La fattibilità del piano di concordato preventivo non va confusa con la convenienza della proposta, vale a dire con il giudizio di merito sottratto al Tribunale (salva l’ipotesi di cui all’art. 180, quarto comma, l. f. , come modificato dal D. L. 2012/83), così come analogamente non può essere identificata con una astratta verifica in ordine agli elementi dell’attivo e del passivo, anche se in qualche misura da questi possa dipendere.
La fattibilità del piano di concordato preventivo non va confusa con la convenienza della proposta, vale a dire con il giudizio di merito sottratto al Tribunale (salva l’ipotesi di cui all’art. 180, quarto comma, l.f., come modificato dal D.L. 2012/83), così come analogamente non può essere identificata con una astratta verifica in ordine agli elementi dell’attivo e del passivo, anche se in qualche misura da questi possa dipendere. E’ invece più propriamente da ritenere che la fattibilità si traduca in una prognosi circa la possibilità di realizzazione della proposta nei termini prospettati, nell’ambito del generale concetto di fattibilità, fra la fattibilità giuridica e quella economica.
Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza n. 1521 del 23 gennaio 2013
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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