REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
CORTE D’APPELLO DI GENOVA
SEZIONE LAVORO
La Corte, composta da pronunciato la seguente
SENTENZA n. 54/2022 pubblicata il 10/03/2022
Sull’appello proposto da:
XXX, elettivamente domiciliato
appellante
CONTRO
YYY s.r.l.
appellato
Conclusioni dell’appellante:
“Piaccia alla Corte d’Appello Adita respinta ogni contraria istanza, riformare l’impugnata sentenza n. 215/2021 del 19/07/2021 n. 1464/2021RGL del Tribunale della Spezia sezione lavoro, Giudice Dr. depositata in data 19/07/2021 pubblicata il 19707/2021 e notificata in data 20.07.2021 e per l’effetto … Accertare e dichiarare che il sig. XXX …, a seguito degli eventi descritti in ricorso, non ha commesso nessun comportamento che comporti violazione disciplinare in contrasto alle disposizioni impartite dal datore di lavoro YYY srl e pertanto annullare il richiamo scritto datato 02 dicembre 2019 riferito agli episodi contestati del 05 e 06/11/2019.
Con vittoria di spese legali di entrambi i gradi di giudizio di cui il sottoscritto procuratore si dichiara antistatario.”
FATTO E DIRITTO
Il signor XXX ha impugnato la sanzione del richiamo irrogatagli dalla Società di cui era dipendente.
La Società convenuta si è costituita nel giudizio di primo grado, chiedendo il rigetto del ricorso.
Con sentenza n. 215 del 2021 il Tribunale della Spezia ha respinto il ricorso.
Il ricorrente ha proposto appello.
Con decreto in data 10 gennaio 2022, questa Corte ha disposto lo svolgimento dell’udienza mediante trattazione scritta.
La Società appellata non si è costituita in questo secondo grado di giudizio e non risultano essere state depositate note scritte.
All’udienza del 25 febbraio 2022, questa Corte ha deciso come da dispositivo.
.*.*.*.
Si deve dichiarare improcedibile l’appello, non risultando notificato il ricorso in appello ed il decreto di fissazione dell’udienza, da parte dell’appellante.
D’altra parte, lo stesso appellante si era impegnato a non provvedere a tali notifiche, nell’ambito di una conciliazione con la stessa Società in oggi appellata, in relazione ad altra causa tra le stesse parti, conciliazione avvenuta successivamente al deposito dell’appello.
In ogni caso l’improcedibilità dell’appello si impone anche alla luce degli univoci ed ormai consolidati nel tempo, principi giurisprudenziali sanciti dalla Suprema Corte, secondo cui “Nelle controversie di lavoro in grado d’appello, la mancata notificazione del ricorso e del decreto di fissazione dell’udienza determina l’improcedibilità dell’impugnazione, senza possibilità per il giudice di assegnare un termine perentorio per provvedervi, in quanto tale omissione lede la legittima aspettativa della controparte al consolidamento, entro un termine predefinito e ragionevolmente breve, di un provvedimento giudiziario già emesso, a differenza di quanto avviene nel processo del lavoro di primo grado, dove la notifica del ricorso assolve unicamente la funzione di consentire l’instaurazione del contraddittorio”, Cassazione civile sezione lavoro n. 14356 del 2020, principio confermato ancora più recentemente da Cassazione civile sezione sesta n. 32748 del 2021.
Deve, infine, darsi atto che non sussistono i presupposti di legge per il raddoppio del contributo unificato, risultando l’appellante “esente”.
P.Q.M.
La Corte d’Appello di Genova, definitivamente pronunciando, disattesa ogni diversa e contraria istanza, eccezione e deduzione, così provvede:
1) Dichiara improcedibile l’appello.
Genova, 25.2.2022.
Il Consigliere estensore Il Presidente
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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