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Indennizzo per Infortunio In Itinere – Danno Biologico

Il Tribunale, in una controversia tra un lavoratore infortunatosi in itinere e l’INAIL, ha accertato il diritto all’indennizzo differenziale in base al grado di invalidità riconosciuto dal CTU. La sentenza evidenzia l’importanza della consulenza medico-legale nella quantificazione del danno biologico.

Pubblicato il 20 June 2024 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

R.G. 4932/2023

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

TRIBUNALE DI NAPOLI NORD Sezione lavoro nella persona della dott.ssa NOME COGNOME ha pronunciato, a seguito di deposito di note scritte in sostituzione dell’udienza del 6.6.2024, ex art. 127ter c.p.c., la seguente

SENTENZA N._3101_2024_- N._R.G._00004932_2023 DEL_10_06_2024 PUBBLICATA_IL_11_06_2024

nella causa iscritta al n. 4932/2023 R.G. TRA NOME COGNOME n. a NAPOLI (NA) il 16/07/1998 rappresentato e difeso dall’avv. COGNOME come da procura in atti.
RICORRENTE E

INAIL , l’ISTITUTO NAZIONALE PER L’ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO , in persona del Direttore Regionale legale rappresentante pro-tempore, rappresentato e difeso dall’avv NOME COGNOME Ragioni di fatto e di diritto Con ricorso depositato in data 19/04/2023, il ricorrente in epigrafe ha evocato innanzi a questo Tribunale l ’I NAIL , per ottenere il riconoscimento del proprio di ritto alla corresponsione della rendita relativa all’infortunio in itinere avvenuto in data 26.6.2021, riconosciuto dall’ INAIL solo con l’indennizzo nella misura del 10 %.

Parte ricorrente ha, quindi, chiesto di “accertare e dichiarare che il ricorrente, a causa del predetto infortunio, presenta, sin dalla data dell’infortunio, un grado di inabilità pari almeno al 20%, o una percentuale maggiore o minore che risulterà più esatta a seguito di corresponsione della rendita da inabilità permanente nella misura del 20% o nella percentuale maggiore o minore che risulterà più esatta a seguito di Consulenza Tecnica d’Ufficio, detratto quanto già percepito, oltre interessi legali e rivalutazione monetaria dalla data dell’evento sino all’effettivo soddisfo”.

L’ente convenuto si è costituito in giudizio, riportandosi agli accertamenti svolti in sede amministrativa e chiedendo il rigetto del ricorso.

La causa, istruita con produzioni documentali e mediante CTU medico-legale, è stata discussa e decisa all’esito della trattazione scritta in sostituzione dell’udienza, sulle note delle parti.

Va premesso che per l’infortunio oggetto di causa, qualificato come infortunio in itinere, ’Istituto ha già riconosciuto il banno biologico permanente del 10 %.

Va, quindi, precisato che il presente giudizio tende esclusivamente ad accertare la misura del danno biologico permanente conseguente l’infortunio sul lavoro subito dal ricorrente, non avendo l’ INAIL messo in discussione l’origine professionale dell’infortunio stesso ma solo l’ entità del danno biologico permanente conseguente il detto infortunio.

Ciò posto, il CTU nominato, dott. NOME COGNOME ha accertato che il ricorrente, in conseguenza dell’infortunio occorsole in data 26.6.2021, è affetto da “FRATTURA COMPOSTA DEL MALLEOLO INTERNO SINISTRO, FRATTURA DELL’ASTRAGALO DESTRO (PARCELLARE VERSANTE MEDIALE E LATERALE TERZO DISTALE PLANTARE DELL’A STRAGALO), DEL TERZO ANTERIORE DEL CALCAGNO DESTRO, FRATTURA DELLE OSSA DEL METATARSO DESTRO (SCOMPOSTA PLURIFRAMMENTARIA DELLA BASE DEL I METATARSO CON SUBLUSSAZIONE TARSALE, SCOMPOSTA TERZO PROSSIMALE DIAFISARIO METATARSO, PARCELLARE SCOMPOSTA DEL III METATARSO DESTRO, FRATTURA CUNEIFORME DEST RTA ( I, I I E III CUNEI FORME), F RATTURA SC OMPOSTA UNGUEALE DELL’ AL LUCE DESTRO, M ICRODISTACCO PARCELLARE APOFISI COROIDEA LL ’U LNA DI COGNOME NOME COGNOME E COGNOME NOME COGNOME E COGNOME E C COGNOME. ” a seguito delle lesioni riportate nel suddetto infortunio, valutando il grado di menomazione psico-fisica nella misura dell’12% che non dà diritto alla rendita (v. relazione del dott. NOME COGNOME , in atti).

Le conclusioni del CTU sono da condividere, in quanto sorrette da motivazione logica ed esauriente, redatta alla luce delle risultanze anamnestiche e cliniche in atti.

, va rigettata la domanda di riconoscimento della rendita in favore dell’istante, stante il riconoscimento di un grado di inabilità inferiore al minimo indennizzabile (16 %).

La domanda di condanna al pagamento della rendita va, quindi, rigettata.

La domanda subordinata volta all’accertamento di maggiore invalidità rispetto al 10 % già accertato dall’Istituto e all’ottenimento di prestazioni di indennizzo o rendita sulla base della maggiore invalidità riconosciuta, deve essere accolta.

Va, quindi, dichiarato il diritto del ricorrente all’ indennizzo conseguente i postumi derivanti dall’ infortunio sul lavoro nella diversa misura accertata dal CTU del 12%, con condanna dell’ INAIL al pagamento dell’indennità per danno biologico permanente nella misura della percentuale differenziale, rispetto alla già percepita indennità liquidata nella misura del 10%, oltre interessi legali dalla maturazione al saldo.

La soccombenza reciproca delle parti e il riconoscimento di un grado di inabilità di poco superiore a quello già riconosciuto dall’ INAIL giustifica la compensazione delle spese di lite.

Le spese di CTU sono liquidate come da separato decreto.

dichiara che il ricorrente ha diritto all’indennizzo in capitale per danno biologico nella misura del 12% a decorrere dalla presentazione della domanda amministrativa e per l’effetto condanna l ’ INA IL al paga mento dell’indennità nella misura della percentuale differenziale, rispetto alla già percepita indennità liquidata nella misura del 10%, oltre interessi legali dalla maturazione al saldo;
rigetta il ricorso nella restante parte;
compensa le spese;
liquida le spese di CTU come da separato decreto.
Aversa, 10.6.2024 Il Giudice NOME COGNOME

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato
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