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Diritto Commerciale

Società in stato di insolvenza, Liquidazione Giudiziale

La sentenza afferma il principio per cui lo stato di insolvenza, manifestato da inadempimenti e altri fatti esteriori che dimostrino l’incapacità del debitore di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni, costituisce presupposto per l’apertura della Liquidazione Giudiziale.

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Sequestrata partecipazione societaria per prelazione

Il diritto di prelazione societario, pur se di fonte statutaria, ha efficacia reale e la sua violazione determina l’inopponibilità ai terzi dell’atto di cessione, con possibilità di ricorrere al sequestro giudiziario per tutelare le ragioni del socio pretermesso.

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Concorrenza sleale tra imprese di pompe funebri

Il Tribunale di Torino ha rigettato la domanda di concorrenza sleale tra due imprese di pompe funebri, affermando che l’uso di nomi e segni distintivi simili non era sufficiente a creare confusione nel pubblico e che la localizzazione dell’attività non costituiva di per sé un atto di concorrenza sleale.

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Contabilizzazione delle voci di bilancio, cessione di quote societarie

La sentenza conferma la responsabilità dell’appellante per la mancata corretta contabilizzazione delle voci di bilancio al momento della cessione di quote societarie, rigettando le contestazioni sull’effettiva conoscenza della problematica da parte dell’acquirente.

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Revoca concessione di vendita e risarcimento danni

La sentenza definisce la legittimità della revoca di una concessione di vendita in presenza di giusta causa, analizzando la condotta delle parti e la validità del recesso. Approfondisce inoltre i temi della concorrenza sleale e del risarcimento danni da lucro cessante.

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La fusione per incorporazione estingue la società incorporata

La fusione per incorporazione estingue la società incorporata dalla data di cancellazione dal registro delle imprese (“cessano, infatti, per la società incorporata, la sede sociale, la denominazione, gli organi amministrativi e di controllo, il capitale nominale, le azioni o quote che lo rappresentano, e così via; in una parola, la primigenia organizzazione si dissolve e nessuna situazione soggettiva residua”); la fusione realizza una successione a titolo universale corrispondente alla successione mortis causa e produce gli effetti, tra loro interdipendenti, dell’estinzione della società incorporata e della contestuale sostituzione a questa, nella titolarità dei rapporti giuridici attivi e passivi, anche processuali, della società incorporante, che rappresenta il nuovo centro di imputazione e di legittimazione dei rapporti giuridici già riguardanti i soggetti incorporati.

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Concorrenza sleale tra due bar

Per la configurazione della concorrenza sleale, la vicinanza tra due esercizi commerciali simili non costituisce prova autonoma e automatica del danno. La mancanza di prova del nesso causale e la mancata quantificazione del danno, anche in via equitativa, comportano il rigetto della domanda risarcitoria.

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Nomina giudiziale del liquidatore in pendenza di causa

L’ordinanza ribadisce il principio per cui la nomina di un liquidatore giudiziale, in sostituzione di quello dimissionario, non può essere richiesta in via cautelare, ma necessita di un procedimento di volontaria giurisdizione. Inoltre, si evidenzia l’obbligo degli amministratori di consegnare la documentazione societaria al liquidatore in carica, a pena di risoluzione del rapporto di lavoro per quest’ultimo.

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Concorrenza sleale tra pasticcerie

Il Tribunale ha accolto il ricorso, inibendo ai resistenti l’utilizzo del marchio simile a quello della ricorrente, la rimozione dell’insegna confusoria e di ogni riferimento al marchio altrui, online e offline. Il caso evidenzia la tutela contro la contraffazione di marchi noti e la concorrenza sleale.

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Tutela marchi e contraffazione

Il Tribunale ha affermato il principio secondo cui l’utilizzo di un segno distintivo simile ad un marchio registrato per prodotti affini può determinare un rischio di confusione per il pubblico e quindi costituisce un atto di contraffazione.

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Contraffazione marchio e concorrenza sleale

La sentenza ribadisce i principi di diritto in materia di contraffazione del marchio e di concorrenza sleale, in particolare per quanto riguarda il rischio di confusione per associazione da parte del consumatore medio.

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Sequestro conservativo rigettato per mancato danno

In tema di responsabilità da inadempimento contrattuale, grava sul creditore l’onere di provare il danno, il nesso di causalità con la condotta del debitore e la colpa di quest’ultimo. Il sequestro conservativo, quale misura cautelare, presuppone la prova sia del fumus che del periculum in mora.

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Domanda di liquidazione della quota sociale

In caso di morte di un socio di società di persone, gli eredi hanno diritto alla liquidazione della quota. Tuttavia, se il socio superstite opta per la liquidazione della società entro sei mesi, gli eredi avranno diritto alla quota di liquidazione all’esito della procedura e non alla liquidazione della quota alla data della morte del dante causa.

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Tutela marchio e concorrenza sleale su piattaforma Ads

Il Tribunale accoglie il ricorso inibendo l’uso di parole chiave confusorie su piattaforma Ads da parte di un’impresa concorrente, configurando tale condotta come concorrenza sleale per sviamento della clientela e appropriazione di pregi altrui.

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Nomina giudiziale liquidatore società

Il provvedimento in esame affronta la nomina giudiziale del liquidatore di una società, un istituto previsto dal Codice Civile per garantire la corretta gestione della fase di liquidazione anche in assenza di accordo tra i soci.

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Responsabilità socio occulto di s.a.s.

La sentenza affronta il tema della responsabilità del socio occulto di una società in accomandita semplice. Il giudice, pur non potendo dichiarare il fallimento del socio occulto, ne accerta la responsabilità illimitata per le obbligazioni sociali, in quanto contravveniva al divieto di compiere atti di amministrazione. La sentenza chiarisce inoltre che il decreto ingiuntivo non opposto è idoneo ad accertare il credito.

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Sequestro conservativo beni ex amministratore

Il Tribunale conferma il sequestro conservativo sui beni di un ex amministratore per responsabilità derivante da una presunta mala gestione societaria, omesso versamento di imposte e dissipazione del patrimonio aziendale.

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Annullata parzialmente sanzione amministrativa per aflatossine

La sentenza affronta il tema della responsabilità dell’operatore del settore alimentare in caso di superamento dei limiti di aflatossine nel latte. Viene ribadita l’importanza dell’attivazione delle procedure di ritiro e dell’elemento psicologico della condotta.

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Scioglimento del rapporto sociale limitatamente a un socio

Nelle società di persone, in caso di scioglimento del rapporto sociale limitatamente a un socio, la responsabilità di quest’ultimo verso i terzi per le obbligazioni sociali anteriormente contratte si protrae finché dura il rapporto sociale, poiché il termine “responsabilità” (di cui all’art. 2290 c.c.) allude non già al momento in cui l’obbligazione è sorta, ma a quello in cui è divenuta esigibile ed è rimasta inadempiuta.

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Illecito di danno da pratica commerciale scorretta, dieselgate

La sentenza analizza la natura dell’illecito di danno da pratica commerciale scorretta, distinguendola dall’illecito di pericolo. Inoltre, viene ribadita la necessità di provare il danno conseguenza e il nesso causale tra la condotta e il pregiudizio lamentato dal consumatore per ottenere il risarcimento. Infine, la Corte specifica le condizioni per l’applicazione della valutazione equitativa del danno.

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