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Diritto Bancario

Nullità contratti bancari e prescrizione

La sentenza definisce la nullità dei contratti bancari privi di valido consenso e determina l’applicazione della prescrizione a spese, interessi e CMS, rimandando la rideterminazione del saldo del conto corrente ad una successiva CTU.

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Risarcimento danni subiti a seguito di investimenti mai effettuati

La Corte d’Appello ha rigettato l’appello confermando la sentenza di primo grado, che aveva rigettato la domanda degli attori volta ad ottenere il risarcimento dei danni subiti a seguito di investimenti mai effettuati. La Corte ha ritenuto che non fosse stata fornita la prova della sussistenza del nesso di occasionalità necessaria tra la condotta dell’ex promotore finanziario e l’istituto di credito, elemento indispensabile per affermare la responsabilità solidale della banca.

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Nullità CMS e anatocismo, usura sopravvenuta

La Corte d’Appello si pronuncia sulla nullità di clausole relative a CMS e anatocismo per indeterminatezza, accertando la natura di usura sopravvenuta e disponendo la rideterminazione del saldo.

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Nullità contratto leasing per difetto di forma scritta

In tema di contratti bancari, la forma scritta è prescritta a pena di nullità per i contratti di leasing. In assenza di tale requisito, il contratto è nullo e la banca è tenuta alla restituzione delle somme indebitamente percepite.

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Rideterminazione del saldo di conto corrente per anatocismo

La sentenza conferma il principio secondo cui, in seguito alla delibera CICR del 9 febbraio 2000, la pratica anatocistica necessita di un’espressa pattuizione. Viene ribadito, inoltre, che in presenza di un contratto di apertura di credito in conto corrente, l’onere della prova del superamento dell’affidamento spetta al correntista.

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Nullità del contratto quadro per forma scritta

La Corte d’Appello ha stabilito che il contratto quadro, per essere valido, deve essere stipulato in forma scritta ad substantiam. La mancanza di tale requisito formale, in assenza di diverse disposizioni legislative, determina la nullità del contratto e il diritto alla restituzione delle somme versate. La violazione degli obblighi informativi, seppur grave, non inficia la validità del contratto, ma comporta la responsabilità precontrattuale o contrattuale dell’intermediario e il dovere di risarcimento del danno.

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Prescrizione e interessi su conto corrente

La sentenza chiarisce i principi applicabili in materia di prescrizione e di interessi nei rapporti bancari, con particolare riferimento all’onere della prova a carico del correntista e alla necessità di una espressa pattuizione per la capitalizzazione trimestrale degli interessi.

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Nullità clausola c.m.s. e usurarietà interessi

La sentenza si pronuncia su nullità della clausola di commissione massimo scoperto per indeterminatezza, illegittimità addebiti per usura e ricalcolo del saldo del conto corrente. Viene applicata la normativa sulla trasparenza bancaria e sul tasso soglia.

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Risarcimento danni per omessa vigilanza bancaria

La sentenza chiarisce i principi in tema di onere della prova in materia di vigilanza bancaria e di nesso causale tra l’attività degli enti preposti e il danno patito dall’investitore. Viene inoltre ribadita la necessità di allegazioni specifiche e circostanziate a sostegno della domanda.

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Cessione del credito in blocco: oneri probatori

In tema di cessione di crediti in blocco, la prova della titolarità del credito da parte del cessionario non può basarsi sulla mera produzione dell’avviso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ex art. 58 TUB, neppure se avvenuta su iniziativa della parte cedente, ma richiede la produzione del contratto di cessione. La notificazione ex art. 58 TUB ha infatti il solo effetto di esentare il cessionario dalla notifica al debitore ceduto, ma non costituisce prova dell’avvenuta cessione. In presenza di contestazione, il cessionario ha l’onere di dimostrare documentalmente l’inclusione del credito oggetto di causa nel portafoglio ceduto in blocco, al fine di fornire la prova della propria legittimazione ad agire.

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Fideiussione e solidarietà passiva nel contratto di finanziamento

La sentenza chiarisce la distinzione tra la qualifica di fideiussore e quella di coobbligato, distinguendo tra natura dell’obbligazione e fonte della stessa. Viene ribadita l’importanza dell’articolo 1957 c.c. in tema di fideiussione e il principio di accessorietà della garanzia fideiussoria rispetto all’obbligazione principale.

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Nullità parziale affidamento finanziario e acquisto azioni

Viene affermato il principio della nullità parziale di un contratto di affidamento finanziario e dell’acquisto di azioni di una società, qualora si constati la sussistenza di un collegamento funzionale tra le due operazioni che, di fatto, rende l’acquisto di azioni strumentale all’ottenimento del finanziamento.

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Onere della prova in materia di finanziamento

La sentenza affronta questioni relative all’onere della prova in materia di promesse di pagamento, alla validità di finanziamenti in relazione al Decreto Mef sull’erogazione del credito e alla normativa antitrust in tema di fideiussioni.

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Opposizione a decreto ingiuntivo su contratto di finanziamento

La sentenza in esame affronta il tema dell’obbligo di motivazione del giudice in sede di opposizione a decreto ingiuntivo per vessatorietà delle clausole contrattuali, con particolare riguardo all’onere di allegazione del debitore.

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Decreto ingiuntivo per consegna documenti bancari

La sentenza afferma il diritto del cliente ad ottenere la documentazione bancaria relativa al proprio rapporto contrattuale (artt. 117 e 119 TUB). Tuttavia, sottolinea anche l’importanza dei principi di buona fede e correttezza nell’esecuzione del contratto (art. 1375 c.c.), rilevando come un esercizio abusivo del diritto possa integrare una responsabilità aggravata (art. 96 c.p.c.).

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Contratto di garanzia come autonomo o fideiussorio

Il tribunale ha stabilito che, in tema di fideiussioni, la previsione del pagamento “a prima richiesta” non è sufficiente a qualificare il contratto come autonomo di garanzia, essendo necessario accertare la volontà delle parti. Inoltre, ha ribadito che la conformità allo schema ABI, oggetto di provvedimento della Banca d’Italia, non comporta la nullità dell’intera garanzia ma solo delle clausole vessatorie.

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Liquidazione coatta amministrativa, interruzione del processo

La sentenza chiarisce che l’apertura della liquidazione coatta amministrativa di una banca costituisce causa di interruzione del processo e che il termine per la riassunzione decorre dalla data in cui le parti ne hanno avuto conoscenza legale. Inoltre, si afferma il principio secondo cui la violazione degli obblighi informativi da parte dell’intermediario finanziario non determina la nullità del contratto, ma può dar luogo a responsabilità precontrattuale o contrattuale.

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Contratto di mutuo e indeterminatezza interessi

La sentenza conferma il principio per cui un contratto di mutuo non è affetto da indeterminatezza se, nonostante la variabilità del tasso corrispettivo, il piano di ammortamento allegato consenta di calcolare l’importo delle rate. Viene altresì ribadito il principio di soccombenza per le spese processuali.

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Opposizione a precetto per assegno bancario

Nel caso di opposizione a precetto basato su assegno bancario, il disconoscimento dell’autenticità del titolo da parte del presunto debitore esonera il creditore dall’onere di provare il rapporto sottostante. La querela di falso è necessaria solo in caso di riempimento “absque pactis” dell’assegno.

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Opposizione esecuzione immobiliare per mutui

La sentenza chiarisce i principi in tema di perfezionamento del contratto di mutuo, usura e collegamento tra la concessione del credito e la stipula di contratti assicurativi.

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