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Codice Civile
Codice Penale

Diritto Civile

IVA su compravendita immobile commerciale

La sentenza chiarisce le regole sull’imposta sul valore aggiunto (IVA) nelle compravendite immobiliari, distinguendo tra fabbricati strumentali e non strumentali. Il giudice, analizzando le clausole contrattuali e la normativa applicabile, stabilisce l’aliquota IVA corretta e chi ne sopporta il carico.

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Revoca decreto ingiuntivo e abuso strumento monitorio

Il giudice accoglie l’opposizione a decreto ingiuntivo rilevando l’abuso dello strumento monitorio da parte del creditore, in possesso di un titolo esecutivo, che agisce per un credito già definito con sentenza passata in giudicato. Condanna ex art. 96 c.p.c. per lite temeraria.

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Condominio, nullità delibere assembleari condominiali

La sentenza ribadisce i principi di trasparenza e correttezza nella redazione del rendiconto condominiale, la necessità del rispetto dei quorum costitutivi e deliberativi, e l’obbligo di rispettare le norme del codice civile in materia di condominio.

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Manufatti preesistenti e responsabilità contrattuale, vizi occulti

La presenza di manufatti che limitano l’uso di un bene immobile, se preesistente all’acquisto, non comporta responsabilità del condominio ma deve essere imputata al venditore. L’acquirente può agire in via contrattuale per vizi occulti.

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Appalto, risarcimento per mancata contabilizzazione opere

La sentenza sancisce il diritto di un’impresa al risarcimento per la mancata contabilizzazione di opere provvisionali e materiali da parte della committente, a seguito di risoluzione del contratto di appalto. Viene ribadita l’importanza della tempestiva iscrizione delle riserve e della loro corretta documentazione.

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Revoca decreto ingiuntivo per inadempimento manutentore

La sentenza conferma che la responsabilità per la manutenzione di un bene grava sul manutentore, anche in presenza di vetustà, e l’omessa segnalazione di gravi difetti all’amministratore configura inadempimento.

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Revoca atto di disposizione patrimoniale

La sentenza conferma i principi giuridici dell’azione revocatoria ex art. 2901 c.c. in presenza di un atto di disposizione patrimoniale che pregiudica le ragioni del creditore.

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Eredità devoluta allo Stato e usucapione di beni immobili

Il Tribunale ha accolto la domanda di usucapione in presenza del possesso pacifico, pubblico, ininterrotto ed esclusivo protrattosi per oltre vent’anni. La successione ereditaria non completata ha fatto si che i beni fossero acquisiti dallo Stato.

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Nullità del ricorso per decesso del resistente

La sentenza si basa sul principio che l’atto introduttivo di un giudizio notificato ad un soggetto inesistente è affetto da nullità, perché totalmente inidoneo a costituire un valido rapporto processuale e ad instaurare il contraddittorio nei confronti di tale soggetto. Inoltre, si affronta il tema della cessazione della materia del contendere in seguito all’accettazione tacita dell’eredità da parte dei convenuti.

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Inammissibilità azione diretta contro assicurazione

Il giudice ha dichiarato inammissibile l’azione diretta proposta da un danneggiato nei confronti dell’assicurazione del rischio sanitario. La decisione si basa sul fatto che la norma che prevede tale azione diretta non era ancora in vigore al momento della notifica dell’atto di citazione, pur essendolo diventata nel corso del giudizio. La decorrenza della norma non ha effetto retroattivo e non può sanare un’azione inizialmente inammissibile.

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Superamento limiti immissioni acustiche

In caso di superamento dei limiti di immissioni acustiche, accertato tramite CTU, il proprietario dell’immobile è condannato ad effettuare interventi di insonorizzazione. Tuttavia, la richiesta di risarcimento danni per immissioni intollerabili deve essere puntualmente dimostrata, anche in sede di riassunzione del giudizio a seguito di incompetenza, non essendo sufficienti generiche allegazioni.

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Mancata prova dell'attività professionale

La sentenza ribadisce l’importanza dell’onere della prova nei contratti d’opera professionale. In caso di contestazione sull’adempimento, il professionista è tenuto a dimostrare l’effettivo svolgimento dell’attività oggetto del mandato. La sola comunicazione di un risultato positivo non è sufficiente a provare l’adempimento se non supportata da altri elementi probatori.

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Querela di falso, firma illeggibile apposta sugli avvisi di ricevimento

La sentenza chiarisce che la firma illeggibile apposta sugli avvisi di ricevimento di per sé non costituisce un falso. Si sottolinea la differenza tra la prova di ricezione PEC e la certezza pubblica della notifica.

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Rigetto richiesta pagamenti per fatture

La sentenza ribadisce i principi in tema di onere della prova in materia di inadempimento delle obbligazioni. Il creditore che agisce per la risoluzione contrattuale, per il risarcimento del danno, o per l’adempimento deve soltanto provare la fonte (negoziale o legale) del suo diritto e il relativo termine di scadenza, mentre il debitore l’eventuale estinzione dell’obbligazione (ad esempio, per avvenuto pagamento). Nel caso di specie, la parte convenuta ha fornito prova valida dei fatti modificativi ed estintivi della pretesa creditoria.

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Nullità contratto preliminare per difformità urbanistiche

La sanzione della nullità, con riferimento a vicende negoziali relative a immobili privi della necessaria concessione edificatoria, trova applicazione nei soli contratti con effetti traslativi e non anche con riguardo ai contratti con efficacia obbligatoria, quale il preliminare di vendita. Il termine per il rogito non è essenziale se non previsto dalle parti. La consegna dell’immobile si presume alla stipula del preliminare, salvo contestazioni. Non c’è obbligo di convocazione del promissario acquirente per il rogito.

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Comunicazione preventiva di iscrizione di ipoteca

L’opposizione a preavviso di ipoteca è inammissibile se proposta oltre il termine di venti giorni dalla notifica, in quanto la mancata impugnazione della cartella esattoriale preclude la possibilità di contestare i crediti in essa contenuti. La prescrizione decennale del canone COSAP, inoltre, risulta interrotta dagli atti interruttivi.

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Cessione del credito tra società

La sentenza affronta il tema del divieto di cessione dei crediti e ne afferma la validità limitatamente alle obbligazioni intuitu personae, escludendo l’applicabilità del divieto alle obbligazioni pecuniarie. Inoltre si affronta il tema della costituzione in mora del debitore, ritenendo idonea la notifica di una citazione a comparire anche in caso di giudice incompetente.

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Prestito tra coniugi e onere della prova

La sentenza ribadisce l’importanza dell’onere della prova nelle controversie di diritto civile, in particolare nei casi di prestito tra coniugi. Il giudice ha ritenuto provata la sussistenza di un prestito in base ai messaggi WhatsApp e ha rigettato l’opposizione, condannando alla restituzione della somma.

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Divisione ereditaria e prelazione ipotecaria

La sentenza chiarisce che la prelazione ipotecaria su quota di immobile in comunione si estende al conguaglio spettante al debitore in sede di divisione. Tuttavia, il creditore ipotecario non può chiedere l’accantonamento della somma, ma deve agire esecutivamente contro il condividente debitore o i suoi eredi.

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Controversia contrattuale di franchising

In tema di franchising, il franchisor non ha un generale obbligo di controllo sulla concorrenza sleale posta in essere da altri franchisee. L’eventuale responsabilità del franchisor per inadempimento contrattuale presuppone la violazione di uno specifico obbligo contrattuale e non può fondarsi sulla clausola generale di buona fede.

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