7, secondo comma L. 300/1970, al datore di lavoro intenzionato ad adottare un provvedimento disciplinare contro il lavoratore, deve ritenersi soddisfatto, in relazione ai doveri di correttezza e diligenza (artt.
Licenziamento disciplinare
L’obbligo di preventiva contestazione, imposto dall’art. 7, secondo comma L.300/1970, al datore di lavoro intenzionato ad adottare un provvedimento disciplinare contro il lavoratore, deve ritenersi soddisfatto, in relazione ai doveri di correttezza e diligenza (artt. 1175 e 1176 c.c.), attraverso l’invio della contestazione nell’indirizzo abituale del destinatario, senza che questi possa contrapporre spostamenti reiterati e di breve durata.
Il lavoratore sottoposto a procedimento penale deve dare immediata notizia all’azienda.
La detta clausola tende a rendere il datore di lavoro compiutamente e precisamente informato circa le vicende che possono incidere gravemente sul rapporto di lavoro bancario ed impone al lavoratore un dovere di leale collaborazione col datore, finalizzato alla conservazione del necessario legame fiduciario.
Né la clausola può rimanere vanificata da notizie, eventualmente imprecise e incontrollabili, che il datore può ricevere da altra fonte.
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 18150 del 10 agosto 2006
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?
Prenota un appuntamento.
La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.
Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.
Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.
Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.