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Diritto Fallimentare

Reclamo contro sentenza di liquidazione giudiziale

La sentenza si basa sul principio per cui la sussistenza dei requisiti per la dichiarazione di fallimento (stato di insolvenza e superamento della soglia di fallibilità) grava sull’imprenditore. La Corte ha ritenuto che la documentazione presentata non fosse sufficiente a dimostrare il possesso congiunto dei requisiti per la non fallibilità, confermando la sentenza impugnata.

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Integrazione documentazione per sovraindebitamento

Il Giudice, in materia di sovraindebitamento, sottolinea la necessità di una completa e trasparente rappresentazione della situazione patrimoniale e finanziaria del debitore. Ciò al fine di valutare la sussistenza dei presupposti per l’accesso alla procedura e la fattibilità del piano di rientro.

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Apertura Liquidazione Controllata Patrimonio

La sentenza dichiara l’apertura della liquidazione controllata del patrimonio del debitore, individuando gli organi della procedura e stabilendo le modalità di ripartizione dell’attivo. Viene inoltre determinata la quota di reddito non aggredibile destinata al mantenimento del nucleo familiare.

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Sentenza dichiarativa di apertura della liquidazione giudiziale

Il Tribunale, verificata la sussistenza dei presupposti di legge, dichiara l’apertura della liquidazione giudiziale di una società a causa del suo stato di insolvenza, desunto da una serie di fattori tra cui l’incapacità di far fronte ai propri debiti.

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Rigettata omologa di concordato preventivo

Il Tribunale ha stabilito che il piano di concordato preventivo non era idoneo in quanto non dimostrava la capacità dell’azienda di superare l’insolvenza. Inoltre, la proposta di distribuzione del valore di liquidazione non rispettava l’ordine delle cause legittime di prelazione. La sentenza evidenzia l’importanza di un piano concordatario solido e sostenibile per ottenere l’omologa del Tribunale.

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Rigetto relazione sovraindebitamento per carenze

L’ordinanza ribadisce l’importanza di una dettagliata relazione di sovraindebitamento, che deve includere informazioni complete su conti correnti, cause dell’indebitamento, capacità di sostentamento e diligenza nell’assunzione delle obbligazioni.

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Revoca ammissione alla procedura ex art. 44 CCII

La mancata presentazione delle informazioni periodiche previste dall’art. 44 CCII comporta la revoca del provvedimento di ammissione alla procedura, configurando una grave violazione degli obblighi informativi a carico del debitore.

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Apertura liquidazione giudiziale di impresa individuale

La sentenza affronta il tema dell’insolvenza di un’impresa e la conseguente apertura della liquidazione giudiziale, evidenziando i presupposti di legge, le fasi procedurali e le responsabilità del debitore.

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Reclamo infondato contro sentenza dichiarativa di fallimento

La sentenza riguarda un reclamo avverso una dichiarazione di fallimento. Il Tribunale, nel respingere il reclamo, ha sottolineato l’importanza della presentazione di bilanci attendibili per dimostrare l’insussistenza dei requisiti dimensionali che portano al fallimento. In mancanza di prove convincenti, il giudice ha confermato lo stato di insolvenza.

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Fallimento società incorporata e legittimazione passiva

La Corte d’Appello ha ribadito il principio secondo cui la legittimazione passiva, in caso di fallimento di una società incorporata, spetta alla società estinta e non all’incorporante. La Corte ha inoltre affermato che la notifica del ricorso va effettuata alla società incorporata e non all’incorporante.

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Dichiarazione di apertura della procedura di liquidazione giudiziale

Il Tribunale dichiara l’apertura della liquidazione giudiziale quando sussiste uno stato di insolvenza del debitore, inteso come incapacità di far fronte alle proprie obbligazioni con mezzi ordinari. Il mancato pagamento anche di un solo debito, se significativo dell’incapacità di adempiere regolarmente, può costituire indice rivelatore dell’insolvenza.

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Sentenza apertura liquidazione controllata impresa minore

Un’impresa minore in stato di crisi può ottenere l’apertura della liquidazione controllata, procedura che offre al debitore la possibilità di risanare i propri debiti sotto la supervisione del tribunale.

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Apertura procedura di liquidazione controllata

La sentenza affronta il tema del sovraindebitamento e l’accesso alla procedura di liquidazione controllata, analizzando i requisiti di competenza, legittimazione, e le condizioni per l’ammissione alla procedura. Vengono inoltre esaminati gli aspetti relativi alla determinazione del limite di reddito trattenibile dal debitore e alla gestione dei beni inclusi nella procedura.

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Liquidazione giudiziale di una società agricola

Il Tribunale ha dichiarato l’apertura della liquidazione giudiziale di una società, nonostante questa fosse registrata come agricola, in quanto ha ritenuto prevalente l’attività commerciale svolta. La sentenza si basa sul principio per cui la natura dell’attività d’impresa va determinata in base alla reale attività esercitata, e non alla mera iscrizione nel Registro delle Imprese.

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Pagamento effettuato da un debitore insolvente

Il Tribunale ha stabilito che un pagamento effettuato da un debitore insolvente a un creditore consapevole dello stato di insolvenza può essere revocato. La consapevolezza dello stato di insolvenza può essere desunta da circostanze fattuali e dalla normale diligenza professionale del creditore.

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Esdebitazione del debitore in liquidazione del patrimonio

Il Tribunale, verificati i presupposti di legge, dichiara inesigibili i debiti concorsuali non soddisfatti integralmente nella procedura di liquidazione del patrimonio del debitore, previa verifica dei requisiti di accesso alla procedura di sovraindebitamento.

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Esdebitazione del debitore in liquidazione patrimonio

Il Tribunale, verificati i presupposti di legge e in particolare l’assenza di atti in frode ai creditori e la collaborazione del debitore alla procedura, ha concesso l’esdebitazione per i debiti non soddisfatti nell’ambito della liquidazione del patrimonio.

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Revoca dell'ipoteca su finanziamento preesistente

La sentenza conferma la revocabilità dell’ipoteca concessa a garanzia di un finanziamento che, in realtà, non ha comportato l’erogazione di nuova finanza ma è servito a ripianare un debito pregresso. L’operazione, perfezionata in un periodo sospetto antecedente al fallimento, è stata ritenuta lesiva della par condicio creditorum.

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Requisiti start-up innovativa per accesso a liquidazione controllata

La sentenza chiarisce che per l’accesso alla liquidazione controllata da parte di una start-up innovativa non è sufficiente la sola iscrizione nel Registro delle Imprese, ma è necessario il possesso effettivo dei requisiti sostanziali previsti dalla normativa, da provarsi anche in giudizio.

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Liquidazione controllata assenza di beni immediatamente liquidabili

La sentenza ribadisce i principi sulla liquidazione controllata del sovraindebitato, confermando la possibilità di avviarla anche in assenza di beni immediatamente liquidabili, purché sussistano i presupposti di legge.

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