In considerazione della peculiarità del condominio, caratterizzato dalla presenza di un pluralità di unità immobiliari che insistono nel medesimo fabbricato, i diritti o gli obblighi dei partecipanti vanno necessariamente determinati alla luce della disciplina dettata dall’art.
In considerazione della peculiarità del condominio, caratterizzato dalla presenza di un pluralità di unità immobiliari che insistono nel medesimo fabbricato, i diritti o gli obblighi dei partecipanti vanno necessariamente determinati alla luce della disciplina dettata dall’art. 1102 c.c.: qualora il condomino abbia utilizzato i beni comuni nell’ambito dei poteri e dei limiti stabiliti dalla norma sopra citata, l’esercizio legittimo dei diritti spettanti al condominio iure proprietatis esclude che possano invocarsi le violazioni delle norme dettate in materia di distanze fra proprietà confinanti.
E, se, certamente, è configurabile e meritevole di tutela anche nel condominio il diritto alla riservatezza, il pregiudizio in concreto risentito non può prescindere da una valutazione comparativa degli opposti interessi dei condomini, dovendo il diritto di ciascun proprietario di godere e di utilizzare la proprietà esclusiva essere naturalmente limitato alla necessaria contiguità degli appartamenti, che inevitabilmente comporta restrizioni delle facoltà di godimento che al proprietario spetterebbero, dovendo al riguardo ritenersi connaturate quelle limitazioni che siano l’effetto dell’esercizio legittimo dei poteri spettanti agli altri comproprietari.
Cassazione Civile, Sezione Seconda, Sentenza n. 13874 del 9 giugno 2010
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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