La giurisprudenza di questa Corte (nonché del Consiglio Nazionale Forense) in materia è fermissima nel ritenere che la situazione d’incompatibilità con l’esercizio della professione forense, prevista dall’art. 3, comma 1, r. d. l. 27 novembre 1933, n. 1578, la situazione di incompatibilità all’esercizio della professione forense discende obbiettivamente dalla assunzione di una carica sociale, quale quella di amministratore delegato di una società commerciale, che comporti poteri di gestione e di rappresentanza.
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