fbpx
Generic filters
Parola esatta ...
Cerca nei titolo
Search in excerpt
Filtra per categoria
Codice Civile
Codice Penale

Diritto del Lavoro

Deleghe e responsabilità del consiglio di amministrazione

Nelle società di capitali, gli obblighi a carico del datore di lavoro gravano indistintamente su tutti i componenti del consiglio di amministrazione, salvo il caso di delega, validamente conferita, della posizione di garanzia. Il consiglio di amministrazione, stanti, nel caso di delega gestoria, il dovere di vigilanza sull’andamento della gestione e il potere sostitutivo finalizzato all’esercizio della facoltà d’intervento in funzione sostitutiva, e, nel caso di delega di funzioni, il dovere di vigilanza, è gravato dall’obbligo inerente la gestione del rischio essendo il titolare del fascio di poteri in grado di incidere su esso perché su esso influente tramite l’adottata politica aziendale.

Continua »
CIGS e abuso del diritto in caso di cessione di ramo d'azienda

La sentenza affronta il tema dell’abuso del diritto in relazione alla cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) nel caso di cessione di ramo d’azienda seguita da una sostanziale retrocessione. Il giudice ha analizzato la natura simulata dell’operazione, valutando la condotta delle parti e l’effettiva cessazione dell’attività aziendale. La sentenza ha inoltre affrontato il tema delle sanzioni contributive per evasione, distinguendo tra la semplice omissione contributiva e l’occultamento fraudolento dei rapporti di lavoro.

Continua »
ITP: Diploma non abilitante all'insegnamento

La sentenza ribadisce il principio di diritto secondo cui il solo possesso del diploma di maturità, pur se valido per l’accesso ai concorsi per l’insegnamento tecnico-pratico (ITP), non costituisce titolo abilitante. L’abilitazione all’insegnamento, necessaria per l’inserimento nella seconda fascia delle graduatorie di istituto, presuppone un percorso formativo ulteriore che attesti il possesso della capacità didattica, come ad esempio il conseguimento della laurea o di specifiche specializzazioni post-laurea.

Continua »
Rifiuto di differenze retributive per mansioni superiori

Nel lavoro pubblico, la disciplina delle mansioni superiori è regolata dall’art. 52 D.Lgs. 165/2001. Per il riconoscimento economico è necessario che le mansioni superiori siano state effettivamente svolte in modo prevalente e con pienezza di poteri e responsabilità, non essendo sufficiente lo svolgimento occasionale di alcune mansioni.

Continua »
Impianti audiovisivi e controllo a distanza dell'attività dei lavoratori

La Corte di Appello di Messina, in riforma della pronuncia di primo grado, aveva dichiarato la legittimità del licenziamento irrogato da XXX Spa a YYY con lettera del 2 novembre 2017. Anche nel vigore della nuova normativa è stata ritenuta rilevante “la contestazione, al lavoratore, di un fatto reato incidente sul patrimonio del datore di lavoro, mediante esame di informazioni raccolte da un impianto in precedenza autorizzato” (Cass.

Continua »
Accertamento rapporto lavoro subordinato e interposizione illecita

La sentenza affronta la tematica dell’interposizione illecita di manodopera e della validità dei contratti di appalto. Il giudice, accertata l’inesistenza di un contratto di appalto valido tra le società coinvolte, ha dichiarato la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato direttamente con l’utilizzatore.

Continua »
Iscrizione gestione commercianti e attività effettiva

La sentenza chiarisce che la mera qualità di socio accomandatario in società inattive, proprietarie solo di immobili concessi in locazione, non comporta l’obbligo di iscrizione alla gestione commercianti. Tale obbligo sussiste solo in presenza di effettiva attività lavorativa con carattere di abitualità e prevalenza.

Continua »
Illegittimità del licenziamento per giusta causa

La sentenza ribadisce i principi in tema di onere probatorio in materia di giusta causa di licenziamento e proporzionalità tra la sanzione disciplinare ed i fatti addebitati al lavoratore.

Continua »
Improcedibilità del ricorso per mancata notifica

La sentenza afferma il principio per cui la notifica del ricorso introduttivo è un requisito essenziale per la procedibilità del giudizio. In mancanza, il ricorso è dichiarato improcedibile, con conseguente definitiva esecutività del titolo impugnato.

Continua »
Riconoscimento indennizzo per malattia professionale

La sentenza ribadisce il diritto del lavoratore all’indennizzo per le malattie professionali, con la valutazione del danno biologico e la determinazione della rendita in base alla percentuale di inabilità permanente accertata.

Continua »
Illegittimità del licenziamento di un dirigente

La sentenza affronta il tema del licenziamento del dirigente in presenza di un patto di non concorrenza, analizzando la legittimità del recesso datoriale alla luce dei doveri di fedeltà e correttezza del dirigente e della sussistenza di un’effettiva attività in concorrenza. Il giudice ha inoltre vagliato la sussistenza dei presupposti per l’applicazione dell’art. 1345 c.c., in relazione alla natura ritorsiva del licenziamento.

Continua »
Inammissibilità del ricorso per carenza di interesse ad agire

Il Giudice ha dichiarato inammissibile il ricorso perché la parte ricorrente non ha dimostrato di avere un interesse concreto e attuale alla pronuncia giurisdizionale, nonostante le diverse opportunità concesse dal Giudice. La sentenza evidenzia l’importanza dell’interesse ad agire quale condizione essenziale per l’azione giudiziale.

Continua »
Iscrizione Gestione Commercianti e Requisiti

La sentenza chiarisce i requisiti per l’iscrizione alla Gestione Commercianti, in particolare la necessità di partecipazione al lavoro aziendale con carattere di abitualità e prevalenza. Viene inoltre definito l’onere probatorio in capo all’ente previdenziale.

Continua »
NASPI e attività autonoma precedente alla domanda

In tema di NASPI, non comporta decadenza dalla corresponsione della prestazione l’omessa comunicazione dell’incarico di presidente e componente del consiglio di amministrazione di una società cooperativa, il quale – in considerazione dell’immedesimazione organica tra persona fisica ed ente e dell’assenza del requisito della coordinazione – non può ritenersi compreso tra i rapporti di co.co.co. o di lavoro subordinato.

Continua »
Indennità di trasferta, prescrizione e contributi

Il Tribunale ha chiarito la distinzione tra indennità di trasferta e contributo di trasporto, stabilendo che quest’ultimo è assoggettabile a contribuzione. La sentenza ha inoltre analizzato le differenze tra omissione ed evasione contributiva ai fini dell’applicazione delle sanzioni civili.

Continua »
Opposizione a intimazione di pagamento per contributi previdenziali

La sentenza ribadisce il principio di diritto secondo cui la notifica della cartella esattoriale interrompe i termini di prescrizione, inoltre ribadisce la perentorità dei termini per proporre opposizione all’iscrizione a ruolo. Viene ribadito inoltre l’orientamento della Cassazione per cui l’intimazione di pagamento che segue l’emissione di cartelle esattoriali, le quali hanno già determinato il quantum delle pretese creditorie, è congruamente motivata attraverso il semplice richiamo alle cartelle di pagamento.

Continua »
Insussistenza obbligo contributivo per liquidatore

L’obbligo contributivo per i liquidatori di società sussiste solo se l’attività svolta presenta i caratteri di abitualità e prevalenza, come previsto per i soci di società di persone. Il semplice recupero di crediti pregressi, pur se protratto nel tempo, non configura un’attività d’impresa tale da far sorgere l’obbligo contributivo.

Continua »
Riconoscimento qualifica superiore - Differenze retributive

Per il riconoscimento di una qualifica superiore non basta l’autonomia nell’organizzazione del lavoro o l’esperienza maturata, occorrendo attività coerenti con quelle del livello rivendicato e caratterizzate da autonomia, potere direttivo, responsabilità misurata sui risultati e rilevanza delle materie trattate.

Continua »
Licenziamento, mancato rispetto reperibilità aggravamento malattia

La sentenza afferma la legittimità del licenziamento di un dipendente a causa della violazione degli obblighi di reperibilità durante la malattia e dell’aver tenuto una condotta che ha aggravato la sua condizione, ritardando il ritorno al lavoro. La Corte ha inoltre stabilito che la mancata affissione del codice disciplinare non inficia la validità del licenziamento, in quanto le infrazioni contestate riguardavano la violazione di obblighi normativi e principi generali di correttezza e buona fede.

Continua »
Residenza effettiva per assegno sociale

La sentenza conferma il principio per cui la residenza effettiva e stabile in Italia costituisce requisito essenziale per il diritto all’assegno sociale. Tale requisito non viene meno per brevi periodi di assenza, ma soggiorni prolungati all’estero, senza comunicazione all’ente e senza motivi validi, ne determinano la perdita, con conseguente obbligo di restituzione delle somme percepite.

Continua »