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Codice Civile
Codice Penale

Diritto Commerciale

Rigetto impugnazione delibera aumento capitale sociale

La sentenza affronta il tema dell’abuso di maggioranza nelle delibere societarie, in particolare in relazione all’aumento di capitale sociale. Il Tribunale analizza il diritto di informazione del socio, l’interesse sociale alla capitalizzazione, la facoltà di non prevedere un sovrapprezzo in caso di aumento con opzione.

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Nullità di modello per predivulgazione e difetto di novità

La sentenza affronta il tema della predivulgazione di un modello e della sua rilevanza ai fini della validità della registrazione. Il Tribunale, richiamando la giurisprudenza europea, evidenzia che la divulgazione, anche se avvenuta al di fuori del territorio nazionale, può invalidare la registrazione se gli ambienti specializzati del settore avrebbero potuto ragionevolmente venirne a conoscenza. Inoltre, la sentenza ribadisce i requisiti per la tutela del diritto d’autore per le opere del design industriale, richiedendo un’originalità e un valore artistico superiori rispetto alle altre opere protette.

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Affitto d'azienda, ordinanza di rilascio azienda per morosità

Il provvedimento verte sul rilascio di un’azienda a causa del mancato pagamento dei canoni di locazione. Si evidenzia l’applicabilità della clausola risolutiva espressa, la residualità del ricorso ex art. 700 c.p.c. rispetto ad altri strumenti cautelari, la sussistenza del periculum in re ipsa e la valutazione del fumus boni iuris.

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Determinazione modalità esecutive provvedimento cautelare

Il Tribunale, in sede di determinazione delle modalità di esecuzione di un provvedimento cautelare ex art. 669-duodecies c.p.c., ha il potere di specificare le modalità di attuazione del provvedimento stesso, anche mediante accesso a documenti, qualora si tratti di obbligazione di fare.

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Rigettato reclamo per concorrenza sleale

L’ordinanza chiarisce i requisiti per l’appropriazione di pregi, affermando che non è sufficiente la mera copiatura di prodotti o l’utilizzo di informazioni tecniche simili, ma è necessaria l’attribuzione di qualità specifiche e distintive dell’impresa concorrente. Inoltre, viene ribadita l’importanza di adottare misure di sicurezza per proteggere le informazioni riservate, anche nei confronti di terzi.

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Scioglimento società e nomina liquidatore

Il decreto affronta la disciplina della successione ereditaria, dello scioglimento della società e della nomina del liquidatore in caso di inerzia dei soci.

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Convocazione assemblea per esclusione socio

La pronuncia ribadisce il diritto dei soci di richiedere la convocazione dell’assemblea per discutere questioni di competenza dell’organo stesso. Gli amministratori possono rifiutare la convocazione solo in casi eccezionali, come l’illiceità o l’impossibilità della richiesta, non potendo sostituirsi all’assemblea nel merito.

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Responsabilità amministratore, vendita immobile sottoprezzo

Il Tribunale accoglie la domanda di un socio che impugnava una delibera assembleare per nullità, essendo stato escluso dalla partecipazione all’assemblea stessa, e condanna l’amministratore al risarcimento dei danni per aver venduto un immobile sociale ad un prezzo notevolmente inferiore a quello di mercato.

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Cessione del credito tra società

La sentenza affronta il tema del divieto di cessione dei crediti e ne afferma la validità limitatamente alle obbligazioni intuitu personae, escludendo l’applicabilità del divieto alle obbligazioni pecuniarie. Inoltre si affronta il tema della costituzione in mora del debitore, ritenendo idonea la notifica di una citazione a comparire anche in caso di giudice incompetente.

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Contratto di franchising

La Corte d’Appello ha confermato la sentenza di primo grado, ritenendo validamente costituito e non nullo il contratto di franchising. In particolare, ha ritenuto sussistente il know-how, correttamente comunicato e trasferito all’affiliato. Ha, inoltre, ritenuto infondate le domande di annullamento e di risoluzione del contratto.

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Conferma misure protettive ex art. 18 CCII

La sentenza analizza i presupposti per la concessione e la conferma delle misure protettive a favore delle imprese in crisi, evidenziando la necessità di bilanciare l’interesse del debitore al risanamento con quello dei creditori a non subire pregiudizi. Il Tribunale sottolinea l’importanza della valutazione caso per caso, tenendo conto del piano di risanamento, delle trattative in corso e della posizione dei creditori.

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Prelievo di stabilità sui giochi leciti: appelli respinti

La Corte ha stabilito che il prelievo di stabilità del 2015 sui giochi leciti, pur essendo stato un intervento una tantum, non era retroattivo. Il criterio di riparto, stabilito dalla legge, non prevede la solidarietà passiva tra gestore ed esercente. Le domande degli attori, volte a contestare il prelievo, sono state ritenute infondate.

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Amministratore, responsabilità per mala gestio

La sentenza afferma la responsabilità dell’amministratore di una società in caso di gravi irregolarità contabili, violazione degli obblighi di legge e mancata prova liberatoria. Il danno risarcibile è quantificato anche in eccedenza rispetto al passivo fallimentare.

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Mancata legittimazione passiva in caso di polizza vita

La sentenza chiarisce che l’appartenenza di due società a uno stesso gruppo non implica la legittimazione passiva automatica della capogruppo per le obbligazioni di una controllata. In particolare, l’emissione di una polizza da parte di una società controllata non attribuisce automaticamente la titolarità del rapporto alla capogruppo, anche in caso di successiva cessione a terzi.

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Rigetto reclami contro omologa concordato semplificato

La sentenza affronta il tema del concordato semplificato e della falcidia dei crediti prededucibili. La Corte ha stabilito che il rispetto dell’ordine delle cause di prelazione è irrinunciabile, ma la soddisfazione non integrale dei crediti privilegiati è ammissibile in caso di incapienza dei beni su cui insiste la causa di prelazione.

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Corrispettivo pattuito per la cessione di quote societarie

Il giudizio verte sulla compravendita di quote societarie e sull’impugnazione del prezzo. Il giudice ha affermato che l’onere della prova sulla simulazione del prezzo ricade sull’attore, che non ha fornito prove sufficienti. Inoltre, l’applicazione della garanzia per vizi della cosa venduta alle quote societarie richiede specifiche garanzie contrattuali o la prova del dolo, elementi non emersi nel caso in esame. Infine, la mancata presentazione di memorie istruttorie e la mancata partecipazione alle udienze successive da parte dell’attore hanno dimostrato un disinteresse a proseguire l’opposizione.

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Crediti ceduti in factoring e competenza Tribunale fallimentare

Il Tribunale, evidenziando la necessità del litisconsorzio necessario del cedente fallito in una controversia tra ceduto e cessionario, revoca il decreto ingiuntivo e dichiara la competenza del Tribunale fallimentare. Si ribadisce che le azioni che incidono sul patrimonio del fallito, compresi gli accertamenti che costituiscono premessa di una pretesa nei confronti della massa, ricadono sotto la giurisdizione del Tribunale fallimentare.

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Contratto di leasing e mancata consegna dei beni

Se l’utilizzatore accetta di sottoscrivere senza riserve il verbale di consegna pure a fronte di una consegna mancante od incompleta da parte del fornitore, invece di rifiutare la prestazione o far constare il rifiuto nel relativo verbale, egli pone il concedente nelle condizioni di dover adempiere alle proprie obbligazioni verso il fornitore (tra le quali, principalmente il pagamento del prezzo) e non gli è consentito di opporre al concedente che la consegna non è stata completa o che non è avvenuta.

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Domanda di restituzione finanziamento, mancata prova

Il Tribunale ha ribadito il principio cardine dell’onere della prova a carico del ricorrente, il quale non ha fornito prove sufficienti a dimostrare l’avvenuto finanziamento. La sentenza chiarisce che la concessione di un termine per la formulazione di mezzi di prova non può essere utilizzata per supplire a carenze originarie nella dimostrazione dei fatti costitutivi della domanda.

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Tribunale di Torino - Apertura di Liquidazione Giudiziale

La sentenza affronta il tema dell’apertura della liquidazione giudiziale, analizzando i requisiti di legittimazione del creditore istante e lo stato di insolvenza del debitore. In particolare, approfondisce la questione della compensazione di crediti e la quantificazione dell’indennità per perdita di avviamento in caso di locazione commerciale. Infine, determina la competenza territoriale, esamina i bilanci e le attività della società, confermando la sussistenza dei presupposti per l’apertura della procedura.

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