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Diritto Societario

Società cancellata, obbligazioni non assolte

Responsabilità dei soci in ordine alle obbligazioni non assolte dalla società cancellata, presupposto di un attivo nel bilancio di liquidazione. La responsabilità dei soci, ex articolo 2495 c. c. , comma 2, in ordine alle obbligazioni non assolte dalla società cancellata, è limitata alla quota (eventualmente) riscossa in base al bilancio finale di liquidazione.

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Accertamento del grado di veridicità del bilancio

Accertamento del grado di veridicità del bilancio, correttezza true and fair view, clausola generale richiamata nelle direttive europee in materia.

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Perdita di esercizio, limiti del terzo della misura di capitale

La dottrina largamente maggioritaria e parte significativa della giurisprudenza di merito affermano che il fatto determinante lo scioglimento della società non è la riduzione del capitale al disotto del minimo legale, per effetto di una perdita di qualunque consistenza quantitativa, ma che l’evento dissolutivo in parola si verifica solo quando la perdita di esercizio è superiore al terzo del capitale e lo riduce al disotto di tale ammontare minimo. Nell’azione di responsabilità promossa dal curatore di fallimento ai sensi della L. Fall. ,

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Mancata o irregolare tenuta delle scritture contabili

Dunque, le condizioni della azione di risarcimento danni nei confronti degli amministratori, riconducibile all’attività da essi posta in essere dopo il verificarsi di una causa di scioglimento, sono il compimento, dopo tale evento, di atti di gestione non aventi una finalità meramente conservativa del patrimonio sociale (liquidatoria), il danno ed il nesso di causalità tra condotta e danno. Non vi è dubbio che il compimento da parte dell’amministratore, dopo il verificarsi della causa di scioglimento, di atti non aventi una finalità liquidatoria dia luogo a quell’inadempimento astrattamente idoneo a porsi come causa del danno di cui si pretende il risarcimento, prima condizione richiesta per l’affermazione della responsabilità dell’amministratore (Cass.

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Pagamento della quota spettante al socio

L’articolo 2289 c. c. prevede che, nel caso di scioglimento del rapporto sociale relativamente ad un solo socio, questi o i suoi eredi hanno diritto soltanto ad una somma di denaro che rappresenti il valore della quota che deve essere pagata dalla società che è soggetto passivo dell’obbligazione (Cassazione civile, sez. Per la prestazione in questione, il debitore è costituito in mora alla data della scadenza del termine entro il quale ne è imposto l’adempimento, ai sensi del citato articolo 2289 c. c. , u. c. , e cioè entro sei mesi dal giorno in cui si è verificato lo scioglimento del rapporto di società (Cass.

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Amministratore unico e lavoratore dipendente

E’ del tutto compatibile la posizione di socio di società di capitali con quella di amministratore della stessa, tranne le ipotesi di amministratore unico, presidente del consiglio di amministratore o di socio “sovrano” (Cass. , La qualità di amministratore di una società di capitali è, dunque, compatibile con la qualifica di lavoratore subordinato della stessa, ove sia accertato in concreto lo svolgimento di mansioni diverse da quelle proprie della carica sociale rivestita, con l’assoggettamento ad effettivo potere di supremazia gerarchica e disciplinare (Cass. ,

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La responsabilità dei sindaci nelle società di capitali

Sulla funzione di controllo Nelle società di capitali, in generale, l’obbligo di controllo accomuna una pluralità di soggetti ed organi, quali gli amministratori non esecutivi e gli amministratori indipendenti, i sindaci, i revisori, il comitato per il controllo interno, l’organismo di vigilanza di cui al Decreto Legislativo n. 231 del 2001 e il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari nelle società quotate di cui all’articolo 154-bis t. u. f. . articolo 146, l’onere di provare l’assenza di colpa grava sull’organo sociale, trattandosi di responsabilità per i danni cagionati anzitutto alla società, che la procedura fa in tal modo valere.

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Appropriazione di pregi, vanto di un imprenditore

1 marzo 1986, n. 1310) che gli atti di appropriazione di pregi si distinguono dagli atti di confusione, in quanto l’illecito sviamento della clientela da essi causato si realizza non a seguito della confusione di identità tra prodotti od attività di imprese distinte, bensì esclusivamente ingenerando nel pubblico la convinzione che un prodotto od un’impresa abbiano le stesse qualità e pregi di quella concorrente. Né rileva se, la persona fisica, la cui prestazione d’opera aveva in concreto contribuito alla realizzazione delle passate campagne pubblicitarie per un dato numero di clienti, avrebbe per il futuro esplicato tali attività nell’ambito dell’organizzazione imprenditoriale del nuovo soggetto, imputato dell’atto di concorrenza sleale: invero, appunto, ciò sarebbe avvenuto per il futuro, onde l’informazione decettiva ed appropriativa permane.

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Società inattiva, non può determinare effetti estintivi e successori

La società inattiva, ma non cancellata dal registro delle imprese, che si ha nella situazione in cui la società, per quanto esistente, non è operativa sotto il profilo gestionale, non può determinare gli effetti estintivi e successori considerati con la cancellazione dal registro delle imprese, recte con la iscrizione della cessazione della società nel registro delle imprese. Nelle società di persone, in effetti, è l’atto di cancellazione dal registro delle imprese a provocare il medesimo effetto estintivo definito per le società di capitali nell’articolo 2495 c. c. , posto che, nell’ipotesi di semplice inattività, l’organizzazione sociale è in grado di sopravvivere, entro determinati limiti temporali, anche ai suoi soci, ex articolo 2272 n. 4 c. c. (v. anche Cass. ,

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Società di persone, esclusione del socio

Nelle società di persone, le norme sull’esclusione del socio per gravi inadempienze hanno carattere speciale e sostituiscono quelle general.

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Omissione di deposito del bilancio in fase di liquidazione

6 aprile 2018, n. 8582, richiamando analoga conclusione di Cass. 25 ottobre 2016, n. 21517, ha affermato che dalla mancata presentazione per oltre tre anni consecutivi del bilancio annuale, da cui consegue la cancellazione d’ufficio, non emerge un’inequivoca volontà abdicativa della posizione attiva da parte della società.

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Azione di responsabilità nei confronti dell’amministratore

Azione di responsabilità proposta dal socio nei confronti dell’amministratore della società per aver redatto documenti contabili inattendibili.

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Responsabilità degli amministratori di società

Responsabilità degli amministratori di società, esclusa la possibilità d’invocare genericamente il compimento di atti di mala gestio.

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Responsabilità da prospetto, illecito aquiliano autonomo

La responsabilità da prospetto nasce all’atto della propalazione di notizie, informazioni, indicazioni false o fuorvianti.

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ATI Associazione temporanea di imprese

Con l’associazione temporanea di imprese (ATI) non si crea un soggetto giuridico nuovo ed autonomo rispetto ai partecipanti. Le imprese riunite (o associate) possono, tuttavia, costituire tra loro una società consortile, che però si limita solo alla esecuzione delle opere, mentre il contratto di appalto resta fermo tra la stazione appaltante e l’ATI, che lo stipula tramite la mandataria dell’associazione temporanea, che opera in virtù di mandato collettivo, gratuito ed irrevocabile.

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Amministratore di società, diritto a percepire il compenso

Amministratore di società, un’eventuale gratuità dell’incarico può procedere unicamente da una apposita previsione dello statuto.

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Esclusione di un socio, annullamento della deliberazione

L’annullamento della deliberazione di esclusione di un socio (nell’ipotesi, accomandatario di una società in accomandita semplice).

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Cancellazione della società dal registro delle imprese

Cancellazione della società dal registro delle imprese, rinuncia implicita alle mere pretese da parte del liquidatore di società L’estinzione della società. la scadenza del termine di durata, il raggiungimento dell’oggetto sociale o l’impossibilità di conseguirlo, i dissidi insanabili fra i soci o la continuata inattività dell’assemblea ex articoli 2272 e 2484 c. c. ), nell’inesistenza di una disposizione che vieti la cancellazione in presenza di crediti in contesa: senza che ciò possa significare, di per sé solo, anche rinuncia al credito.

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Poteri degli amministratori, natura contrattuale

La fonte dei poteri degli amministratori ha natura contrattuale, non potendosi ipotizzare che dalla sua nomina possano discendere doveri per un terzo.

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Valore della quota del socio defunto, società di persone

Allorché il rapporto sociale si estingua nei confronti di un socio è perciò compito degli amministratori, in ciò obbligati dal combinato disposto degli articoli 2261 e 2289 c. c. , quello di rendere il conto della gestione al fine di consentire la formazione, in nome e per conto della società, di una situazione patrimoniale straordinaria aggiornata ai fini dell’assolvimento dell’onere della società di provare il valore della quota (Cass. , Il criterio di ripartizione dei guadagni e delle perdite, stabilito dall’articolo 2263 c. c. , comma 2, per il socio che ha conferito la propria opera, vale anche all’atto dello scioglimento della società limitatamente al socio predetto per la determinazione della quota da liquidare a questo o ai suoi eredi.

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