile.
Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza n. 16598 del 05/08/2016
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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