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Locazione, recesso del conduttore

L’onere per il conduttore di specificare i gravi motivi contestualmente alla dichiarazione di recesso a norma dell’art. 29 – deve ritenersi insito nella previsione della facoltà di recesso, la cui comunicazione, in quanto trattasi i recesso “titolato”, non può prescindere dalla specificazione dei motivi, che valgono a dare una dichiarazione di recesso la precisa collocazione nell’ambito della fattispecie normativa in esame.

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Pubblicato il 18 ottobre 2006 in Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile

Locazione, recesso del conduttore

L’onere per il conduttore di specificare i gravi motivi contestualmente alla dichiarazione di recesso a norma dell’art. 27 ultimo comma della legge n. 392-78 ancorché non espressamente previsto dalla norma – a differenza dell’ipotesi di diniego di rinnovazione di cui al successivo art. 29 – deve ritenersi insito nella previsione della facoltà di recesso, la cui comunicazione, in quanto trattasi i recesso “titolato”, non può prescindere dalla specificazione dei motivi, che valgono a dare una dichiarazione di recesso la precisa collocazione nell’ambito della fattispecie normativa in esame.

La necessità della specificazione dei motivi inerisce, quindi, al perfezionamento della dichiarazione di recesso e al contempo risponde alla finalità di consentire al locatore la precisa e tempestiva contestazione dei motivi di recesso addotti sul piano fattuale o della loro idoneità a legittimare il recesso medesimo.

Cassazione Civile, Sezione Terza, Sentenza n. 7241 del 29 marzo 2006

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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