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Codice Civile
Codice Penale

Diritto Civile

Apertura della liquidazione giudiziale di una società cooperativa

La sentenza affronta il tema dell’apertura della liquidazione giudiziale di una società cooperativa, analizzando i requisiti di legittimazione del creditore ricorrente, la competenza territoriale del Tribunale, la sussistenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi previsti dalla legge fallimentare. In particolare, si sofferma sulla verifica incidentale del credito vantato dal ricorrente e sulla prova dello stato di insolvenza del debitore.

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Ripetizione di indebito per addebiti illegittimi su conto corrente

La sentenza affronta il tema della ripetizione di indebito nel caso di addebiti illegittimi su conto corrente. Vengono analizzati i concetti di rimesse solutorie e ripristinatorie ai fini della prescrizione, la validità della commissione di massimo scoperto (CMS), l’applicazione degli interessi ultra legali e dell’anatocismo. Si sottolinea l’importanza della forma scritta e della specifica approvazione per iscritto da parte del correntista delle clausole che prevedono oneri a suo carico.

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Estinzione anticipata di un finanziamento, rimborsabilità dei costi

In caso di estinzione anticipata di un contratto di finanziamento al consumo stipulato prima del 2010, trova applicazione il previgente art. 125 TUB, in base al quale il consumatore ha diritto ad un’equa riduzione del credito, senza ulteriori specificazioni. Tale disciplina legittima la distinzione tra spese ‘up front’ e ‘recurring’, rendendo valida la pattuizione tra le parti che esclude la rimborsabilità dei costi già maturati alla stipula del contratto, come commissioni bancarie, di intermediazione e premi assicurativi. Tali clausole non sono da considerarsi vessatorie ai sensi del Codice del Consumo, in quanto riproduttive di una disposizione di legge.

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Documentazione consegna beni in convenzione finanziamento

In tema di inadempimento contrattuale, il creditore che agisce in giudizio per ottenere la condanna del debitore al pagamento di una somma di denaro, deve limitarsi a provare la fonte del proprio diritto ed il mancato pagamento, spettando al debitore dimostrare l’avvenuto adempimento.

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Responsabilità professionale, stima errata di immobili in eredità

La sentenza affronta il tema della responsabilità professionale di un consulente tecnico chiamato a stimare il valore di immobili in un contesto ereditario. Il Tribunale ha rigettato la domanda risarcitoria ritenendo che l’attrice non abbia dimostrato il nesso causale tra la presunta errata valutazione dei beni da parte del consulente e i danni economici subiti. In particolare, il Tribunale ha evidenziato che la decisione dell’attrice di agire in giudizio e di concludere un accordo transattivo si basava su una complessa serie di fattori, non riconducibili unicamente alla stima del consulente. Inoltre, il Tribunale ha rilevato che l’attrice, pur essendo a conoscenza della differenza di valutazione tra la perizia del consulente e quella del CTU, non aveva assunto una posizione coerente, avendo inizialmente chiamato a rispondere entrambi i professionisti.

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Responsabilità della società di consulenza, accesso al Fondo PMI

La sentenza in esame affronta il tema della responsabilità di una società di consulenza che, incaricata da una banca di assisterla nell’ottenimento di garanzie pubbliche su finanziamenti, omette di segnalare la mancanza di documenti essenziali per l’ammissione al beneficio. Il Tribunale ha affermato che la società di consulenza, pur non essendo tenuta a svolgere valutazioni di merito creditizio, era obbligata a collaborare con la banca nell’individuazione e nella raccolta di tutti i documenti necessari, compreso il bilancio di una società estera controllata dalla beneficiaria finale. La mancata segnalazione ha comportato l’avvio di un procedimento di inefficacia della garanzia da parte del Fondo, con conseguente perdita per la banca. Il Tribunale ha quindi condannato la società di consulenza al risarcimento del danno, limitato al massimale di responsabilità previsto nel contratto.

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Difetto di giurisdizione, contratto prestazione di servizi internazionali

La sentenza chiarisce i criteri per distinguere un contratto di compravendita da uno di prestazione di servizi in ambito internazionale, applicando il Regolamento UE n. 1215/2012. La giurisdizione è determinata in base al luogo di esecuzione dell’obbligazione principale. Nel caso specifico, la lavorazione doveva avvenire in Slovenia, quindi la giurisdizione spetta al giudice sloveno.

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Rimborso dei costi, estinzione anticipata del finanziamento

La sentenza afferma il diritto del consumatore alla restituzione pro-quota di tutti i costi sostenuti per un finanziamento estinto anticipatamente, compresi quelli relativi alle provvigioni intermediario. Il Tribunale ha applicato il principio di diritto sancito dalla Corte di Giustizia Europea (sentenza Lexitor) e dalla Corte Costituzionale, secondo cui in caso di estinzione anticipata del credito, il consumatore ha diritto alla riduzione del costo totale del credito, inclusi tutti i costi ad esso collegati. La sentenza specifica inoltre che il criterio di calcolo del rimborso da applicare è quello pro-rata temporis, in quanto più favorevole al consumatore e di più facile comprensione rispetto a quello del costo ammortizzato.

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Contratto di comodato e assegnazione della casa coniugale

Il contratto di comodato di immobile ad uso abitativo, stipulato con la previsione di un termine di durata, si rinnova tacitamente ove la disdetta non venga comunicata nei termini. L’assegnazione della casa coniugale, disposta a seguito di separazione, non determina la cessazione del contratto di comodato, ma ne comporta la continuazione in capo al coniuge assegnatario.

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Impignorabilità del credito e legittimazione passiva

La sentenza afferma che la notifica a mezzo PEC da un indirizzo istituzionale, seppur non presente nei pubblici elenchi, è valida se consente al destinatario di comprendere provenienza e oggetto dell’atto. Inoltre, nelle opposizioni esecutive relative alla riscossione dei crediti a mezzo ruolo, l’Agente della riscossione è l’unico legittimato passivo. Infine, l’impignorabilità dei crediti deve essere espressamente prevista dalla legge.

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Polizza fideiussoria e contratto autonomo di garanzia

La sentenza ha stabilito che la notifica del decreto ingiuntivo, sebbene affetta da vizi, ha raggiunto il suo scopo. Il disconoscimento di documenti contrattuali è risultato infondato in quanto gli stessi sono stati riconosciuti in un altro giudizio. La polizza fideiussoria è stata qualificata come contratto autonomo di garanzia, rendendo così inapplicabile l’eccezione di decadenza ex art. 1957 c.c., in quanto il garante non può opporre eccezioni riguardanti il rapporto principale, salvo l’exceptio doli. Infine, il pagamento del garante, essendo stato effettuato in adempimento di un’obbligazione valida, ha fatto sorgere il suo diritto al rimborso.

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Accertamento del credito in un contratto di appalto

In un caso di appalto, il committente ha contestato la presenza di vizi e ritardi nell’esecuzione dell’opera. Il giudice, dopo aver verificato le prove fornite, ha riconosciuto la sussistenza di alcuni vizi imputabili all’appaltatore, riducendo il credito dello stesso. La sentenza affronta il tema dell’accettazione dell’opera, della denuncia dei vizi e del rispetto dei termini contrattuali.

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Obblighi di informazione, contratti fuori dai locali commerciali

Il Tribunale ha confermato la validità di un contratto di manutenzione stipulato fuori dai locali commerciali, pur rilevando l’inadempimento dell’obbligo di consegnare una copia del contratto al consumatore. La sentenza ha chiarito che tale inadempimento non determina automaticamente la nullità del contratto, ma può comportare altre conseguenze, come l’estensione del termine per l’esercizio del diritto di recesso. Inoltre, il Tribunale ha ribadito che la prova del dolo contrattuale, come la falsa dichiarazione di ricevere una semplice ricevuta anziché un contratto, incombe sulla parte che ne deduce l’esistenza.

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Responsabilità medica per errore diagnostico e tardivo trattamento

La sentenza afferma la responsabilità della struttura sanitaria e del medico per i danni subiti da un paziente a causa di un errore diagnostico e del ritardo nel trattamento. Viene riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni jure hereditatis agli eredi del paziente deceduto e il risarcimento del danno da lesione del rapporto parentale al coniuge e ai figli. La decisione si basa sul principio della compensatio lucri cum damno e sull’orientamento giurisprudenziale in tema di danno da premorienza, con particolare attenzione al criterio della proporzionalità nella liquidazione del danno.

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Diniego di sospensione della vendita esecutiva per prezzo ingiusto

Il Tribunale ha ribadito che il ‘giusto prezzo’ in una vendita esecutiva non coincide necessariamente con il valore di mercato, ma si riferisce a un prezzo formatosi in assenza di irregolarità procedurali o interferenze illecite. La mera differenza tra il prezzo di aggiudicazione e una valutazione di parte non costituisce di per sé un’ingiustizia tale da giustificare la sospensione della vendita.

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Risoluzione del contratto per inadempimento e risarcimento danno

In caso di inadempimento contrattuale, il creditore che agisce per la risoluzione e il risarcimento del danno deve solo provare la fonte del suo diritto e la scadenza del termine, mentre il debitore deve provare l’adempimento. La testimonianza de relato ex parte ha valore probatorio nullo. Il CTU può essere utilizzato per quantificare il danno.

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Addizionali provinciali all'accisa sull'energia elettrica

Il Tribunale accoglie la domanda di un utente per la ripetizione di importi indebitamente versati al fornitore di energia elettrica a titolo di rivalsa per addizionali provinciali all’accisa, dichiarate incompatibili con la normativa comunitaria. Viene riconosciuto il diritto dell’utente alla restituzione delle somme, pur non essendo parte diretta del rapporto tributario. Il Tribunale ribadisce la distinzione tra il rapporto tributario tra fornitore ed Erario e quello civilistico tra fornitore e utente, affermando la giurisdizione del giudice ordinario sulla domanda di ripetizione dell’indebito.

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Interessi nei compensi per prestazioni professionali forensi

In tema di compensi per prestazioni professionali forensi, gli interessi legali vanno calcolati dalla messa in mora del debitore, che coincide con la domanda giudiziale o la richiesta stragiudiziale di pagamento. La mora non è esclusa anche se la liquidazione giudiziale è inferiore alla richiesta del creditore.

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Revoca di decreto ingiuntivo per fornitura di energia elettrica

In tema di opposizione a decreto ingiuntivo per fornitura di energia elettrica, il giudice ha chiarito che la rilevazione dei consumi mediante contatore è assistita da una mera presunzione semplice di veridicità, che il fornitore può provare dimostrando il corretto funzionamento del contatore. Inoltre, il corrispettivo CMOR, indennizzo riconosciuto ai fornitori di energia per recuperare i crediti non riscossi per morosità, è dovuto solo se il nuovo fornitore dimostra il rispetto della procedura prevista dalle delibere dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas. Infine, il giudice ha disposto la compensazione parziale delle spese legali in base al principio di soccombenza.

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Apertura della Liquidazione Controllata e Trattenute Stipendiali

Il Tribunale, pronunciandosi su un’istanza di Liquidazione Controllata, ha stabilito che le trattenute stipendiali, derivanti da pignoramenti presso terzi o cessioni del quinto, devono cessare dopo l’apertura della procedura, in virtù del principio di par condicio creditorum. La sentenza chiarisce che tali crediti futuri sono assoggettati alla procedura concorsuale, garantendo un’equa ripartizione tra i creditori.

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