L’assegno bancario è un titolo di credito, ossia uno strumento di pagamento per chi ha disponibilità di fondi presso una banca. Si differenzia dalla cambiale che invece è intesa quale strumento di credito. Ha la struttura della cambiale tratta, in quanto contiene l’ordine incondizionato che il traente, cioè, colui che ha depositi presso una banca, […]
L’assegno bancario è un titolo di credito, ossia uno strumento di pagamento per chi ha disponibilità di fondi presso una banca. Si differenzia dalla cambiale che invece è intesa quale strumento di credito. Ha la struttura della cambiale tratta, in quanto contiene l’ordine incondizionato che il traente, cioè, colui che ha depositi presso una banca, rivolge al trattario, cioè, alla banca, affinchè paghi ad un determinato soggetto, il prenditore. Affinchè sia accertata la sua validità, è necessario che sia compilato seguendo espresse formalità dettate da legge e corredato da una serie di requisiti essenziali, quali: a) denominazione di “assegno bancario”; b) indicazione della somma specificata; c) ordine incondizionato di pagare; d) indicazione della banca trattaria; e) firma del traente; f) indicazione della data e del luogo di emissione. In caso di mancato pagamento della banca trattaria,obbligato diretto, del terzo richiedente è il traente. Prevalentemente, dall’assegno bancario, ne deriva un rapporto a tre, traente, trattario e portatore; tuttavia non si esclude che può anche contenere la cd”girata”, ciò implica che i giranti, quali obbligati di regresso, sono tenuti a garantire, nel caso di mancato pagamento della banca, il pagamento della somma apposta in assegno, qualora il prenditore la richiedesse. In questa ipotesi, va sottolineato, che, l’azione di regresso è comunque subordinata alla certificazione del mancato pagamento mediante protesto, quale atto pubblico redatto da un notaio o da un pubblico ufficiale nell’esercizio delle proprie competenze. E’, altresì possibile garantire l’esigibilità dell’assegno bancario, con “l’avallo” ,mediante l’intervento di un garante, rispetto al rapporto, che appone la propria firma di garanzia a copertura di un debito contratto dal traente. L’assegno bancario può essere sbarrato, non trasferibile e postdatato. Si ha assegno sbarrato, qualora traente o portatore, appongono sulla facciata anteriore dell’assegno, due sbarre trasversali. Lo sbarramento può essere “generale”, qualora non sia apposta alcuna indicazione e l’assegno può essere pagato dalla banca trattaria solo ad un suo cliente e/o altra banca; oppure lo sbarramento può essere “speciale”, qualora tra le due sbarre vi è l’indicazione della banca con il quale l’assegno può essere pagato. Con l’assegno non trasferibile si apposta una clausola, obbligatoria per gli assegni bancari con importi superiori a €12,500, mediante la quale la somma può essere accreditata solo sul conto corrente del prenditore, ossia di colui a favore del quale è stato emesso il titolo; ne deriva che l’assegno non è né girabile né esigibile. L’assegno postdatato, invece, si ha qualora si apposta una data di futura emissione della somma, che in realtà funge da data di scadenza; oppure si rilascia un titolo con l’indicazione della data di emissione in bianco e con l’accordo che non verrà presentato alla Banca prima di un certo termine. Oltre alle su esposte forme, si segnalano altresì 1) l’assegno con clausola “da accreditare”; 2) l’assegno “turistico o traveller’s chèque”. Nel primo caso l’importo deve necessariamente essere accreditato sul conto del portatore dell’assegno, in quanto non prevede il pagamento in contanti; mentre nel secondo caso, si è in presenza di un titolo, emesso da una banca su una propria filiale estera a favore del un prenditore indicato; il pagamento è subordinato, al fine di tutelare da eventuali furti o smarrimenti, alla esistenza sull’assegno di una doppia firma conforme del prenditore, una apposta al momento dell’emissione, l’altra al momento del pagamento.
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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