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La nozione di imprenditore

La nozione di imprenditore, ai sensi dell’art. 2082 c.c., va intesa in senso soggettivo, dovendosi riconoscere il carattere imprenditoriale all’attività economica organizzata che sia ricollegabile al dato obiettivo inerente all’attitudine a conseguire la remunerazione dei fattori produttivi, rimanendo giuridicamente irrilevante lo scopo di lucro, che riguarda il movente soggettivo che induce l’imprenditore ad esercitare la […]

Pubblicato il 23 May 2011 in Diritto Commerciale, Giurisprudenza Civile

La nozione di imprenditore, ai sensi dell’art. 2082 c.c., va intesa in senso soggettivo, dovendosi riconoscere il carattere imprenditoriale all’attività economica organizzata che sia ricollegabile al dato obiettivo inerente all’attitudine a conseguire la remunerazione dei fattori produttivi, rimanendo giuridicamente irrilevante lo scopo di lucro, che riguarda il movente soggettivo che induce l’imprenditore ad esercitare la sua attività e dovendo essere, invece, escluso il suddetto carattere imprenditoriale nel caso in cui l’attività sia svolta in modo del tutto gratuito, data che non può essere considerata imprenditoriale l’erogazione gratuita dei beni o servizi prodotti.

Pertanto, ai fini della natura imprenditoriale dell’attività svolta è sufficiente l’idoneità, almeno tendenziale, dei ricavi a perseguire il pareggio di bilancio. In conclusione, può essere svolta attività economica in forma d’impresa anche se non caratterizzata da scopo di lucro.

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 8262 del 7 aprile 2010

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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