La diffida ad adempiere non può produrre effetti contro ed oltre la volontà del suo autore il quale può sempre rinunciare ad avvalersi della risoluzione già verificatasi per l’inutile decorso del termine fissato nella diffida o dichiarato giudizialmente, ripristinando l’obbligazione rimasta inadempiuta.
La diffida ad adempiere non può produrre effetti contro ed oltre la volontà del suo autore il quale può sempre rinunciare ad avvalersi della risoluzione già verificatasi per l’inutile decorso del termine fissato nella diffida o dichiarato giudizialmente, ripristinando l’obbligazione rimasta inadempiuta.
La diffida ad adempiere si configura come negozio giuridico unilaterale recettizio con il quale il diffidante manifesta la volontà di risolvere il contratto con l’esercizio irrevocabile della facoltà di scelta tra risoluzione ed adempimento e con la consapevolezza di non potere impedire la risoluzione dal momento in cui la diffida giunge a conoscenza del diffidato.
Si tutelano così l’interesse dell’inadempiente a non rimanere indefinitivamente esposto all’arbitrio della parte adempiente e quello generale che siano rimesse nella circolazione economica le risorse coinvolte nella vicenda contrattuale.
Cassazione Civile, Sezione Terza, Sentenza n. 23315 dell’8 novembre 2007
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?
Prenota un appuntamento.
La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.
Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.
Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.
Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.