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Diritto Societario

Sequestro conservativo beni ex amministratore

Il Tribunale conferma il sequestro conservativo sui beni di un ex amministratore per responsabilità derivante da una presunta mala gestione societaria, omesso versamento di imposte e dissipazione del patrimonio aziendale.

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Scioglimento del rapporto sociale limitatamente a un socio

Nelle società di persone, in caso di scioglimento del rapporto sociale limitatamente a un socio, la responsabilità di quest’ultimo verso i terzi per le obbligazioni sociali anteriormente contratte si protrae finché dura il rapporto sociale, poiché il termine “responsabilità” (di cui all’art. 2290 c.c.) allude non già al momento in cui l’obbligazione è sorta, ma a quello in cui è divenuta esigibile ed è rimasta inadempiuta.

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Amministratori privi di deleghe o non operativi e obbligo di vigilanza

In base alla giurisprudenza di legittimità, a seguito della riforma delle società di capitali del 2003, gli amministratori privi di deleghe (o non operativi) non sono più sottoposti ad un generale obbligo di vigilanza, tale da trasmodare di fatto in una responsabilità oggettiva, per le condotte dannose degli altri amministratori, ma rispondono solo quando non abbiano impedito fatti pregiudizievoli di quest’ultimi in virtù della conoscenza ― o della possibilità di conoscenza, per il loro dovere di agire informati ex art. 2381 c.c. ― di elementi tali da sollecitare il loro intervento alla stregua della diligenza richiesta dalla natura dell’incarico e dalle loro specifiche competenze (Cass. 31 agosto 2016, n. 17441).

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Esclusione socio cooperativa e indennità di occupazione

La sentenza chiarisce i termini di decadenza per l’impugnazione di una delibera di esclusione da una cooperativa, sottolineando che decorrono dalla comunicazione al socio e non sono sospesi dal ricorso ad altri organi. Inoltre, viene affrontato il tema della prescrizione del credito della cooperativa per indennità di occupazione, stabilendo che inizia a decorrere dalla data in cui la delibera di esclusione diventa efficace. Infine, la sentenza specifica che il calcolo dell’indennità di occupazione deve basarsi su parametri di mercato e non sui soli valori catastali.

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Azione di responsabilità in fondazioni bancarie

La sentenza analizza la natura giuridica delle fondazioni bancarie e l’applicabilità della prescrizione breve prevista per l’azione sociale di responsabilità nelle società di capitali. La Corte evidenzia l’evoluzione normativa e l’incompatibilità del parametro di diligenza del “buon padre di famiglia” con la complessità gestionale delle fondazioni bancarie, giustificando l’assimilazione ai fini della prescrizione.

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Rigetto impugnazione delibera aumento capitale sociale

La sentenza affronta il tema dell’abuso di maggioranza nelle delibere societarie, in particolare in relazione all’aumento di capitale sociale. Il Tribunale analizza il diritto di informazione del socio, l’interesse sociale alla capitalizzazione, la facoltà di non prevedere un sovrapprezzo in caso di aumento con opzione.

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Incompetenza Sezione Specializzata controversia su finanziamento

L’ordinanza chiarisce la competenza in una controversia riguardante la nullità di contratti di finanziamento collegati all’acquisto di azioni, affermando che la controversia non attiene a rapporti societari ma a rapporti di finanziamento. Si ribadisce che il criterio per la competenza delle Sezioni Specializzate è il legame diretto della controversia con i rapporti societari.

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Determinazione modalità esecutive provvedimento cautelare

Il Tribunale, in sede di determinazione delle modalità di esecuzione di un provvedimento cautelare ex art. 669-duodecies c.p.c., ha il potere di specificare le modalità di attuazione del provvedimento stesso, anche mediante accesso a documenti, qualora si tratti di obbligazione di fare.

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Scioglimento società e nomina liquidatore

Il decreto affronta la disciplina della successione ereditaria, dello scioglimento della società e della nomina del liquidatore in caso di inerzia dei soci.

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Società in liquidazione, nomina liquidatore per inerzia assemblea

In caso di inerzia dell’assemblea dei soci nella nomina del liquidatore di una società in liquidazione, il Tribunale può procedere alla nomina di un liquidatore esterno alla compagine sociale per assicurare lo svolgimento della funzione liquidatoria.

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Convocazione assemblea per esclusione socio

La pronuncia ribadisce il diritto dei soci di richiedere la convocazione dell’assemblea per discutere questioni di competenza dell’organo stesso. Gli amministratori possono rifiutare la convocazione solo in casi eccezionali, come l’illiceità o l’impossibilità della richiesta, non potendo sostituirsi all’assemblea nel merito.

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Responsabilità amministratore, vendita immobile sottoprezzo

Il Tribunale accoglie la domanda di un socio che impugnava una delibera assembleare per nullità, essendo stato escluso dalla partecipazione all’assemblea stessa, e condanna l’amministratore al risarcimento dei danni per aver venduto un immobile sociale ad un prezzo notevolmente inferiore a quello di mercato.

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Cessione del credito tra società

La sentenza affronta il tema del divieto di cessione dei crediti e ne afferma la validità limitatamente alle obbligazioni intuitu personae, escludendo l’applicabilità del divieto alle obbligazioni pecuniarie. Inoltre si affronta il tema della costituzione in mora del debitore, ritenendo idonea la notifica di una citazione a comparire anche in caso di giudice incompetente.

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Imposte non versate, liquidatore e socio, nessuna responsabilità

La sentenza stabilisce che, in caso di liquidazione di una società, né il liquidatore né il socio unico possono essere ritenuti responsabili per il mancato pagamento di imposte pregresse, se hanno agito in conformità alla legge e alle direttive dell’autorità giudiziaria, e se non sussiste colpa o negligenza nella loro condotta.

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Insussistenza obbligo contributivo per liquidatore

L’obbligo contributivo per i liquidatori di società sussiste solo se l’attività svolta presenta i caratteri di abitualità e prevalenza, come previsto per i soci di società di persone. Il semplice recupero di crediti pregressi, pur se protratto nel tempo, non configura un’attività d’impresa tale da far sorgere l’obbligo contributivo.

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Responsabilità amministratore per danni alla società

In tema di responsabilità dell’amministratore per i danni cagionati alla società amministrata, il principio della insindacabilità del merito delle scelte di gestione (cd. business judgement rule, non si applica in presenza di irragionevolezza, imprudenza o arbitrarietà palese dell’iniziativa economica.

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Conferma misure protettive ex art. 18 CCII

La sentenza analizza i presupposti per la concessione e la conferma delle misure protettive a favore delle imprese in crisi, evidenziando la necessità di bilanciare l’interesse del debitore al risanamento con quello dei creditori a non subire pregiudizi. Il Tribunale sottolinea l’importanza della valutazione caso per caso, tenendo conto del piano di risanamento, delle trattative in corso e della posizione dei creditori.

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Prelievo di stabilità sui giochi leciti: appelli respinti

La Corte ha stabilito che il prelievo di stabilità del 2015 sui giochi leciti, pur essendo stato un intervento una tantum, non era retroattivo. Il criterio di riparto, stabilito dalla legge, non prevede la solidarietà passiva tra gestore ed esercente. Le domande degli attori, volte a contestare il prelievo, sono state ritenute infondate.

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Amministratore, responsabilità per mala gestio

La sentenza afferma la responsabilità dell’amministratore di una società in caso di gravi irregolarità contabili, violazione degli obblighi di legge e mancata prova liberatoria. Il danno risarcibile è quantificato anche in eccedenza rispetto al passivo fallimentare.

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Rigetto reclami contro omologa concordato semplificato

La sentenza affronta il tema del concordato semplificato e della falcidia dei crediti prededucibili. La Corte ha stabilito che il rispetto dell’ordine delle cause di prelazione è irrinunciabile, ma la soddisfazione non integrale dei crediti privilegiati è ammissibile in caso di incapienza dei beni su cui insiste la causa di prelazione.

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