Società di ingegneria e obbligo di iscrizione Inarcassa
Il Tribunale ha ribadito che l’obbligo di iscrizione e comunicazione ad Inarcassa per le società di ingegneria sussiste per il solo fatto di avere un oggetto sociale che comprende attività ingegneristiche, anche in assenza di un effettivo svolgimento e a prescindere dall’iscrizione ad altre forme di previdenza.
Continua »Corrispettivo pattuito per la cessione di quote societarie
Il giudizio verte sulla compravendita di quote societarie e sull’impugnazione del prezzo. Il giudice ha affermato che l’onere della prova sulla simulazione del prezzo ricade sull’attore, che non ha fornito prove sufficienti. Inoltre, l’applicazione della garanzia per vizi della cosa venduta alle quote societarie richiede specifiche garanzie contrattuali o la prova del dolo, elementi non emersi nel caso in esame. Infine, la mancata presentazione di memorie istruttorie e la mancata partecipazione alle udienze successive da parte dell’attore hanno dimostrato un disinteresse a proseguire l’opposizione.
Continua »Responsabilità amministratore per danno da false informazioni
Il Tribunale ha condannato l’ex amministratore di una società al risarcimento del danno nei confronti di un terzo che aveva subito un danno a causa delle false informazioni fornite dall’amministratore sulla situazione debitoria della società. Il Tribunale ha ritenuto che l’amministratore fosse responsabile ai sensi dell’art. 2395 c.c. per aver agito con dolo, inducendo il terzo a concludere un contratto a condizioni diverse da quelle che avrebbe accettato se avesse conosciuto la reale situazione debitoria.
Continua »Responsabilità 231 e cancellazione della società dal registro delle imprese
Il Tribunale di Milano, con sentenza dell’8 settembre 2020, aveva condannato XXX per i reati di turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente oltre che per corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio e i responsabili amministrativi della società YYY Srl in liquidazione (e della ZZZ S. p. a) alla pena pecuniaria di Euro 50. 150 c. p. La questione dell’equiparazione tra società cancellata e morte del reo, con relativa cessazione di ogni rapporto processuale dipendente dall’illecito derivante dal delitto presupposto, ha visto negli anni svilupparsi un ricco dibattito giurisprudenziale e dottrinale con due diverse posizioni.
Continua »Responsabilità dell'amministratore di società
La sentenza conferma la responsabilità degli amministratori di società per i danni causati da scelte gestionali irragionevoli, come il pagamento di compensi professionali eccessivi senza adeguata verifica e l’autodeterminazione di un compenso personale sproporzionato rispetto ai risultati ottenuti e alla situazione economica della società.
Continua »Partecipazione agli utili per la collaborazione nell'impresa familiare
Il Tribunale di Ancona, in funzione di giudice del lavoro, condannava XXX a pagare al figlio YYY la somma di euro 122. 230-bis c. c. risiede nella tutela dei familiari-collaboratori continuativamente in essa impegnati, attraverso il riconoscimento di diritti di ordine economico esercitabili durante la vita economica dell’impresa e al momento della cessazione dalla partecipazione per qualsiasi causa o del trasferimento dell’impresa.
Continua »Società di persone, revoca dell’amministratore ed esclusione del socio
La società semplice XXX, nonché i soci, proponevano ricorso per cassazione avverso la sentenza con cui la Corte di appello di Roma aveva confermato la sentenza con cui il Tribunale aveva dichiarato l’invalidità della delibera assembleare della ridetta società, assunta in data 2 dicembre 2015, con cui YYY era stata esclusa dalla compagine sociale, ai sensi degli artt. Peraltro, la circostanza che alcuni soci, pur avendone diritto, si astengano dall’amministrare, affidando la gestione agli altri (eventualità che si è verificata nel caso di specie, ove è pacifico che YYY abbia amministrato la società per dieci anni) è espressamente contemplata dall’art.
Continua »Bancarotta impropria da false comunicazioni sociali
Bancarotta impropria da false comunicazioni sociali, avere occultato nei bilanci le perdite derivanti da plurime condotte depauperative, perdite che, ove annotate per quello che erano – e non dietro le mentite spoglie di operazioni apparentemente regolari – avrebbero disvelato la criticità della situazione economico-patrimoniale della società ed avrebbero determinato l’esigenza di assumere i provvedimenti consequenziali per la ricapitalizzazione della stessa. A tale riguardo, può affermarsi che la giurisprudenza della Suprema Corte, negli ultimi anni si è attestata su un’esegesi particolarmente rigorosa quanto alla responsabilità dell’amministratore senza delega e, in particolare, ai criteri in base ai quali ritenerlo consapevole e, quindi, responsabile di attività predatorie ai danni della società amministrata, commesse dall’amministratore munito di delega.
Continua »Amministratore non operativo e inadempimento dei delegati
Ne consegue che, in caso d’inadempimento (o d’incompleto o inesatto o intempestivo adempimento) a tale dovere, l’amministratore privo di delega che, pur a fronte di segnali di allarme, come la mancata trasmissione di qualsivoglia informazione dovuta nel periodo considerato (e cioè, quanto meno, nel termine minimo di sei mesi previsto dall’art.
Continua »Le prestazioni del socio di società per azioni
Le prestazioni del socio di società per azioni regolate dall’art. L’ampiezza del dettato normativo dimostra che il legislatore ha inteso rimettere al momento costitutivo della società la valutazione circa le conseguenze sullo status di socio derivanti dal detto inadempimento.
Continua »Sindaci, effettiva vigilanza sull'amministrazione della società
Il giudice delegato al fallimento della XXX S. R. L. respingeva la domanda di ammissione al passivo proposta da YYY del credito al compenso dallo stesso maturato, quale sindaco della società fallita, in collocazione privilegiata, “per mancanza di prova della attività, della pattuizione del compenso richiesto e comunque non risultando una utile attività di vigilanza sulla società, da tempo in crisi”. 1176, comma 2°, c. c. , e cioè di controllare in ogni tempo che gli amministratori, alla stregua delle circostanze del caso concreto, compiano la scelta gestoria nel rispetto di tutte le regole che disciplinano il corretto procedimento decisionale.
Continua »Giusta causa per la revoca dell'amministratore
Nel caso esaminato, la Corte di appello aveva ritenuto legittima la revoca dalla carica di amministratore della XXX s. r. l. disposta nei confronti del YYY per ragioni di “situazioni di natura sopravvenuta”, individuate nell’entrata in vigore del d. lgs. La sentenza impugnata conteneva un riferimento anche all’esistenza di una causa di scioglimento che l’amministratore non avrebbe rilevato, al pari dei presupposti per la riduzione del capitale sociale per perdite, tuttavia, tali circostanze venivano ritenute estranee alla ratio decidendi, incentrata sul sopravvenuto mutamento della legislazione che aveva interessato il settore di attività della società.
Continua »Improvvisa crisi di liquidità e debito erariale
l’imputato può invocare l’assoluta impossibilità di adempiere il debito erariale, quale causa di esclusione della responsabilità penale, a condizione che provveda ad assolvere gli oneri di allegazione concernenti sia il profilo della non imputabilità a lui medesimo della crisi economica che ha investito l’azienda, sia l’aspetto della impossibilità di fronteggiare la crisi di liquidità tramite il ricorso a misure idonee, da valutarsi in concreto, occorrendo in definitiva la prova che non sia stato altrimenti possibile per il contribuente reperire le risorse necessarie a consentirgli il puntuale adempimento delle obbligazioni tributarie
Continua »Bancarotta fraudolenta documentale, scomparsa dei libri contabili
La Corte di Appello di Torino confermava la sentenza con cui il tribunale di Torino, in data 13. In una serie di recenti e condivisibili arresti si è, inoltre, precisato, che, in tema di bancarotta fraudolenta documentale, l’occultamento delle scritture contabili, per la cui sussistenza e necessario il dolo specifico di recare pregiudizio ai creditori, consistendo nella fisica sottrazione delle stesse alla disponibilità degli organi fallimentari, anche sotto forma della loro omessa tenuta, costituisce una fattispecie autonoma ed alternativa – in seno all’art.
Continua »Bancarotta semplice contestata ai sindaci
XXX, YYY, ZZZ e KKK furono originariamente tratti a giudizio per rispondere di una pluralità di reati, tutti connessi al fallimento della JJJ s. r. l. (dichiarato con sentenza del 16 luglio 2015) e contestati, ai primi tre, nelle loro rispettive qualità di presidente (il primo) e componenti (gli altri) del collegio sindacale e al KKK nella sua qualità di amministratore unico della predetta società. Ciò premesso, la Corte territoriale, ha argomentato analiticamente sia in ordine al momento in cui poteva ritenersi cristallizzato lo stato d’insolvenza, sia in ordine alla misura della colpa addebitata ai sindaci, seppur non esplicitamente qualificata in termini coerenti con la previsione normativa.
Continua »D.Lgs. n. 231/2001, impresa individuale e società unipersonali
All’impresa individuale, che non costituisce un autonomo soggetto di diritto distinto dalla persona fisica dell’imprenditore, ex Decreto Legislativo n. 231 del 2001, articolo 1, comma 2, non si applica la disciplina della responsabilità amministrativa degli enti, riferita ai soli soggetti collettivi (Sez. E tuttavia, anche nel caso di società unipersonali di piccole dimensioni, in cui la particolare struttura dell’ente rende labile e difficilmente percettibile la dualità soggettiva tra società ed ente, tra l’imputazione dei rapporti alla persona fisica ed imputazione alla persona giuridica, il tema attiene solo al se sia configurabile una responsabilità dell’ente sulla base del sistema normativo previsto dal Decreto Legislativo n. 231 del 2001.
Continua »Collegio sindacale, comunicazioni alla CONSOB
XXX, YYY e ZZZ proponevano opposizione avverso la delibera n. del 14/2/2018 con cui la CONSOB aveva inflitto, a ciascuno di loro, la sanzione pecuniaria di Euro 25. La Corte d’appello di Torino non ha, pertanto, osservato questo principio, laddove ha ritenuto di poter escludere l’antigiuridicità dell’omessa comunicazione a CONSOB, da parte del Collegio sindacale, della incompletezza della relazione informativa da parte dell’A. d. , dando rilievo a circostanze di fatto estranee e sopravvenute.
Continua »Azione di risarcimento nei confronti degli amministratori
1.000.000,00 (poi ridotto, in sede di precisazione delle conclusioni, ad € 47. 2484, comma 3, c. c. , ossia all’iscrizione della dichiarazione di accertamento di tale causa di scioglimento nel registro delle imprese, derivandone, in caso di ritardo od omissione, una loro responsabilità verso la società, i soci ed i creditori per i danni che ne siano derivati.
Continua »Nullità della delibera assembleare, società per azioni
Il Tribunale di Pistoia, con sentenza del 16/6/2015, rigettava le domande proposte da YYY. n. 20170 del 2022, che ha confermato la decisione impugnata nella parte in cui ha esaminato nel merito la domanda di accertamento della nullità di un contratto quadro di intermediazione mobiliare, contenuta nell’atto di appello e fondata su un motivo di nullità diverso da quello dedotto in primo grado, escludendone l’inammissibilità), in dispositivo, la nullità della delibera stessa.
Continua »Cessione di ramo d'azienda, autonomia organizzativa
Secondo un risalente principio di legittimità (più recentemente ribadito da Cass. La prova dell’esistenza di tutti i requisiti che ne condizionano l’operatività, non vincolata ad alcuna particolare forma, incombe su chi intenda avvalersi degli effetti previsti dall’articolo 2112 c. c. , quale eccezione al principio del necessario consenso del lavoratore creditore ceduto: in particolare, spetta alla società cedente l’onere di allegare e provare l’insieme dei fatti concretanti un trasferimento di ramo d’ azienda (Cass.
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