Si tratta, infatti, di indirizzo consentaneo al principio per cui anche il danno da fermo tecnico non può considerarsi in re ipsa, quale conseguenza automatica del sinistro e della indisponibilità del veicolo, ma deve, invece, essere allegato e dimostrato in ragione della effettiva perdita patita dal danneggiato, in consonanza con la norma di cui all’art. Cassazione Civile, Sezione Terza, Sentenza n. 18773 del 26/09/2016
Il danno da fermo tecnico del veicolo incidentato non è risarcibile in via equitativa – cui è possibile ricorrere solo ove sia certa l’esistenza dell’an – ove la parte non abbia provato di aver sostenuto di oneri e spese per procurarsi un veicolo sostitutivo, né abbia fornito elementi (quali i costi assicurativi o la tassa di circolazione, sempre che la durata della riparazione non sia stata particolarmente breve, tale da rendere irrilevante l’entità di detti costi) idonei a determinare la misura del pregiudizio subito.
Si tratta, infatti, di indirizzo consentaneo al principio per cui anche il danno da fermo tecnico non può considerarsi in re ipsa, quale conseguenza automatica del sinistro e della indisponibilità del veicolo, ma deve, invece, essere allegato e dimostrato in ragione della effettiva perdita patita dal danneggiato, in consonanza con la norma di cui all’art. 1223 c.c. (richiamata dall’art. 2056 c.c.).
Cassazione Civile, Sezione Terza, Sentenza n. 18773 del 26/09/2016
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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