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Codice Civile
Codice Penale

Diritto Civile

Danni per i quali è difficile fornire la prova

In presenza di una circostanziata denuncia alla polizia giudiziaria della natura, della qualità e del valore dei singoli oggetti trafugati – nella specie il contenuto di una cassetta di sicurezza – della prova che i danneggiati erano effettivamente proprietari degli oggetti che assumono depositati, delle deposizioni testimoniali relative al fatto che gli oggetti erano custoditi […]

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Cassette di sicurezza, responsabilità della banca

La clausola predisposta a stampa fra le condizioni generali che, in aggiunta a quanto risulta dagli accordi particolari e specifici, limiti ad una determinata somma, di importo relativamente modesto, la responsabilità della banca per la perdita dei valori depositati integra un patto limitativo non dell’oggetto del contratto, ma del debito risarcitorio della banca, in quanto […]

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Danno esistenziale e danno non patrimoniale

Il pregiudizio della vita di relazione, anche nell’aspetto concernente i rapporti sessuali, allorché dipenda da una lesione dell’integrità psicofisica della persona, costituisce uno dei possibili riflessi negativi della lesione dell’integrità fisica del quale il giudice deve tenere conto nella liquidazione del danno biologico, e non può essere fatta valere come distinto titolo di danno, e segnatamente a titolo di danno esistenziale. Al danno biologico va infatti riconosciuta portata tendenzialmente omnicomprensiva, confermata dalla definizione normativa adottata dal d. lgs.

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Consenso alla pubblicazione della propria immagine

Ma, se la revoca (tempestiva, e cioè anteriore all’utilizzazione) non vi sia stata, il consenso precedentemente prestato resta efficace, e legittima l’uso che ne sia stato fatto in conformità alle previsioni contrattuali, accertabili con gli ordinari mezzi processuali; e tale accertamento, riservato al giudice di merito, è insindacabile in cassazione, se sostenuto da motivazione congrua ed esente da vizi logici giuridici. Cassazione Civile, Sezione Prima, Sentenza n. 27506 del 19 novembre 2008

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Concorrenza sleale tra professionisti

In un comune nel quale è prevista una sola sede notarile, i notai diversi dal titolare possono esercitarvi la propria attività professionale (e proprio in virtù dell’aspetto libero – professionale) in modo accessorio sia sotto il profilo funzionale, sia sotto quello economico rispetto al proprio ufficio – studio posto in comune diverso e che, quindi, resta esclusa la facoltà per essi di esercitarvi un’attività continuativa, generalizzata e stabilizzata. Come costantemente affermato, tale norma non vale ad esonerare il danneggiato dall’onere probatorio e, anzi, lo grava dell’esigenza di offrire al giudice elementi idonei allo scopo.

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Conto corrente bancario, responsabilità del fiduciario

2043 c. c. , del danno cagionato ai terzi per effetto dell’illecito. Cassazione Civile, Sezione Terza, Sentenza n. 8127 del 3 aprile 2009

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Il negozio fiduciario

Il negozio fiduciario si realizza mediante il collegamento di due negozi, l’uno di carattere esterno, realmente voluto e con efficacia verso i terzi, e l’altro di carattere interno, pure effettivamente voluto, ed obbligatorio, diretto a modificare il risultato finale del primo negozio per cui il fiduciario è tenuto a trasferire il bene o l’utilità al fiduciante o a un terzo.

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Azione revocatoria ordinaria

Ma questi principi non possono essere utilmente invocati quando il preteso creditore abbia contemporaneamente già agito anche per conseguire la condanna della controparte al pagamento del credito e si sia visto rigettare la domanda con una pronuncia del giudice che, non essendo stata da lui impugnata, è ormai divenuta definitiva. Infatti, l’ordinamento giuridico vigente non prevede le sentenze di rigetto allo stato, e perciò l’accertamento dell’inesistenza di un diritto per difetto di prova, una volta formatosi il giudicato formale, costituisce giudicato sostanziale, nel senso che la domanda deve ritenersi non più proponibile in un nuovo giudizio fra le stesse parti.

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Azione revocatoria ordinaria, fallimento del debitore

Il sopravvenuto fallimento del debitore non determina l’improcedibilità dell’azione revocatoria ordinaria promossa da un singolo creditore al fine di far dichiarare a sé inopponibile un atto di disposizione compiuto dal debitore sul proprio patrimonio, quando il curatore del fallimento non manifesti la volontà di subentrare in detta azione, né altrimenti risulti aver intrapreso, con riguardo a quel medesimo atto di disposizione, altra analoga azione a norma dell’art. Cassazione Civile, Sezione Unite, Sentenza n. 29421 del 17 dicembre 2008

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La responsabilità dell’albergatore

Vale a dire, a fronte di un furto verificatori in parte a causa dell’incompletezza del servizio di custodia dei valori dei clienti, in parte a causa di palesi negligenze nella sorveglianza dei locali dell’albergo e delle chiavi delle camere, la responsabilità per colpa dell’albergatore, ai sensi dell’art.

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Condizione apposta ad una disposizione testamentaria

La condizione, apposta ad una disposizione testamentaria, che subordini la efficacia della stessa alla circostanza che l’istituito contragga matrimonio, è ricompresa nella previsione dell’art. 634 c.c., in quanto contraria alla esplicazione della libertà matrimoniale, fornita di copertura costituzionale attraverso gli artt. 2 e 29 della Costituzione. Pertanto, essa si considera non apposta, salvo che risulti […]

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Danno da stress secondo i nuovi criteri

Le sezioni unite, con quattro contestuali sentenze di contenuto identico (nn. 2059 c. c. , ritenuto principio informatore del diritto, come tale vincolante anche nel giudizio di equità, da leggersi non già come disciplina di un’autonoma fattispecie di illecito, produttiva di un danno non patrimoniale, distinta da quella di cui all’art.

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Gare sportive, responsabilità degli organizzatori

Nell’attività agonistica c’è accettazione del rischio da parte dei gareggianti, per cui i danni da essi sofferti nell’occasione rientrano nell’alea normale e ricadono sugli stessi. Gli organizzatori, al fine di sottrarsi ad ogni responsabilità, debbono aver predisposto le cose in maniera regolare e cioè in maniera da contenere il rischio nei normali limiti confacenti alla specifica attività sportiva, apprestando le opportune cautele nel rispetto di eventuali regolamenti sportivi.

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Pubblica Amministrazione, danni da insidia

In tema di responsabilità per danni da beni di proprietà della Pubblica amministrazione, qualora non sia applicabile la disciplina di cui all’art. 2043 c. c. , norma che non limita affatto la responsabilità della Pubblica amministrazione per comportamento colposo alle sole ipotesi di esistenza di un’insidia o di un trabocchetto.

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Spese di spedizione della fattura

La spedizione della fattura non si presta ad essere ricondotta alla operazione della sua emissione. 1182 c. c. l’obbligazione di pagamento del costo del servizio telefonico va adempiuta al domicilio del creditore né importa che non sia già conosciuta dal debitore, bastando ai fini della sua applicazione del terzo comma dell’art.

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Spedizioniere e contratto di spedizione

Lo spedizioniere non risponde dell’avaria e della perdita della merce che si verifichino durante l’esecuzione del contratto di trasporto da lui stipulato in adempimento del mandato ricevuto.

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Carattere diffamatorio dell'articolo di un giornale

Cassazione Civile, Sezione Terza, Sentenza n. 3340 dell’11 febbraio 2009

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Avviso affisso all'ingresso nell’area di parcheggio

L’avviso affisso prima dell’ingresso nell’area di parcheggio (riproducente l’estratto del regolamento) dal quale risulti una limitazione di responsabilità per il furto totale o parziale del veicolo è inefficace in quanto non approvata specificatamente per iscritto ai sensi dell’art. Anche sull’elemento essenziale per la configurabilità del contratto atipico di parcheggio come assimilabile, quanto alla disciplina giuridica applicabile, al deposito, e cioè l’obbligo di custodia da parte del depositario (art.

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Provvedimento di archiviazione, preclusioni

In tema di causa attinente all’accertamento della responsabilità da sinistri derivanti dalla circolazione stradale, spetta al giudice civile stabilire, con piena libertà di giudizio, se nei fatti emersi, e legittimamente ricostruiti in modo difforme dall’avviso del giudice penale, siano ravvisabili gli estremi di delitti colposi, sia per quanto concerne l’individuazione del termine di prescrizione, sia per quanto concerne gli altri effetti che ne possono conseguire sul piano del diritto civile.

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Danno morale conseguente alla lesione della reputazione

E’ stato, infatti, precisato che unica possibile forma di liquidazione, per ogni danno che sia privo, come il danno morale, delle caratteristiche della patrimonialità, è quella equitativa, sicché la ragione del ricorso a tale criterio è insita nella natura stessa del relativo pregiudizio e nella funzione del risarcimento realizzato con una somma di denaro, che non è reintegratrice di una diminuzione patrimoniale, ma compensativa di un pregiudizio non economico.

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