Assemblea condominiale, convocazione amministratore illegittimo
In tema di condominio di edifici, l’istituto della prorogatio imperii, che trova fondamento nella presunzione di conformità alla volontà dei condomini e nell’interesse del condominio alla continuità dell’amministratore, è applicabile in ogni caso in cui il condominio rimanga privato dell’opera dell’amministratore, e, pertanto, non solo nei casi di scadenza del termine di cui all’art. 66 c. c. , secondo comma, il quanto il potere di convocare l’assemblea, da tale norma attribuito a ciascun condomino, presuppone la mancanza dell’amministratore, che è ipotesi diversa da quella che si verifica nei casi di cessazione, per qualsivoglia causa, del mandato dell’amministratore o di illegittimità della sua nomina.
Continua »Delibera condominiale di approvazione del bilancio preventivo
Devono, pertanto, ritenersi valide le deliberazioni assembleari con le quali si stabilisce che il bilancio preventivo per il nuovo esercizio sia conforme al preventivo o al consuntivo dell’esercizio precedente, risultando in tal modo determinate per relationem sia la somma complessivamente stanziata sia quella destinata alle singole voci, mentre la ripartizione fra i singoli condomini deriva automaticamente dall’applicazione delle tabelle millesimali.
Continua »La violazione del regolamento di condominio
Cassazione Civile, Seconda Sezione, Sentenza n. 1405 del 23 gennaio 2007
Continua »Criterio di uso del garage condominiale, posti macchina
Trattandosi, invero, di garage in comunione pro indiviso fra tutti i condomini, in cui il diritto di ciascuno investe l’immobile nella sua totalità, la quota di proprietà di cui all’art. 1118 c. c. , quale misura del diritto di ogni condomino, rileva relativamente ai pesi ed ai vantaggi della comunione, ma non in ordine al godimento che si presume uguale per tutti, come ribadisce l’art.
Continua »Diritto di superficie, fondo e quanto su di esso insistente
952 c. c. , prevede la possibilità di alienazione separata della proprietà della costruzione rispetto a quello del suolo, senza che possa desumersi che detta separazione debba operare a senso unico; ciò, infatti, comporterebbe la inammissibile impossibilità per l’originario proprietario del tutto che la proprietà del suolo, ormai priva dello jus edificandi, possa essere successivamente ceduta a terzi. 952 c. c. consente di separare la proprietà del suolo da quella della costruzione su di esso esistente, non può dubitarsi che in difetto di una inequivoca costituzione, contestualmente alla vendita del suolo, di un diritto di superficie in favore del venditore o di terzi, onde determinare la separazione della proprietà del suolo da quella del fabbricato, non può trovare applicazione il principio generale di accessione.
Continua »Società di capitali, amministratore di condominio
1105 c. c. , che attribuisce a tutti i partecipanti il diritto di concorrere nell’amministrazione della cosa comune, non è corretto escludere dall’amministrazione il partecipante al condominio che sia una persona giuridica. D’altra parte, per quanto attiene all’esatto adempimento di tutte le obbligazioni le persone giuridiche presentano coefficienti di affidabilità non minori e diversi da quelli della persona fisica.
Continua »Locazione, uso diverso da abitazione, aggiornamento del canone
In tema di locazione di immobili adibiti ad uso diverso da quello abitativo, ogni pattuizione avente ad oggetto non l’aggiornamento del corrispettivo ai sensi dell’art. 79 sanziona di nullità un’ampia gamma di pattuizioni, comprensiva di quelle volte a limitare la durata legale del contratto, ad attribuire al locatore altro vantaggio in contrasto con le disposizioni delle legge sull’equo canone.
Continua »Preliminare di vendita di cosa altrui, promittente venditore
In ordine alle modalità di adempimento dell’obbligazione assunta dal promittente venditore di una cosa altrui, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno sancito che “la prestazione può essere eseguita, indifferentemente, acquistando il bene e ritrasmettendolo al promissario, oppure facendoglielo alienare direttamente dal reale proprietario, in quanto l’art.
Continua »Caparra, restituzione
La caparra confirmatoria, che consiste in una somma o in una quantità di cose fungibili, ha natura composita e funzione eclettica. Essa è volta a garantire l’esecuzione del contratto, venendo incamerata in caso di inadempimento della controparte, sotto tale profilo pertanto avvicinandosi alla cauzione; ha funzione di autotutela, consentendo di recedere dal contratto senza la […]
Continua »Obbligo di ottenere il certificato di abitabilità dell'immobile
Incombe all’alienante o disponente l’obbligo di curare l’ottenimento del certificato di abitabilità, posto a tutela delle esigenze igieniche e sanitarie nonché degli interessi urbanistici, richiedenti l’accertamento pubblico della sussistenza delle condizioni di salubrità, stabilità e sicurezza dell’edificio, attestante l’idoneità dell’immobile ad essere abitato e più generalmente ad essere frequentato dalle persone fisiche. In presenza, come […]
Continua »Locazione, recesso del conduttore
L’onere per il conduttore di specificare i gravi motivi contestualmente alla dichiarazione di recesso a norma dell’art. 29 – deve ritenersi insito nella previsione della facoltà di recesso, la cui comunicazione, in quanto trattasi i recesso “titolato”, non può prescindere dalla specificazione dei motivi, che valgono a dare una dichiarazione di recesso la precisa collocazione nell’ambito della fattispecie normativa in esame.
Continua »Sostituzione dei lavoratori in sciopero
Ove con contratto aziendale si sia convenuta la possibilità di stipulare (con lavoratori a tempo indeterminato dipendenti da altro lavoratore) contratti a termine per prestazioni nei giorni di sabato e domenica, il disporre che i lavoratori, concretamente assunti con tali contratti, lavorino in altro giorno ed al fine di sostituire i lavoratori in sciopero, è comportamento lesivo del diritto di sciopero. Lo spostamento del lavoratore a mansioni equivalenti (quali quelle svolte dal lavoratore in sciopero), effettuato per esigenze aziendali, è diritto tutelato dall’art.
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