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Diritto Civile

Decreto di inefficacia titoli al portatore

Il provvedimento verte sulla procedura di denuncia di smarrimento e richiesta di duplicato per titoli al portatore, con particolare attenzione ai termini e alle verifiche previste dalla legge per la tutela sia del possessore che dell’istituto emittente.

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Cessione del credito e legittimazione ad agire

La sentenza affronta il tema della cessione del credito e della legittimazione ad agire del cessionario in un contratto di appalto con pagamento del corrispettivo mediante cessione di beni immobili. In particolare, si chiarisce che la cessione del credito è valida ed efficace a prescindere dalla natura del credito ceduto (somma di denaro o prestazione di dare) e dalla mancata cessione del contratto di appalto. Si evidenzia, inoltre, che la mancata consegna delle certificazioni di conformità non equivale alla mancata consegna dell’opera e non incide sull’eventuale danno da ritardo. Infine, si ribadisce che la domanda di riduzione della penale può essere proposta per la prima volta in appello.

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Rigetto ricorso ex art. 700 c.p.c. per carenza di periculum in mora

L’ordinanza ribadisce il principio per cui la concessione di un provvedimento d’urgenza ex art. 700 c.p.c. richiede la sussistenza di un pregiudizio imminente ed irreparabile, non risarcibile per equivalente. Tale requisito deve essere rigorosamente provato dal ricorrente.

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Delibera di ripartizione delle spese condominiali

La sentenza conferma il principio di diritto secondo cui una delibera condominiale di ripartizione delle spese costituisce titolo di credito per il condominio e, se non impugnata, obbliga il condomino al pagamento. La compensazione giudiziale è ammissibile solo per crediti di facile e pronta liquidazione.

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Liquidazione onorari consulente tecnico

In caso di pluralità di quesiti posti al consulente tecnico in un procedimento penale, la liquidazione del compenso va effettuata tenendo conto dell’unitarietà o meno dell’accertamento richiesto. Se l’incarico prevede accertamenti distinti e autonomi, il compenso va liquidato per ciascuno di essi, mentre in caso di accertamento unitario, sebbene articolato in più quesiti, il compenso deve essere unico. Il ricorso alla liquidazione “a vacazioni” è residuale ed applicabile solo ove non sia possibile utilizzare il criterio a percentuale. Quest’ultimo criterio è applicabile quando l’accertamento ha ad oggetto un bene o un’utilità suscettibile di valutazione economica. L’aumento del compenso per la difficoltà, previsto dall’art. 52 DPR 115/2002, è rimesso alla discrezionalità del giudice ed è insindacabile se motivato.

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Opposizione tardiva e controllo clausole abusive

L’opposizione tardiva, pur ammessa per garantire la tutela del consumatore contro le clausole abusive, non comporta un obbligo generalizzato di controllo d’ufficio in caso di mancata tempestiva contestazione da parte del debitore consapevole.

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Mancata prova della cessione del credito

La sentenza si pronuncia sull’onere della prova della cessione del credito in capo al cessionario, evidenziando come la sola pubblicazione in Gazzetta Ufficiale non sia sufficiente in caso di contestazione. Il cessionario deve fornire prova documentale della titolarità del credito, pena l’accoglimento dell’opposizione.

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Ordinanza di reintegrazione nel possesso di immobile

L’occupazione abusiva di un immobile costituisce spoglio e legittima il possessore ad agire in giudizio per la reintegrazione, anche se detentore qualificato, come nel caso di ente gestore di edilizia residenziale pubblica.

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Caduta da scooter a causa di perdita di gasolio e concorso di colpa

Il Tribunale ha accertato la responsabilità concorsuale del Comune, custode della strada, e del motociclista, per la caduta di quest’ultimo a causa di una perdita di gasolio. Il Giudice ha applicato l’art. 2051 c.c., ravvisando la responsabilità del Comune per i danni causati dalla cosa in custodia, ma ha ridotto il risarcimento del 50% per il concorso di colpa del danneggiato che non ha avvistato il pericolo.

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Risarcimento danni da locazione e onere della prova

Il conduttore è presunto responsabile dei danni all’immobile locato, salvo che dimostri che la causa del deterioramento non gli è imputabile. Spetta al locatore provare l’esistenza del danno e al conduttore dimostrare l’assenza di colpa.

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Revoca parziale decreto ingiuntivo per somministrazione energia

In tema di opposizione a decreto ingiuntivo per fornitura di energia, il creditore deve provare l’esistenza del contratto, la congruità dei consumi e la correttezza dei prezzi. Il giudice può avvalersi di una consulenza tecnica per la verifica dei consumi e dei prezzi.

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Accertamento di accettazione tacita eredità

La sentenza conferma che l’accettazione di eredità può essere tacita e può essere desunta da comportamenti concludenti degli eredi, come la voltura catastale e la residenza nel bene immobile ereditato. Tali atti, pur avendo natura anche tributaria, assumono rilevanza anche sul piano civilistico, configurando un’accettazione tacita dell’eredità.

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Diritto di veduta e delle immissioni

L’ordinanza affronta il tema del diritto di veduta e delle immissioni, distinguendo tra azioni a tutela del possesso e azioni a tutela della proprietà. Viene ribadito che l’azione di manutenzione possessoria richiede la prova del possesso del diritto reale e non solo della situazione di fatto.

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Scioglimento della comunione e assegnazione beni

La sentenza definisce le modalità di scioglimento di una comunione, stabilendo l’assegnazione dei beni e le relative quote, conguagli e servitù.

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Risarcimento danni da occupazione senza titolo

La sentenza sancisce il diritto del proprietario a ottenere il risarcimento del danno in caso di occupazione senza titolo dell’immobile da parte del conduttore, anche dopo la convalida di sfratto, e fino alla riconsegna effettiva dell’immobile. Inoltre, viene riconosciuto il diritto al rimborso delle spese sostenute per il rientro in possesso del bene.

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Abuso del diritto, abuso di posizione dominante tra imprese

La sentenza ribadisce il principio di libertà contrattuale e dell’autonomia delle parti nel definire le modalità di recesso nei contratti. Affronta inoltre i temi dell’abuso di posizione dominante e della dipendenza economica tra imprese, chiarendo che il recesso esercitato in conformità alle clausole contrattuali non costituisce di per sé abuso di diritto. Viene inoltre sottolineata l’importanza di valutare la reale situazione economica della parte che subisce il recesso, in particolare la sua capacità di reperire alternative sul mercato, al fine di determinare se vi sia stato un effettivo abuso.

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Accettazione tacita di eredità e voltura catastale

Il Tribunale ha stabilito che la voltura catastale di un bene immobile ereditario rappresenta un atto conclusivo e univoco da cui si desume l’accettazione tacita dell’eredità. Di conseguenza, gli eredi che hanno proceduto alla voltura sono tenuti a rimborsare le spese legali sostenute dall’attore.

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Prescrizione del diritto di credito azionato dal creditore

Il Giudice ha accolto l’opposizione avverso un decreto ingiuntivo, dichiarando prescritto il diritto di credito azionato dal creditore procedente in quanto l’unica diffida ad adempiere risultava essere stata notificata oltre il termine di prescrizione quinquennale previsto dalla legge.

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Risoluzione di un contratto per eccessiva onerosità sopravvenuta

La sentenza chiarisce i presupposti per la risoluzione di un contratto per eccessiva onerosità sopravvenuta, affermando che la semplice difficoltà del debitore ad adempiere non è sufficiente. Inoltre, la prospettazione di una possibile sospensione del pagamento, se non concretizzatasi, non modifica gli obblighi contrattuali. Infine, il comportamento del creditore, seppure censurabile sotto il profilo della correttezza, può dar luogo a responsabilità risarcitoria ma non incide sulla validità del credito.

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Cessione del credito e data di perfezionamento del contratto

Il Tribunale, in accoglimento dell’opposizione, ha revocato il decreto ingiuntivo opposto, affermando il principio per cui la data di conclusione del contratto di cessione del credito, in assenza di diversa e specifica pattuizione, coincide con la data della sua sottoscrizione. Pertanto, i pagamenti effettuati in data antecedente a tale momento spettano al cedente.

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