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Codice Civile
Codice Penale

Diritto Civile

Azienda, disciplina del possesso e dell’usucapione

Ai fini della disciplina del possesso e dell’usucapione, l’azienda, quale complesso dei beni organizzati per l’esercizio dell’impresa, deve essere considerata come un bene distinto dai singoli componenti, suscettibile di essere unitariamente posseduto e, nel concorso degli altri elementi indicati dalla legge, usucapito.

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Cooperativa edilizia, fabbricato con difetti

Cassazione Civile, Sezione Prima, Sentenza 31 dicembre 2013, n. 28808

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Attività di agente esercitata da società di capitali

2 della legge 29 luglio 1975, n. 426 (Modificazioni al codice civile e alla legge 30 aprile 1969, n. 153, in materia di privilegi) – secondo la quale “Hanno privilegio generale sui mobili i crediti riguardanti: … 3) le provvigioni derivanti dal rapporto di agenzia dovute per l’ultimo anno di prestazione e le indennità dovute per la cessazione del rapporto medesimo” – deve essere interpretata, in conformità con l’art.

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L’investitore ha diritto di pretendere il miglior rendimento

L’obbligo del gestore, come del resto dell’intermediario in generale, è quello di curare al meglio gli interessi del cliente. Il fatto, allora, che il gestore via abbia fatto fronte molto bene in un certo arco di tempo, consentendo al cliente di realizzare i guadagni sperati, non implica certo che quell’obbligo cessi per il periodo successivo.

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Doveri gravanti sul gestore di portafoglio titoli

1712 c. c. (comunicazione dell’eseguito mandato), troverebbe solo un assai vago riferimento nella natura degli affari o negli usi. Se, dunque, a causa di detta violazione il cliente abbia subito un danno, il suo diritto a pretenderne il risarcimento è esercitabile fin quando non sia estinto per prescrizione.

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Gestione portafoglio, contestazione del rendiconto

I rendiconti periodici inviati dal gestore di portafogli ai propri clienti non sono un mero riepilogo di dati storico-contabili, bensì dei veri e propri rendiconti di gestione. Ovviamente il comportamento passivo del cliente, che al pari di quello del gestore dev’essere improntato a buona fede, potrà essere valutato dal giudice, nel contesto complessivo delle risultanze sottoposte al suo esame; ma nessun meccanismo di approvazione implicita del conto in conseguenza dell’omessa contestazione entro uno specifico termine è previsto dalla normativa del settore, né si può postulare un’applicazione analogica delle disposizioni dettate dall’art.

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Nullità del contratto preliminare, immobile irregolare

E’ desumibile il principio generale della nullità di carattere sostanziale degli atti di trasferimento di immobili non in regola con la normativa urbanistica, cui si aggiunge una nullità di carattere formale per gli atti di trasferimento di immobili in regola con la normativa urbanistica o per i quali è in corso la regolarizzazione, ove tali circostanze non risultino dagli atti stessi.

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Vendita fuori sede di strumenti finanziari

Il diritto di recesso accordato all’investitore dal sesto comma dell’art. Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza n. 13905 del 3 giugno 2013

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Pornografia, erotismo, concetto di oscenità

La pornografia è la trattazione o rappresentazione (attraverso scritti, disegni, fotografie, film, spettacoli, ecc. ) La pornografia è compresa nel più ampio concetto di oscenità, e si identifica con la descrizione o illustrazione di soggetti erotici, mediante scritti, disegni, discorsi, fotografie, ecc. ,

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Detenzione di immobile pignorato, di titolo non opponibile

Nell’ipotesi di detenzione di un immobile pignorato in forza di titolo non opponibile alla procedura esecutiva, ai sensi dell’art.

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Ritardata consegna dell’immobile

Al risarcimento quale frutto, si estende il pignoramento ex art. 2912 c. c. , come riconosciuto dalla giurisprudenza di legittimità, per i canoni di locazione e per il risarcimento dovuto per la ritardata consegna dell’immobile, andando ad implementare la somma da distribuire (art.

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Danno da occupazione senza titolo di cespite pignorato

In caso di occupazione senza titolo di un cespite immobiliare altrui, il danno subito dal proprietario è in re ipsa, discendendo dalla perdita della disponibilità del bene e dall’impossibilità di conseguire l’utilità ricavabile dal bene medesimo in relazione alla natura normalmente fruttifera di esso. Così, in caso di occupazione senza titolo di un cespite pignorato, il danno subito dalla procedura esecutiva (dai creditori procedenti) e, per essa, dal custode che la rappresenta, discende dall’impossibilità di una proficua utilizzazione del bene pignorato e dalla difficoltà a che il bene sia venduto quanto prima al suo effettivo valore di mercato.

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Proprietario locatore immobile pignorato, legittimazione

Ove in corso di causa vi sia sostituzione nella custodia, il nuovo custode può intervenire in giudizio, come parte attrice, che rimane sostanzialmente immutata, senza che si renda necessaria una ulteriore autorizzazione del giudice dell’esecuzione.

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Prestazione professionale, compenso pattuito

Cassazione Civile, Sezione Seconda, Sentenza n. 3715 dell’14 febbraio 2013

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Mancanza di data certa, pretesa creditoria

La configurazione della mancanza di data certa come fatto impeditivo dell’accoglimento della pretesa creditoria formulata pone l’ulteriore questione se la deduzione del detto fatto debba essere o meno oggetto di eccezione in senso stretto, che in quanto tale potrebbe essere sollevata soltanto dalla parte, nella specie identificabile nel curatore. L’eccezione in senso stretto, che si sostanzia in un controdiritto contrapposto al fatto costitutivo invocato dall’attore e la cui rilevazione è subordinata alla espressa manifestazione di volontà della parte che vi abbia interesse, ha carattere eccezionale, essendo limitata alle ipotesi in cui la legge riserva la relativa iniziativa esclusivamente all’interessato.

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Controversie locazione, citazione in luogo del ricorso

Qualora l’opposizione contro un decreto ingiuntivo emesso in relazione ad un credito la cui deduzione in giudizio secondo le regole della cognizione piena dovrebbe avvenire con il rito del lavoro o locativo, venga introdotta non già con ricorso ai sensi dell’art. 420 c. p. c. e provveda ad una nuova notificazione nei confronti dell’opposto, salva la necessità della notificazione del provvedimento di cambiamento del rito all’opposto, ove egli sia rimasto contumace in applicazione dei principi affermati dalla Corte Costituzionale n. 14 del 1977.

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Concetto generale di sopraelevazione, nuovi piani

Il concetto generale di sopraelevazione è evincibile dal comma 1 dell’art. 1127 c. c. nella parte in cui pone riferimento all’area da occuparsi con la nuova fabbrica è diretta, in effetti, a dettare un semplice criterio di calcolo dell’indennità da corrispondere agli altri condomini in caso di sopraelevazione in senso stretto e la parte finale di detto comma avalla tale interpretazione, imponendo a colui che esegue una sopraelevazione l’obbligo di mantenere i diritti di uso e di godimento che i condomini avevano in precedenza sulla copertura.

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Matrimonio civile, diversità di sesso dei nubendi

La diversità di sesso dei nubendi è, unitamente alla manifestazione di volontà matrimoniale dagli stessi espressa in presenza dell’ufficiale dello stato civile celebrante, requisito minimo indispensabile per la stessa esistenza del matrimonio civile come atto giuridicamente rilevante.

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Fermo amministrativo, giudice ordinario e tributario

86 D. P. R. n. 602 del 1973, e di iscrizione ipotecaria (ex art. 77 medesimo D. P. R. ), la giurisdizione si ripartisce fra giudice ordinario e tributario a seconda della natura del credito azionato.

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Diretta impugnabilità del fermo amministrativo

Il preavviso di fermo amministrativo D. P. R. 29 settembre 1973, n. 602, ex art. 19, in quanto tale elencazione va interpretata in senso estensivo, sia in ossequio alle norme costituzionali di tutela del contribuente e di buon andamento della pubblica amministrazione, che in conseguenza dell’allargamento della giurisdizione tributaria operato con la legge 28 dicembre 2001, n. 448.

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