La carenza di data certa va considerata come fatto impeditivo oggetto di eccezione in senso lato. E’ quindi espressamente attribuito al giudice delegato il potere-dovere di sollevare le eccezioni rilevabili di ufficio, potere-dovere che peraltro, anche in assenza di espresso dato normativo, sarebbe comunque desumibile dai principi già affermati in tema di ampliamento del rilievo di ufficio della nullità, pure in presenza di azione di risoluzione.
La carenza di data certa va considerata come fatto impeditivo oggetto di eccezione in senso lato.
In particolare, l’art. 95, terzo comma, l.f. dispone che all’udienza fissata per l’esame dello stato passivo il giudice decide sulle domande sulla base delle conclusioni ed avuto riguardo alle eccezioni del curatore, a quelle rilevabili di ufficio ed a quelle formulate dagli altri interessati.
E’ quindi espressamente attribuito al giudice delegato il potere–dovere di sollevare le eccezioni rilevabili di ufficio, potere-dovere che peraltro, anche in assenza di espresso dato normativo, sarebbe comunque desumibile dai principi già affermati in tema di ampliamento del rilievo di ufficio della nullità, pure in presenza di azione di risoluzione.
Deve quindi concludersi che, ferma restando la necessità che il dato risulti dagli atti, ove ciò si verifichi il giudice delegato ben può sollevare il rilievo di ufficio dell’eccezione in senso lato e quindi, per quel che interessa, anche quello concertante la mancanza di data certa della scrittura privata prodotta.
Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza n. 4213 del 20 febbraio 2013
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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