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Codice Civile
Codice Penale

Diritto Civile

Opposizione agli atti esecutivi su mutuo fondiario

Il Tribunale ha rigettato l’opposizione agli atti esecutivi, ritenendo che il mutuo fondiario costituisse titolo esecutivo valido e che il credito fosse certo, liquido ed esigibile. La sentenza chiarisce che l’art. 41 TUB esonera il creditore dalla notifica del titolo in deroga all’art. 479 c.p.c. e che il precetto deve essere interpretato alla luce del principio di conservazione degli atti.

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Rigetto opposizione esecuzione immobiliare per crediti fondiari

Il Tribunale ha rigettato l’opposizione avvalendosi del principio di conservazione degli atti e della sanatoria degli atti nulli per raggiungimento dello scopo, confermando la validità del precetto e del titolo esecutivo, in quanto quest’ultimo conteneva gli elementi essenziali dell’obbligazione. Inoltre, il Tribunale ha evidenziato che la normativa speciale per il recupero dei crediti fondiari non prevede l’obbligo di notificazione del titolo contrattuale.

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Rigetto opposizione a precetto e condanna alle spese

La sentenza affronta i temi della validità del precetto in relazione all’attestazione di conformità e alla notifica del titolo esecutivo, applicando il principio di raggiungimento dello scopo. Viene inoltre analizzata la legittimità del precetto in rinnovazione e l’efficacia della procura alle liti nel processo esecutivo. Infine, si ribadisce il principio di non ammissibilità della mutatio libelli nella memoria ex art. 183 VI comma c.p.c.

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Reintegrazione nel possesso e risarcimento danni

Il Tribunale ha confermato l’ordine di reintegrazione nel possesso di un immobile in favore della ricorrente, riconoscendo la sussistenza di una detenzione autonoma tutelabile. Tuttavia, ha respinto la domanda di risarcimento danni in quanto non è stato dimostrato un nesso di causalità tra l’illecito e il danno lamentato.

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Terzo trasportato e Fondo Vittime della Strada

Un terzo trasportato su un veicolo non assicurato e circolante illegalmente può ottenere il risarcimento dal Fondo Vittime della Strada solo se dimostra di essere stato trasportato contro la propria volontà o di essere inconsapevole della circolazione illegale.

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Accertamento del credito in un contratto di appalto

In un caso di appalto, il committente ha contestato la presenza di vizi e ritardi nell’esecuzione dell’opera. Il giudice, dopo aver verificato le prove fornite, ha riconosciuto la sussistenza di alcuni vizi imputabili all’appaltatore, riducendo il credito dello stesso. La sentenza affronta il tema dell’accettazione dell’opera, della denuncia dei vizi e del rispetto dei termini contrattuali.

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Inammissibilità nuove prove in appello

Il Tribunale ha rigettato l’appello perché la produzione in appello di un documento nuovo, seppur a supporto della domanda già proposta, è ammessa solo se la parte dimostra di non averlo potuto produrre in primo grado per causa a sé non imputabile.

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Nullità permuta per circonvenzione d'incapace

La sentenza afferma il principio della nullità virtuale del contratto per violazione di norme imperative, in particolare del reato di circonvenzione di incapace. Si evidenzia l’opponibilità della domanda di nullità al terzo acquirente in buona fede in mancanza di trascrizione quinquennale ex art. 2652 n. 6 c.c.

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Opposizione a decreto ingiuntivo in materia di finanziamento

La sentenza affronta la tematica dell’opposizione a decreto ingiuntivo in materia di contratti bancari. Vengono analizzati i requisiti di validità della procura alle liti, la prova scritta del credito, l’annullabilità della fideiussione per dolo, gli obblighi informativi precontrattuali, la nullità del contratto per usura originaria e sopravvenuta, l’anatocismo, l’indeterminatezza del tasso e il patto di manleva.

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Inefficacia fondo patrimoniale vs creditore

La sentenza ribadisce che la costituzione di un fondo patrimoniale può essere revocata per frode ai creditori se antecedente al sorgere del credito e il disponente era consapevole del pregiudizio arrecato. La semplice esistenza di un’esposizione debitoria del fideiussore può configurare la scientia damni.

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Concessione commerciale e inadempimento

La sentenza riguarda una controversia tra una concedente e una concessionaria in merito al pagamento dei canoni di concessione. La concessionaria ha eccepito l’inadempimento della concedente all’obbligo di rinegoziazione del contratto a fronte della diminuzione del bacino di utenza, ma il Tribunale ha ritenuto tale inadempimento recessivo rispetto a quello della concessionaria, che aveva omesso di pagare i canoni. È stata accolta l’eccezione di pagamento parziale relativa all’incasso della polizza fideiussoria. Rigettata la domanda riconvenzionale di risarcimento danni per mancato nesso causale.

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Risarcimento danni da decesso per emotrasfusione infetta

La sentenza affronta il tema della responsabilità del Ministero della Salute per i danni conseguenti a trasfusioni di sangue infetto. Il Tribunale ha affermato che sussiste la responsabilità del Ministero per omesso controllo e vigilanza in materia di emoderivati, anche in assenza di una specifica evidenza scientifica del virus al momento del contagio. La responsabilità sussiste a partire dalla data di conoscenza dell’epatite B, in quanto i virus trasmessi tramite sangue infetto sono da considerarsi forme di manifestazione patogene dello stesso evento lesivo. Il riconoscimento dell’indennizzo ex lege 210/1992 costituisce un forte indice presuntivo del nesso causale tra la trasfusione e l’infezione. Il danno da perdita parentale è stato liquidato in favore dei familiari della vittima, tenendo conto delle Tabelle di Milano.

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Forniture di pezzi di ricambio e prescrizione

La sentenza chiarisce la differenza tra prestazioni continuative e periodiche nell’ambito della fornitura di beni, applicando la prescrizione ordinaria. Inoltre, evidenzia l’importanza della prova del credito e della sua esigibilità per ottenere un decreto ingiuntivo. Infine, in caso di soccombenza reciproca, dispone la compensazione delle spese processuali.

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Revoca decreto ingiuntivo per mancata consegna merce

In tema di opposizione a decreto ingiuntivo per forniture di merce, la fattura commerciale non costituisce prova sufficiente dell’avvenuta consegna. Il DDT, se incompleto delle firme di mittente, vettore e destinatario, non ha valore probatorio assoluto. Spetta al creditore fornire prove certe a sostegno del proprio credito.

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Divisione ereditaria e trasferimento a terzi

Il Tribunale, in un caso di divisione ereditaria di un immobile ipotecato, ha dichiarato la cessazione della materia del contendere in quanto l’immobile era stato venduto a terzi in un’esecuzione immobiliare promossa dal creditore ipotecario, rendendo la divisione non più necessaria. La sentenza affronta le questioni relative alla rinuncia agli atti, alle spese legali e all’estinzione del processo.

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Nullità delibera assembleare per vizio di convocazione

La sentenza afferma il principio per cui, in caso di assenza dell’amministratore, i condomini non sono legittimati a convocare l’assemblea. Il potere di convocazione spetta all’amministratore anche in regime di prorogatio, salvo che non si tratti di atti urgenti. La delibera adottata in violazione di tale principio è nulla.

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Confermata sanzione per bar privo di registrazione sanitaria

La sentenza affronta la questione dell’obbligo di registrazione sanitaria per gli esercizi pubblici che somministrano alimenti e bevande. Il Tribunale, pur rilevando inesattezze nel provvedimento sanzionatorio, ha ritenuto che l’obbligo sussistesse anche per l’attività di bar, rigettando l’opposizione e confermando la sanzione.

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Crediti ceduti in factoring e competenza Tribunale fallimentare

Il Tribunale, evidenziando la necessità del litisconsorzio necessario del cedente fallito in una controversia tra ceduto e cessionario, revoca il decreto ingiuntivo e dichiara la competenza del Tribunale fallimentare. Si ribadisce che le azioni che incidono sul patrimonio del fallito, compresi gli accertamenti che costituiscono premessa di una pretesa nei confronti della massa, ricadono sotto la giurisdizione del Tribunale fallimentare.

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Revoca incarico agenzia e mancato pagamento premi assicurativi

Il Tribunale ha confermato la legittimità del recesso da un incarico di agenzia a causa del mancato pagamento di premi assicurativi da parte dell’agente. La condotta dell’agente, che ha utilizzato fondi destinati ai premi per altri scopi, è stata considerata grave inadempienza contrattuale. Inoltre, il Tribunale ha escluso il diritto di manleva dell’agente da parte della compagnia assicurativa, in quanto la polizza non copriva i danni derivanti da dolo o violazione intenzionale degli obblighi.

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Domanda di restituzione finanziamento, mancata prova

Il Tribunale ha ribadito il principio cardine dell’onere della prova a carico del ricorrente, il quale non ha fornito prove sufficienti a dimostrare l’avvenuto finanziamento. La sentenza chiarisce che la concessione di un termine per la formulazione di mezzi di prova non può essere utilizzata per supplire a carenze originarie nella dimostrazione dei fatti costitutivi della domanda.

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