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Diritto Civile

Definizione agevolata canoni demaniali

Il Tribunale ha stabilito che per determinare la somma dovuta per la definizione agevolata dei canoni demaniali, si deve calcolare il 30% sull’intero importo dovuto e poi detrarre quanto già versato. I versamenti pregressi non incidono sul calcolo della percentuale.

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Opposizione a precetto e legittimità clausole mutuo

Il Tribunale ha rigettato l’opposizione a precetto, confermando la validità della cessione del credito e la legittimità delle clausole contrattuali del mutuo, comprese quelle relative agli interessi, al tasso minimo (clausola floor) e al parametro Euribor. La sentenza ha chiarito che il superamento del limite di finanziabilità non comporta la nullità del contratto, ma può comportare conseguenze per l’istituto di credito.

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Usucapione immobile adibito a cucina e camera da letto

La sentenza conferma il principio giuridico dell’usucapione ventennale, in base al quale chi possiede un bene immobile in modo pacifico, ininterrotto e pubblico per oltre venti anni ne diventa proprietario a titolo originario.

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Opposizione agli atti esecutivi su mutuo fondiario

Il Tribunale ha rigettato l’opposizione agli atti esecutivi, ritenendo che il mutuo fondiario costituisse titolo esecutivo valido e che il credito fosse certo, liquido ed esigibile. La sentenza chiarisce che l’art. 41 TUB esonera il creditore dalla notifica del titolo in deroga all’art. 479 c.p.c. e che il precetto deve essere interpretato alla luce del principio di conservazione degli atti.

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Rigetto opposizione esecuzione immobiliare per crediti fondiari

Il Tribunale ha rigettato l’opposizione avvalendosi del principio di conservazione degli atti e della sanatoria degli atti nulli per raggiungimento dello scopo, confermando la validità del precetto e del titolo esecutivo, in quanto quest’ultimo conteneva gli elementi essenziali dell’obbligazione. Inoltre, il Tribunale ha evidenziato che la normativa speciale per il recupero dei crediti fondiari non prevede l’obbligo di notificazione del titolo contrattuale.

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Rigetto opposizione a precetto e condanna alle spese

La sentenza affronta i temi della validità del precetto in relazione all’attestazione di conformità e alla notifica del titolo esecutivo, applicando il principio di raggiungimento dello scopo. Viene inoltre analizzata la legittimità del precetto in rinnovazione e l’efficacia della procura alle liti nel processo esecutivo. Infine, si ribadisce il principio di non ammissibilità della mutatio libelli nella memoria ex art. 183 VI comma c.p.c.

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Reintegrazione nel possesso e risarcimento danni

Il Tribunale ha confermato l’ordine di reintegrazione nel possesso di un immobile in favore della ricorrente, riconoscendo la sussistenza di una detenzione autonoma tutelabile. Tuttavia, ha respinto la domanda di risarcimento danni in quanto non è stato dimostrato un nesso di causalità tra l’illecito e il danno lamentato.

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Terzo trasportato e Fondo Vittime della Strada

Un terzo trasportato su un veicolo non assicurato e circolante illegalmente può ottenere il risarcimento dal Fondo Vittime della Strada solo se dimostra di essere stato trasportato contro la propria volontà o di essere inconsapevole della circolazione illegale.

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Accertamento del credito in un contratto di appalto

In un caso di appalto, il committente ha contestato la presenza di vizi e ritardi nell’esecuzione dell’opera. Il giudice, dopo aver verificato le prove fornite, ha riconosciuto la sussistenza di alcuni vizi imputabili all’appaltatore, riducendo il credito dello stesso. La sentenza affronta il tema dell’accettazione dell’opera, della denuncia dei vizi e del rispetto dei termini contrattuali.

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Inammissibilità nuove prove in appello

Il Tribunale ha rigettato l’appello perché la produzione in appello di un documento nuovo, seppur a supporto della domanda già proposta, è ammessa solo se la parte dimostra di non averlo potuto produrre in primo grado per causa a sé non imputabile.

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Nullità permuta per circonvenzione d'incapace

La sentenza afferma il principio della nullità virtuale del contratto per violazione di norme imperative, in particolare del reato di circonvenzione di incapace. Si evidenzia l’opponibilità della domanda di nullità al terzo acquirente in buona fede in mancanza di trascrizione quinquennale ex art. 2652 n. 6 c.c.

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Opposizione a decreto ingiuntivo in materia di finanziamento

La sentenza affronta la tematica dell’opposizione a decreto ingiuntivo in materia di contratti bancari. Vengono analizzati i requisiti di validità della procura alle liti, la prova scritta del credito, l’annullabilità della fideiussione per dolo, gli obblighi informativi precontrattuali, la nullità del contratto per usura originaria e sopravvenuta, l’anatocismo, l’indeterminatezza del tasso e il patto di manleva.

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Inefficacia fondo patrimoniale vs creditore

La sentenza ribadisce che la costituzione di un fondo patrimoniale può essere revocata per frode ai creditori se antecedente al sorgere del credito e il disponente era consapevole del pregiudizio arrecato. La semplice esistenza di un’esposizione debitoria del fideiussore può configurare la scientia damni.

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Concessione commerciale e inadempimento

La sentenza riguarda una controversia tra una concedente e una concessionaria in merito al pagamento dei canoni di concessione. La concessionaria ha eccepito l’inadempimento della concedente all’obbligo di rinegoziazione del contratto a fronte della diminuzione del bacino di utenza, ma il Tribunale ha ritenuto tale inadempimento recessivo rispetto a quello della concessionaria, che aveva omesso di pagare i canoni. È stata accolta l’eccezione di pagamento parziale relativa all’incasso della polizza fideiussoria. Rigettata la domanda riconvenzionale di risarcimento danni per mancato nesso causale.

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Risarcimento danni da decesso per emotrasfusione infetta

La sentenza affronta il tema della responsabilità del Ministero della Salute per i danni conseguenti a trasfusioni di sangue infetto. Il Tribunale ha affermato che sussiste la responsabilità del Ministero per omesso controllo e vigilanza in materia di emoderivati, anche in assenza di una specifica evidenza scientifica del virus al momento del contagio. La responsabilità sussiste a partire dalla data di conoscenza dell’epatite B, in quanto i virus trasmessi tramite sangue infetto sono da considerarsi forme di manifestazione patogene dello stesso evento lesivo. Il riconoscimento dell’indennizzo ex lege 210/1992 costituisce un forte indice presuntivo del nesso causale tra la trasfusione e l’infezione. Il danno da perdita parentale è stato liquidato in favore dei familiari della vittima, tenendo conto delle Tabelle di Milano.

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Forniture di pezzi di ricambio e prescrizione

La sentenza chiarisce la differenza tra prestazioni continuative e periodiche nell’ambito della fornitura di beni, applicando la prescrizione ordinaria. Inoltre, evidenzia l’importanza della prova del credito e della sua esigibilità per ottenere un decreto ingiuntivo. Infine, in caso di soccombenza reciproca, dispone la compensazione delle spese processuali.

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Revoca decreto ingiuntivo per mancata consegna merce

In tema di opposizione a decreto ingiuntivo per forniture di merce, la fattura commerciale non costituisce prova sufficiente dell’avvenuta consegna. Il DDT, se incompleto delle firme di mittente, vettore e destinatario, non ha valore probatorio assoluto. Spetta al creditore fornire prove certe a sostegno del proprio credito.

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Divisione ereditaria e trasferimento a terzi

Il Tribunale, in un caso di divisione ereditaria di un immobile ipotecato, ha dichiarato la cessazione della materia del contendere in quanto l’immobile era stato venduto a terzi in un’esecuzione immobiliare promossa dal creditore ipotecario, rendendo la divisione non più necessaria. La sentenza affronta le questioni relative alla rinuncia agli atti, alle spese legali e all’estinzione del processo.

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Nullità delibera assembleare per vizio di convocazione

La sentenza afferma il principio per cui, in caso di assenza dell’amministratore, i condomini non sono legittimati a convocare l’assemblea. Il potere di convocazione spetta all’amministratore anche in regime di prorogatio, salvo che non si tratti di atti urgenti. La delibera adottata in violazione di tale principio è nulla.

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Confermata sanzione per bar privo di registrazione sanitaria

La sentenza affronta la questione dell’obbligo di registrazione sanitaria per gli esercizi pubblici che somministrano alimenti e bevande. Il Tribunale, pur rilevando inesattezze nel provvedimento sanzionatorio, ha ritenuto che l’obbligo sussistesse anche per l’attività di bar, rigettando l’opposizione e confermando la sanzione.

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